L’amore ai tempi dello stalking

Pubblicato su Roma Today, ieri; titolo: si invaghisce di una prostituta e la perseguita per amore, fermato 50enne.

Tutti abbiamo letto nell’Iliade che è a causa dell’amore che è scoppiata la guerra di Troia. Quante ne combina questo amore

Perché mai ancora nessuno abbia proposto l’attenuante “per amore” nel nostro codice penale, non me lo spiego. Ci sono così tanti delitti commessi “per amore”! C’è chi, addirittura, a causa di un eccesso di passione, finisce con l’abbracciare a morte la sua amata.

Quanto ci amano, signore mie. Mi commuove.

C’è tanto amore in giro… (qualcuno recentemente ha detto: “devozione“) così tanto amore che è normale che capiti che qualcuno si faccia male. Eros e Thanatos, non si dice così? Che questo qualcuno, spesso e volentieri, sia una donna è dovuto al caso o forse al fatto che siamo così fragili, noi donne, che non riusciamo a resistere neanche ad un caldo abbraccio.

C’è così tanto amore nell’aria che ne avanza un po’ anche per le prostitute.

Che però dimostrano di non meritarselo.

stalker_prostituta

Era uno stalker, è vero – il giornalista non lo nega – ma è diventato stalker “per amore”. Questo povero diavolo – già noto alle forze dell’ordine non si sa bene per cosa, forse perché troppo amorevole – voleva solo instaurare un rapporto sentimentale (non voleva solo fare sesso, è chiaro), ma lei, probabilmente perché “meretrice” (penso di aver letto il termine “meretrice” in una commedia di Shakespeare, l’ultima volta), non ha saputo apprezzare i nobili sentimenti di questo attempato Romeo.

Ma come mai tanto amore ha condotto ad un arresto? Perché la meretrice è stata costretta a chiamare i Carabinieri?

stalker_prostituta2A scatenare tutto i rifiuti della donna: lei, una “libera professionista” (ma perché virgolettato?), una professionista che esercita senza neanche un “magnaccia” (ancora le virgolette, ma perché?), ha rifiutato le avances del nostro Romeo e lui ha cominciato a seguirla e minacciarla. La minacciava sul luogo di “lavoro” (ancora le virgolette, una particolare perversione di chi scrive) e deve essere stato il danno economico – i clienti che fuggivano alla vista dell’innamorato – a convincere la donna a rivolgersi ai Carabinieri. E’ stata costretta non perché aveva paura, ma perché non riusciva a lavorare in santa pace, quindi guadagnava di meno. E’ una senza “magnaccia”: una che si tiene tutti i soldi per sé.

Perché, insomma, le meretrici non hanno sentimenti, lo sanno tutti. Pensano solo ai soldi, quelle lì.

Una donna con un cuore non avrebbe rifiutato un simile corteggiatore.

Così la pensano i commentatori che su facebook si sono divertiti ad insultare questa insensibile Messalina, questa “libera professionista” che non ha neanche un “magnaccia”.

stigmastigma2

Che si riaprano le case chiuse, rinchiudiamole queste meretrici! Infestano le strade, irretiscono poveri squattrinati in cerca di affetto (per poi infettarli con qualche orrenda malattia), si prendono gioco dei sentimenti di poveri 50enni noti alle Forze dell’Ordine e alla fine li spediscono pure in prigione.

Dovrebbero pagare le tasse.

Eh già, tutti i problemi di questo paese si risolverebbero se queste “libere professioniste” rilasciassero una regolare ricevuta, come fanno i bravi liberi professionisti italiani.

Saremmo tutti più ricchi e più felici. E più sani.

Informazioni su il ricciocorno schiattoso

Il ricciocorno schiattoso si dice sia stato avvistato in Svezia da persone assolutamente inattendibili, ma nonostante ciò non è famoso come Nessie.
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41 risposte a L’amore ai tempi dello stalking

  1. Paolo1984 ha detto:

    se minacci quella di cui dici di essere innamorato non sei innamorato.
    e abbracciare forte una donna adulta non la uccide quindi quel tizio mente

  2. alessiox1 ha detto:

    Quel tizio ha fatto tutta una messinscena come dimostrato dal programma “chi l’ha visto”, l’ha ucciso e poi si è disfatto del corpo, a preso il suo troley e il suo telefono l’ha chiamata e mandato messaggi e poi ha lasciato il troley e il telefono in una stazione e poi ha chiamato ed ha risposto un senza-tetto , un amica della donna diceva che gli ultimi mesi della copie erano terribili lui era super possessivo era diventato un inferno per lei, quest’ uomo deve rispondere di omicidio premeditano e occultamento di cadavere.

  3. alessiox1 ha detto:

    Sul discorso prostituzione lasciando stare quei commenti in quel italiano molto sgrammaticato,(fortunatamente non avevano molti like quindi la maggior parte delle persone non la pensa come loro) è vero che il giro d’affari della prostituzione che oggi va tutto in mano alla criminalità e di circa 4 miliardi, poi in una casa chiusa probabilmente sarebbero più tutelate cosi non verrebbero picchiate ,o rapite e uccise da pericolosi serial killer,alla fine cosi la situazione non può rimanere , e arrestare tutti i clienti mi sembra impossibile non vorrai mica arrestare fra i 6 ed i 9 milioni di persone?

  4. IDA ha detto:

    Quando, si parla di prostituzione, c’è dietro sempre molta ipocrisia. Come si dice, occhio non vede, cuore non duole.. Quindi, le rinchiudi nelle case, e problema risolto, in più le puoi controllare e prendere le tasse.! Lo dicono anche nei commenti: ..rende di più darla a tanti che a uno – soluzione – Case chiuse, tutto risolto.. La conseguenza logica mi sfugge ma ci deve essere da qualche parte..
    Il dubbio che ho avuto, è che lui, si era offerto come protettore, sempre per devozione e amore! Ma può essere sempre un mio pregiudizio, visto che il giornalista non ha avuto questo dubbio.. Quello che mi ha colpito, è “l’abbraccio d’amore”.. mi ha fatto venire un dubbio; Io sono piccolina, il mio ex compagno è 20 centimetri e trenta chili più di me.. in 22 anni che siamo stati insieme, non mi ha mai abbracciato in quel modo.. Forse non mi amava abbastanza?

  5. paolam ha detto:

    Ah certo, riapriamo le case chiuse, che tanto “l’omoè’nabbestia”, no? Con rispetto parlando delle (altre) bestie. A proposito: la guerra di Troia è originata dalla necessità di lavare l’onta del rapimento della bella Elena. Ripassate 😉 e a proposito, sempre, vi dice qualcosa questa motivazione?

    • E non è stata rapita “per amore”? Perché sono sicura che Paride si è giustificato così… 🙂 Anche se qualche persona arida parla di interessi economici. Ah! Questi insensibili, che pensano solo ai soldi!

      Sarebbe interessante parlare, un giorno o l’altro, delle discutibili abitudini di Zeus, il padre degli dei e di una infinità di figli illegittimi partoriti da donne non consenzienti…

      “Ora, il rapire donne è considerato azione da malfattori, ma il preoccuparsi di donne rapite è azione da dissennati, mentre è da saggi il non darsi delle rapite alcun pensiero, perché è chiaro che se non avessero voluto non sarebbero state rapite.”
      (Erodoto, Storie, I, 4-2) E’ chiaro, no?

      • paolam ha detto:

        😉 Sì sì, Paride l’ha rapita per amore o, meglio, perché lusingato dalla promessa di Afrodite che, in cambio della vittoria nel concorso di bellezza tra dee, gli aveva assicurato l’amore della più bella tra le donne mortali. Gira e rigira, sempre di autogratificazione maschile si tratta. E invece, lei, l’Elena, da donna qual era, non poteva che essere stata ottenebrata dagli inganni di Afrodite. Si sa, le donne son deboli di carattere e di comprendono. E comunque Erodoto capostipite del se l’è cercata è da incorniciare 😀

      • Ascoltiamo la stessa storiella da secoli e secoli e ancora non ci ha stancato…

      • Paolo1984 ha detto:

        mi chiedo che senso abbia giudicare l’antica Grecia con la nostra mentalità

      • Non è che siamo cambiati così tanto… Non ti pare?

      • Paolo1984 ha detto:

        mah…forse un pochino.

      • Close The Door ha detto:

        Queste frasi di Erodoto non le conoscevo! E mo’ le riciclo per la voce “stupro” su Wikipedia! Ahahahh

    • alessiox1 ha detto:

      Nelle case chiuse le prostitute sarebbero tutelate.

  6. vnd ha detto:

    Il 90% degli omicidi avviene d’impulso. Chi ha studiato la mente umana sa per certo che siamo tutti potenziali assassini. La sottile linea di demarcazione che separa un omicida condannto a qualsiasi altra persona, è il fatto che non queste non hanno ancora commesso un reato è perché sono state impossibilitate o non si sono trovate in condizioni di nuocere.
    Del resto, ci siamo dotati di leggi per punire gli omicidi, proprio perchè gli omicidi esistono.
    Si noti: non esistono differenze di genere. La violenza si esercita sempre tra un soggetto che è o si sente forte su un soggetto che è od è percepito come più debole. Avremo quindi più spesso uomini su donne, donne su bambini e bambini su animali. Ovvio, quindi che i tentati omicidi vadano più spesso a segno se il carnefice è un uomo. Ma questo non rende migliori le donne. Perchè queste ultime recuperano il disonore con gli infanticidi e i maltrattamenti sugli animali.
    la violenza è un problema di tutti. io ci andrei piano a fare swciocche graduatorie.
    Il violento è sempre un vigliacco.

    • Preferisco far parlare qualcuno che la mente umana la studia davvero: https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/06/30/pareri-eccellenti/
      “Sempre più donne sono preda della furia maschile perché la spettacolarizzazione e il compiacimento che oggi ruota attorno al gesto violento e aggressivo porta all’emulazione crescente e all’acquisizione di comportamenti negativi, intesi come legittimati dalla collettività. Questo modello va stroncato, perché enfatizzare l’aspetto eroico o esibito significa invitare al compimento di atti lesivi gravi in maniera sempre maggiore.
      Alla base, però, vi è anche un problema educativo, di ordine sociologico, di una intera generazione: soprattutto giovani non più abituati a tollerare alcun tipo di frustrazione, specie se viene disattesa la soddisfazione immediata dei propri bisogni.
      La ragione risiede in un atteggiamento comportamentale e culturale, sempre più diffuso, rivolto all’intolleranza, alla prevaricazione e alla possessività tale per cui le persone hanno perso la loro identità e sono diventate “oggetti” che appartengono ad altri e di cui non si accetta l’idea che possano essere perduti” e che si è pronti a distruggere.”
      E a proposito del fatto che un certo tipo di uomini si diverte a far circolare dati falsi sugli infanticidi (allo scopo di sentirsi meglio): https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/05/16/la-campagna-di-disinformazione/

      • alessiox1 ha detto:

        Riccio scusami non capisco cosa vuole dire quando dice “perché enfatizzare l’aspetto eroico” be in genere gli eroi fanno cose positive..

      • Beh anche questo articolo enfatizza l’aspetto “eroico”, in un certo senso, perché invece di dilungarsi troppo sui precedenti dello stalker (che nomina una sola volta senza specificare di cosa si tratta) e senza raccontarci che genere di minacce sono state pronunciate (minacce di morte magari?) ripete più e più volte la parola “amore”; si parla dei profondi e sinceri sentimenti di chi ha commesso il reato(voleva una relazione sentimentale), mentre lei è descritta come avida e insensibile, e sui suoi di sentimenti neanche una parola. Insomma, uno stalker che perseguita e minaccia si trasforma in un innamorato che con tenacia corteggia la sua bella… Un amore infelice, senza speranza, il cui drammatico esito sembra causato dai rifiuti della donna. Ma una donna – qualunque sia il suo lavoro – ha o non ha il diritto di dire di no?

      • Paolo1984 ha detto:

        Vero ed è molto grave. Corteggiamento e minacce di morte sono incompatibili

      • alessiox1 ha detto:

        a ora capisco anche se secondo me quest’ uomo non è affatto un eroe , questa non è la trama del film pretty woman, lui e solo uno stalker.

    • IDA ha detto:

      Si usa dire che l’uomo è l’unica specie che uccide all’interno della stessa specie, ma questa affermazione ritengo che non sia del tutto vera. Se esistesse il permesso biologico di uccidere dentro la stessa specie, la specie stessa sarebbe a rischio estinzione, ma non è andata così. Quindi biologicamente la specie umana ha dentro di se la stessa legge delle altre specie animali. Ma allora perché l’uomo uccide un suo simile?
      Sigmund Freud, parlava di un’aggressività innata, questo tipo di aggressività che abbiamo ereditato dal mondo animale, che è presente nel mondo animale per il cibo, il sesso, il controllo del territorio, ecc..ecc. Ma a me non mi convince.. e mi viene in aiuto Erich Fromm: “ la lingua, i costumi diversi e altri criteri captati, dalla mente piuttosto che dall’istinto e determinano chi è, e chi non è co-specifico, con il risultato che qualsiasi gruppo presenti una lieve differenza, non è più visto come della stessa specie umana.” (Erich Fromm. Anatomia della distruttività umana.)
      L’uomo possiede un codice genetico come tutti gli altri animali, ma è riuscito ad avere un equipaggiamento culturale superiore a tutti gli animali. Eccoci qui, la cultura..
      Nel codice genetico c’è, il divieto di uccidere esseri della stessa specie, ma non il divieto di uccidere altri esseri di specie diversa. Gli esseri umani hanno ottenuto la licenza di uccidere altri esseri umani dal momento che non li considera della stessa specie. Non si dice: “ti ucciderò come un essere umano”. ma si dice: “ti ucciderò come un animale,” “come un cane”, per ucciderti ti devo riconoscere come una specie differente dalla mia. La stessa istituzione della schiavitù, è stata possibile solo, perché questi uomini non erano considerati uomini ma animali. Gheddafi, chiamava i rivoltosi topi, e quindi possono essere uccisi, analogamente questo concetto viene allargato ad altri gruppi. Zingari, omosessuali, ebrei, donne, si donne, perché la cultura patriarcale considera la donna, un essere biologicamente inferiore, quindi non appartenente alla stessa specie.. Uno dei tanti motivi per cui non ci piace essere considerate oggetti, è proprio questo, l’oggetto non appartiene alla stessa specie del padrone. Il padrone, può essere devoto e adorare l’oggetto che ha messo sul piedistallo ma lo stesso padrone può tranquillamente liberarsi dell’oggetto ogni qual volta lo desidera.. ….

  7. vnd ha detto:

    Nessie vive in Scozia non in Svezia.

  8. vnd ha detto:

    Tu che parli di pertinenza?

  9. alessiox1 ha detto:

    Riccio nelle case chiuse le prostitute sarebbero tutelate da eventuali clienti violenti e pericolosi, o da serial killer, non starebbero in mezza alla strada al freddo di notte , e non ci sarebbero i paponi che le picchiano,

    • Beh, quello che si legge in giro della prostituzione legalizzata non è molto rassicurante. Non tutela le prostitute né dalla violenza né dalla schiavitù: http://www.ilpost.it/2013/06/02/legalizzare-la-prostituzione-funziona/
      Se la mentalità di chi vorrebbe riaprire le case chiuse (e di chi le andrà a gestire) è la medesima di chi ha commentato questa notizia su facebook, non ci sono margini di miglioramento per chi vi finirà rinchiuso a lavorare.

      • alessiox1 ha detto:

        Be io dal mio punto di vista le vorrei riaprire , per tutelarle in modo che possano svolgere la loro attività lavorativa senza pericoli e togliere questi soldi alla criminalità organizzata, ed è vero che in alcuni casi non funziona ma questi sono la minoranza nei maggior casi funziona , anche perché come dicevo prima cosi come si trova adesso in italia non può continuare la situazione , e non mi convince neanche la visione di contrasto come fanno in alcuni paesi che arrestano i clienti, cosi la polizia non poterebbe più perseguire gli altri reati e i processi sarebbero ancora più lenti.

      • L’assurda situazione della giustizia italiana è un altro discorso. Per come stanno le cose oggi come oggi, non ha senso dare il via a nessun tipo di procedimento giudiziario. Recentemente ho letto una cosa, in proposito, che mi ha sconvolto: http://www.opinione.it/politica/2013/03/26/priolo_politica-26-03.aspx
        Il cittadino qualsiasi, salassato da simili tempi biblici, rischia di non ottenere mai nessun tipo di giustizia. Questo ci sta facendo perdere il senso della parola stessa: non si può pensare di eliminare un reato perché i Tribunali italiani sono incapaci di sbrogliare il lavoro arretrato. Bisogna mettere il sistema nella condizione di funzionare!
        E’ un problema serio che qualcuno deve decidere di affrontare una volta per tutte.

      • alessiox1 ha detto:

        Riccio scusami ma non mi hai risposto tu cosa ne pensi della prostituzione come cambieresti la situazione italiana?

      • Io mi trovo d’accordo con questo signore: http://liadiperi.blogspot.it/2013/11/la-prostituzione-e-gli-uomini.html
        Il cambiamento passa attraverso un sistema economico equo e sostenibile che integri l’uguaglianza per entrambi i sessi.

      • alessiox1 ha detto:

        e allora la prostituzione ci sarà anche fra 2000 anni, e poi magari voi ve la prendete con la fini-giovanardi sulle droghe perché le volete legalizzare, gli uomini vanno a prostitute solo perché in quel momento non trovano una donna con cui fare sesso tutto qui , tutto il discorso sulla sottomissione è una fesseria.

      • Ma “voi” chi? Mi ha chiesto la mia opinione, te l’ho data.
        Francamente non comprendo quella giustificazione alla prostituzione che suona più o meno così: “C’è sempre stata”.
        Anche l’omicidio c’è sempre stato, ma questo non mi esime dal condannarlo…

      • alessiox1 ha detto:

        ma che c’entra con l’omicidio si tratta di sesso tutto qui, e una cosa normale , e alla fine la prostituta non è troppo diversa da una psicologa o da un muratore.

      • Perché fare sesso è la stessa cosa che tirare su un canterto? Direi di no…

      • alessiox1 ha detto:

        è un pò diverso, ma il concetto e che gli uomini vanno li perché vogliono fare sesso e non hanno trovato una donna con cui farlo, ti faccio un esempio hanno fatto un esperimento hanno preso una bella ragazza e ha chiesto a 100 uomini se volevano fare sesso con lei il 60% ha detto si , hanno fatto un altra prova al inverso prendendo un bel ragazzo che ha chiesto a delle ragazze se volevano fare sesso con lui tutte e 100 gli hanno detto di no, ecco perché tanti uomini vanno a prostitute , e molto semplice.

      • Beh, in realtà chi ha analizzato le motivazioni del “cliente tipo” della prostituta ci racconta una storia diversa. Non è certo perché non trovano una donna che gli uomini vanno con le prostitute. Non siamo nell’Inghilterra vittoriana 🙂 E’ proprio quel genere di rapporto che vogliono: un rapporto in cui non devono preoccuparsi dell’altra persona coinvolta…

      • alessiox1 ha detto:

        Be i clienti sotto i 35 anni ci vanno in genere perché non trovano una donna con cui andare a letto.

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