Vorrei chiarire che questo blog è anti-Pas e non se ne vergogna. Non lo considero in alcun modo un insulto.
Essere anti-Pas per me significa essere pro-diritti umani: significa difendere il diritto delle persone a non subire questo genere di violenza:
L’ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia ovunque, ha detto Martin Luther King, pertanto non importa se la persona trascinata non sono io, la cosa mi riguarda e mi riguarda personalmente.
Come ho già scritto altrove, questo episodio insieme ad altri analoghi e più recenti sono veri e propri esempio di violenza istituzionale: Lo Stato ha violato il primario presidio di educazione alla legalità che è la scuola e violentato, perché di violenza si tratta, uno dei suoi figli più fragili, cioè un bambino… ebbe a dire in proposito l’On Borghesi.
Per applicare la teoria della minaccia del Dott. Gardner e resettare un essere umano lo Stato ha violato la legge.
Recita l’ Art. 571, codice penale – Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina.
Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, ovvero per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito, se dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente, con la reclusione fino a sei mesi.
Se dal fatto deriva una lesione personale, si applicano le pene stabilite negli articoli 582 e 583, ridotte a un terzo; se ne deriva la morte, si applica la reclusione da tre a otto anni.
Articolo al quale aggiungo la sentenza 10.09.2012 n°34492, Cassazione penale, sez VI:
Costituisce abuso punibile, a norma dell’art. 571 c. p., anche il comportamento doloso che umilia, svaluta, denigra o violenta psicologicamente un bambino, causandogli pericoli per la salute, anche se è compiuto con soggettiva intenzione educativa o di disciplina.
(Caso in cui una professoressa aveva costretto un alunno a scrivere per 100 volte sul quaderno la frase “sono un deficiente”, e per avere adoperato nei suoi confronti un comportamento palesemente vessatorio, rivolgendogli espressioni che ne mortificavano la dignità, rimproverandolo e minacciandolo di sottrarlo alla tutela dei genitori, così causandogli un disagio psicologico per il quale fu necessario sottoporlo a cure mediche e a un percorso di psicoterapia.)
L’ho già scritto e lo ribadisco: to reset significa azzerare. La terapia della minaccia si propone di usare la violenza (le minacce) per fare al minore un vero e proprio lavaggio del cervello. Perché isolamento, controllo dell’ambiente, paura, coercizione, sono tutti strumenti citati dai teorici del lavaggio del cervello. Paradossale, non vi pare? Condannare con ferocia una presunta manipolazione mentale e poi curarla con la manipolazione mentale…
Evidentemente il problema per queste persone non è l’atto in sé, il manipolare: il punto è stabilire chi ha il diritto di farlo e chi no.
Comunque la terapia della minaccia non funziona, come ha dimostrato chi ci è passato, si è ribellato e ha sostenuto fino in fondo le sue posizioni:
Oggi Damon è casa e ha ottenuto ciò che chiedeva: essere ascoltato e creduto.
E’ esattamente quello che gli anti-Pas chiedono per ogni bambino: che sia ascoltato e creduto.
La teoria di Gardner è priva di qualsiasi conforto scientifico.
Non lo dico io, lo dicono esperti su esperti.
E quelli che sostengono il contrario parlano a sproposito di neurologia, senza sapere che cosa sia, la neurologia:
oppure usano la definizione disturbo relazionale (che non esiste) e la usano dopo aver scritto nero su bianco sindrome da alienazione genitoriale (dimostrando di essere in disaccordo persino con se stessi):
Questa gente, letteralmente, ci racconta le favole, pensando così di supportare con serio piglio scientifico l’alienazione genitoriale:
Ma il bestiario non finisce qui: confondono reati e malattie, pretendendo che un CTU possa diagnosticare un atto criminale
fanno diagnosi a gente morta e sepolta
disconoscono la differenza tra i termini fenomeno e teoria
per non parlare del fatto che citano studi scientifici che non hanno mai letto inventandone di sana pianta i contenuti (all’insaputa di chi, quegli studi, li ha redatti)
Se anche la Pas non comportasse il degenerare delle situazioni in comportamenti criminali contro i bambini, sarei comunque anti-Pas, perché gli articoli che la riguardano sono un insulto all’intelligenza.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg, ci sarebbero molte altre cose di cui parlare…
Del fatto che chi sostiene l’alienazione genitoriale sente contemporaneamente il bisogno di negare il femminicidio, ad esempio:
oppure di inventare percentuali astronomiche sul fenomeno dei falsi abusi:
Il pregiudizio nei confronti delle donne è coltivato attraverso pagine che ci raccontano quanto siamo avide e cattive (soprattutto quelle che pretendono di divorziare):
e ci fanno intuire che tipo di trattamento meritiamo:
Contro le donne – soprattutto le madri separate – si sfoderano le armi del dileggio:
La proiezione, Vajassa Faldocci e Der Stürmer
Di fronte alla violenza perpetrata contro i bambini io non riesco a rimanere né indifferente né neutrale.
Di fronte a chi, con estrema superficialità, pensa di poter far passare per scienza una serie di affermazioni opinabili, non posso rimanere in silenzio.
Di fronte a simili argomentazioni pro-Pas, non è certo possibile cambiare opinione.
Concludendo: questo Ricciocorno è anti-Pas e spero di aver spiegato perché. Essere anti-Pas lo considero assolutamente necessario, non potrei essere altrimenti. Mi stupisce che qualcuno possa considerarla un’offesa…
Finalmente una analisi accurata e completa. Standing ovation.
Magari: si potrebbe scrivere un libro sull’argomento… Finirebbe nella sezione horror, probabilmente.
Potrebbe stare anche nella sezione fantascienza, visto che la P.A.S. è una teoria senza alcuna base scientifica fondata meramente sulla fantasia di Gardner.
ma come si fa a cercare di negare che alienazione genitoriale e pedofilia sono abusi sull’infanzia?
Qui si parlava di P.A.S., non di alienazione, s.ra Giulia.
Dai Giulio,
Sempre con queste frasi fatte e questo uso inappropriato del verbo negare, sempre questi trucchetti da mercato del pesce per cercare di associare un concetto di cui l’uomo medio che non ha guai in corso con la moglie, anche dopo cittadella e battibaglia, non sa niente.
Giulia, si firma Giulia…
Alienazione genitoriale e pedofilia: uno strano accostamento cara Giulia. Perché chi chiacchiera di alienazione genitoriale (facendo comunque sempre riferimento ai testi di Gardner, quindi -di fatto – parlando di Pas pensando di confondere chi ascolta con un termine leggermente diverso) chi chiacchiera di alienazione genitoriale, dicevo, è molto impegnato a confutare le accuse di pedofilia. L’alienazione genitoriale è molto usata, in Tribunale, da chi viene accusato di abuso su minore per difendersi dalle accuse… E’ questo il legame fra alienazione genitoriale e pedofilia che emerge dai casi (come il più recente, quello dei bambini di Battipaglia) e dalla lettura dei testi del Dott. Gardner…
L’ha ribloggato su hero4rent.