Halloween si avvicina e lo Scare Kingdom Scream Park (Gran Bretagna) ha in serbo per i visitatori maggiorenni, con un piccolo sovrapprezzo di 3 sterline e 50, un’ala speciale: lo Psychomanteum, un percorso creato per sperimentare l’eccitante esperienza dello stupro.
Racconta una reporter dell’Evening Post:
Sono entrata in una stanza buia con una sedia a rotelle nel mezzo. Una donna mi ha afferrato e spinto sulla sedia, gridandomi di leggere la scritta sul muro. Poi ha spinto la sedia in una stanza, dove c’era un water traboccante, mi ha fatto inginocchiare con la faccia sopra il water e ha gridato “Ho finito con te adesso!” C’era un letto contro il muro e mi è stato detto di sdraiarsi . Un uomo mi ha legato e mi ha messo un cuscino sulla faccia. Poi è salito sopra di me e ha tenuto il cuscino premuto, facevo davvero fatica a respirare. Non riuscivo a vedere nulla, ma mi sono sentita trasportare con il letto a ruote in un’altra stanza. Durante il tragitto devono avermi slegato. Il cuscino è stato rimosso e l’uomo mi ha messo un sex-toy davanti alla faccia e ha chiesto “Lo vuoi in bocca o nel tuo f****** c***?” Quindi un uomo armato di motosega mi ha trascinata nella stanza successiva, dove s’era un bar. Ero pietrificata, ma mi sono stata costretta a cercare di riprendermi il più velocemente possibile, perché intorno a me c’erano persone sedute a sorseggiare un drink.
Ha commentato: E’ stato orribile. Per nulla divertente: questo non è intrattenimento. Non ci potevo credere, mi ha completamente rovinato la notte. E’ stato un vero peccato perché le altre sezioni erano davvero divertente .
Jo Wood, del centro Rape Crisis, ha dichiarato: “Sono assolutamente sconvolto che qualcuno possa pensare che è ok lucrare sulla paura e la vulnerabilità di una donna in nome di brividi a buon mercato, a chi giova tutto questo?Posso solo immaginare il danno che una simile esperienza potrebbe fare ad una vittima di stupro, ma anche a qualsiasi membro sano di mente del pubblico, ad essere onesti. Non si tratta di Halloween – o di paura – si tratta di umiliazione. Si vuole far passare il lato più lato oscuro della paura – il mondo segreto e nascosto dell’ abuso sessuale – come ‘divertimento‘ e ‘solo una risata‘“
Valerie Wise, a capo del Preston Domestic Violence Service ha aggiunto: “Questo è legittimare la violenza contro le persone. Le vittime più comuni di violenza personale sono donne. Trasformare la violenza contro una persona in intrattenimento è orrendo.“
Il gestore del parco tematico si giustifica così: l’ingresso è libero. Nessuno è obbligato ad entrare. A parecchie persone è piaciuto.
E’ già. Ad alcuni piace. Lo sappiamo bene. Ad alcuni piace terrorizzare, umiliare, degradare, sconvolgere il prossimo. Ad alcuni piace fare del male, lo trovano persino divertente.
“A qualcuno piace” è, oggi come oggi, la misura di ciò che è giusto e cosa è sbagliato, il metro con il quale decidiamo cosa si può fare e cosa proprio non si dovrebbe. Temo proprio che questa ultima categoria, con un simile criterio, sia destinata a rimanere vuota.
Non pensavo si arrivasse a tanto.
a amante dell’horror e dello splatter compreso il più trucido che spesso viene accusato ingiustamente sono perplesso davanti ad una attrazione simile. Sì il mio concetto di intrattenimento prevede anche la visione di film dove c’è gente torturata e uccisa in maniera truculenta e dolorosa, mi piacciono questi film e non mi vergogno ma questa “attrazione” da lina park è una cosa diversa. Ma la “giostra” è riservata alle donne o anche un uomo può fare questa “esperienza”?
Non ne ho idea.. Qui si parla di “people”: http://www.ibtimes.co.uk/articles/514993/20131018/scare-kingdom-psychomanteum-rape-room-park.htm
allora credo sia ambosessi
E’ orrendo anche se lo fai ad un uomo!!! E’ orrendo a chiunque lo fai…
magari volevano fare una versione più estrema del tunnel degli orrori ma quel cuscino sulla faccia..come fanno a essere sicuri di non soffocare veramente qualcuno?
Farsi mettere in ginocchio con la faccia sopra una latrina che spruzza escrementi che cosa ha a che fare con il “tunnel degli orrori”?
non c’entra nulla perciò sono perplesso
Concordo con te , è abbastanza estremo, voglio dire se una persona uomo o donna che sia vuole provare ad essere sottomesso dal punto di vista sessuale esistono i giochi BDSM, ovviamente l’uomo o la donna può interrompere in qualunque momento il gioco.
da amante, volevo scrivere
“A qualcuno piace.” Appunto, vuol dire che “a qualcun altro non piace”. Vedere un film, può piacere o non piacere, ma in questo caso la differenza è enorme, perché a chi non piace, è TORTURA.. sembra che la “vittima” non sia stata informata adeguatamente, ma richiesto solo un sovraprezzo 3.5 sterline..Anche per gli amanti del BDSM, è consapevole, è un gioco delle parti…. Poi mi chiedo, ma quest’ala speciale era riservata solo a donne? E disarmate? E se una presa dalla paura, inizia a sparare? O a menare? Cosa vogliamo dire dei gestori, negligenti? Superficiali? Si! Come i dirigenti della ThyssenKrupp.
Pensavo la stessa cosa. Devo confessarvi di aver aggredito un figurante nel tunnel degli orrori una volta… Mi è arrivato alle spalle travestito e mi ha appoggiato una mano sulla spalla… io non me lo aspettavo, di essere toccata, pensavo fossero tutti pupazzi di cera… Povero, mi è dispiaciuto tantissimo. Ma non gli ho fatto male, eh. Spero. Insomma, lui ha detto di no.
Povero figurante! Ma è quello che avrei fatto anche io.. anche perchè, io mi conosco, sono curiosa, e se mi trovavo li, ci sarei andata pure io.. e mentre leggevo mi chiedevo come mi sarei comportata .. forse non avrei avuto la forza di reagire, o forse si.. qualche pedata forse l’avrei data… Ricordo anni fa, ad Amsterdam, l’unico opuscolo in Italiano, era all’entrata di uno spettacolo, dove ti avvertivano che ci sarebbe stato del sesso esplicito.. e ti veniva ripetuto diverse volte prima di entrare.. Io logicamente ci sono entrata, e dopo due minuti sono uscita.. più che altro per il comportamento del pubblico..perchè per il resto io sapevo quello che avrei trovato..
La reporter, nell’articolo che ho linkato, sostiene che l’avviso posto all’ingresso non è sufficiente a comprendere di cosa si tratta esattamente.
Be menomale che non gli hai dato un calcio in mezzo alle gambe quello si che gli avrebbe fatto male.
Riccio vorrei un tuo parere su questa vecchia notizia http://notiziedapazzi.myblog.it/archive/2010/09/29/russia-uomo-tenta-rapina-lei-lo-cattura-e-lo-stupra-per-tre.html
https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/02/01/corsi-e-ricorsi-storici/ Il web è pieno di notizie ancora più pittoresche di questa.
Se vogliamo parlare di fatti veramente accaduti, possiamo parlare di una delle serial killer italiane più famose, la saponificatrice di Correggio: http://it.wikipedia.org/wiki/Leonarda_Cianciulli oppure possiamo parlare del personaggio che è valso l’Oscar a Charlize Theron, Aileen Wuornos: http://it.wikipedia.org/wiki/Aileen_Wuornos
Alcuni dati statistici: le serial Killer donne rappresentano solamente l’8% di tutti i serial Killer americani, ma le donne americane rappresentano il 76% di tutte le donne Serial Killer del mondo. Questo significa che gli statunitensi sono più crudeli degli altri popoli del mondo? Non credo. Però ci dà un’idea di quanto la cultura di un popolo influenzi il comportamento di chi vi è immerso.
ok, io la cultura USA io continuo ad amarla
Riccio che gli stupri siano fatti principalmente da uomini, contro le donne , be di questo ne sono consapevole, e comunque quella notizia è vera,cosi come i serial killer siano quasi tutti uomini, volevo solo un tuo parere su quella notizia.
Lo stupro, checché se ne pensi, è qualcosa che non ha nulla a che fare con il sesso, piuttosto con il dominio e l’umiliazione. Molti uomini sono vittime di stupro http://www.eastjournal.net/la-storia-nascosta-gli-uomini-vittima-di-stupro-nei-conflitti-armati/32899 Che altro c’è da dire se non che il primo passo per risolvere il problema sarebbe prendere coscienza del fatto che stupro ed erotismo non hanno assolutamente niente in comune?
«Le leggi della coscienza, che noi diciamo nascere dalla cultura, nascono dalla consuetudine [coustume]; ciascuno, infatti, venerando intimamente le opinioni e gli usi approvati e accolti intorno a lui, non può disfarsene senza rimorso né conformarvisi senza soddisfazione(…). Ma il principale effetto della sua potenza è che essa (la consuetudine, il costume, dunque la cultura) ci afferra e ci stringe in modo che a malapena possiamo riaverci dalla sua stretta e rientrare in noi stessi per discorrere e ragionare dei suoi comandi. In verità, poiché li succhiamo col latte fin dalla nascita e il volto del mondo si presenta siffatto al nostro primo sguardo, sembra che noi siamo nati a condizione di seguire quel cammino. E le idee comuni che vediamo aver credito intorno a noi e che ci sono infuse nell’anima dal seme dei nostri padri, sembra siano quelle generali e naturali. Per cui accade che quello che è fuori dei cardini della consuetudine (costume, cultura particolare), lo si giudica fuori dai cardini della ragione; Dio sa quanto irragionevolmente perlopiù.»
(Michel de Montaigne, “Della consuetudine e del non cambiar facilmente una legge accolta”)
Per quanto sembri difficile, la cultura dello stupro può essere cambiata.
Riccio ma per un semplice fatto anatomico lo stupro viene sempre fatto da uomini(a meno che le donne non usino giocattoli sessuali) e poi è ovvio che lo stupro e il sesso non hanno nulla in comune, perché il sesso è consenziente lo stupro no.
Beh non è così ovvio per tutti… C’è questo bellissimo progetto, si chiama Unbreakable: http://projectunbreakable.tumblr.com/
Le vittime di violenza mostrano dei cartelli con su scritte le frasi pronunciate dagli aggressori. Su un sacco di cartelli c’è scritto “I know you want it”.
E’ la “cultura dello stupro” quell’insieme di idee generalmente false ma comunemente accettate che servono a negare/giustificare le aggressioni maschili contro le donne. https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/01/18/riflessioni-sullo-stupro-ii/
Capisco, sulla cultura dello stupro però non penso c’entri qualcosa come dicono molte femministe “l’oggettivazione sessuale” , alla fine tutti gli uomini nella vita hanno viste almeno qualche riviste con donne nude, e questo non fa mica di loro degli stupratori.
Non è il corpo nudo in sé, è il modo in cui il corpo è presentato e il messaggio associato a quel corpo: http://comunicazionedigenere.wordpress.com/2012/01/18/anche-il-2012-e-appena-iniziato-ma/ Un corpo nudo può anche essere una meravigliosa opera d’arte…
Riccio quelle sono pubblicità, io mi riferisco invece proprio a rivista come playboy e similari, dove le donne si vedono tutte (quindi non a pezzi) e dove non ci sono messaggi che incitano alla stupro, anche se molte femministe non la pensano come me.
Quando si parla di oggettificazione del corpo femminile si parla di questo: http://www.youtube.com/watch?v=v-7OCE-KF5c
Playboy credo proprio rientri nella categoria “porno”, che è tutta un’altra storia…
Definire playboy porno mi sembra eccessivo, in genere non si vede l’organo sessuale femminile in quelle foto.
Non lo so, non ne ha mai vista una copia.
“A qualcuno piace” <– Attendiamo con ansia le mutilazioni genitali di Capodanno, a questo punto.
E’ probabile che anche i cinque ragazzi di buona famiglia pensassero che alla loro vittima gli piacesse. E comunque che loro potevano disporne incontrastati, e che fosse tutto normale. Bravi ragazzi, si divertivano. Come al luna park.
lo sapevano che non le piaceva, secondo me ed è questo a rendere ancora più orrenda la situazione
pazzesco … !
Rivoltante. E chi si è inventato una cosa simile andrebbe mandato in analisi.
A me sembra evidente come sia in atto una tendenza a farci digerire come accettabili cose che, per la cultura che abbiamo finora elaborato, a questo punto della nostra storia, sono del tutto inaccettabili; una tendenza a proporci come plausibile e “normale” la sopraffazione, e quindi il sopraffare e l’essere sopraffatti/e; la prevaricazione, il prevaricare e l’essere prevaricati/e. E questa persuasione di massa passa attraverso tutti gli strumenti. Sia chiaro che non è un “complotto”, è una tendenza che si manifesta in tanti rivoli convergenti in un’unica direzione. Dovrebbe farci riflettere. Anche perché qualcuno ha il potere di mettere su quel baraccone narrato nell’articolo, ma a nessun altro verrà in mente di mettere su un baraccone con l’antidoto.
e perchè non dovrebbe venire in mente? A me non dispiacerebbe un baraccone dove la “vittima” può vendicarsi. E poi “Tutti” gli strumenti..mah
Comunque al di là di questa “giostra” sulla quale ho molte perplessità, la sopraffazione (e bisogna vedere cosa si intende con questo termine, se ci si riferisce all’argomento del post, sì le situazioni ricreate nella giostra sono pura sopraffazione violenta indubbiamente) è qualcosa che esiste, non è una cosa giusta ma c’è ed è legittimo parlarne e narrarla (non significa avallarla)..poi non esiste solo quella.per fortuna