Uomini con le gonne

Avete presente James Bond? Il più noto fra i vari James Bond. Non scrivo neanche il nome.

Qui possiamo ammirare Colin Farrel

interprete del remake Total Recall – Atto di forza, tratto da un racconto d Philip Dick (che amo) dal titolo Ricordiamo per voi (We Can Remember It For You Wholesale).

Poi c’è Gerard Butler,

che, vi confesso, non sapevo chi fosse prima di trovare questa foto, ma sfoggia contemporaneamente una gonna e un golfino rosa. No, dico, rosa.

A questo Butler la gonna piace parecchio, perché la indossa in parecchie occasioni:

A me sembra che gli doni, in effetti.

Anche i cavalieri Jedi non disdegnano la gonna:

Mi domando: perché loro si e loro no? Parlo di Nils Pickert e del suo bambino, cittadini tedeschi. Adesso famosi (grazie alle loro gonne), ma per nulla ricchi e naturalmente non  scozzesi. E maschi, come d’altra parte immagino che sia anche il signor Butler (sul quale mi informerò meglio).

Liberi di vestirci come ci pare solo se ricchi? Famosi? Scozzesi? Maggiorenni? O armati di un minaccioso spadone?

Informazioni su il ricciocorno schiattoso

Il ricciocorno schiattoso si dice sia stato avvistato in Svezia da persone assolutamente inattendibili, ma nonostante ciò non è famoso come Nessie.
Questa voce è stata pubblicata in attualità e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

12 risposte a Uomini con le gonne

  1. Paolo1984 ha detto:

    bè, Butler, come anche gli altri, è maschio, senza dubbio…tra l’altro è il re Leonida di 300! http://www.youtube.com/watch?v=oWvUI1o50QU&feature=fvwrel
    è interprete anche di una buona commedia romantica come La dura verità ed era il defunto marito di Hilary Swank in P.S. i love you di Richard LaGravenese (ispirato al romanzo di Cecelia Ahern), altro bel film

  2. Paolo1984 ha detto:

    Quanto al signore tedesco, bè niente da eccepire mi chiedo però se questo padre avesse avuto una figlia che chiedeva la “solita” Barbie gliel’avrebbe comprata oppure no perchè era “troppo tradizionale”?..comunque non sono affari miei, ognuno educa i propri figli come vuole anche se forse io avrei iniziato facendo “giocare” il bambino coi vestiti di mamma dentro casa, in un ambiente protetto…insomma se mia figlia piccola si mettesse per gioco i trucchi di sua madre certo non avrei niente da ridire ma non la farei uscire così. non sono abbastanza moderno?
    Non so, la mia paura è che rendendo pubblica questa foto il bambino si trovi al centro di battaglie molto più grandi di lui e che andrebbero combattute da adulti o comunque quando si è più grandi. Ma magari mi sbaglio e va tutto bene

  3. E’ sempre difficile decidere quando accontentare un figlio e quando no.
    Tenere un bambino in una ‘campana di vetro’ oppure sottoporlo a continue sfide e prove, entrambi gli atteggiamenti sono negativi, perche’ non permettono al bambino di fare esperienze che, per un verso, lo mettano in difficolta’ e che lo stimolino a crescere, dall’altro verso, che gli consentano di acquisire fiducia nelle proprie capacita’.
    I figli si educano con l’esempio e con la coerenza: se a parole ci dichiariamo liberi, dobbiamo vivere liberamente. Se questo signore si sente a suo agio con la gonna, è giusto che la indossi.
    Scrive Bruno Bettelheim in un libro che ho molto amato, Un genitore quasi perfetto: “È compito dei genitori offrire una guida ai figli, attraverso il loro comportamento e i valori sui quali impostano la loro vita. Ma bisogna liberarsi dall’idea che esistano dei metodi infallibili che, se applicati correttamente, produrranno automaticamente risultati determinati e prevedibili. Qualunque cosa facciamo con e per i nostri figli dovrebbe scaturire naturalmente dalla nostra comprensione, comprensione anche emotiva, delle singole situazioni e del particolare rapporto che vorremmo avere con i nostri figli…. È raro sentirsi davvero contenti di noi stessi e di nostro figlio quando nei nostri rapporti applichiamo consigli pensati da qualcun altro: questo toglie al rapporto quella spontaneità che lo rende un’esperienza umanamente significativa e quindi realmente soddisfacente.”

    • Paolo1984 ha detto:

      ma quel padre si sente a suo agio con la gonna o se l’è messa per aiutare il figlio a sentirsi a suo agio..o entrambe le cose? vabbè..non importa, io non so se sia corretto insegnare al proprio figlio l’anticonformismo prima di avergli insegnato cosa sono certe regole della società in cui dovrà vivere e come padroneggiarle in modo che quando sarà grande deciderà cosa seguire e cosa rifiutare ma ripeto sospendo ogni giudizio e non dubito delle buone intenzioni di questo genitore

      • Non mettere la gonna è una regola? Non mi pare, c’è chi se la mette…
        Ti dirò di più: domenica scorsa ero ad una sagra peasana, tanta porchetta, gara di lancio dell’uovo e, tutto sereno, un signore in kilt.

    • Paolo1984 ha detto:

      se vogliamo essere pignoli, è solo il padre a portare la gonna, il bambino indossava, credo, un prendisole che è un abito estivo solitamente femminile (lo è anche in Scozia, mi pare).
      Ma queste sono solo precisazioni, ti ripeto: penso che le intenzioni di questo padre siano ottime e ognuno ha i suoi metodi per insegnare la non-discriminazione…e se il bambino davvero rifiuta piangendo i pantaloncini e le magliette meglio farlo uscire in prendisole che tenerlo chiuso in casa

      • Paolo1984 ha detto:

        e come sai, il kilt è un abito tradizionale maschile in Scozia e in Irlanda (infatti Farrell è irlandese, Connery, Butler e McGregor sono scozzesi), chi lo indossa o è di quelle parti o probabilmente vuole omaggiare quella cultura

  4. frappè ha detto:

    @ Paolo 1984 Gli attori che hanno ruoli da duri non è detto che siano maschi “senza dubbi” vedi il Grande Rock Hudson aveva ruoli perfetti ed era gay.

Scrivi una risposta a Paolo1984 Cancella risposta