La meta inarrivabile

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Questo è un estratto dell’articolo “Vittorio Feltri a Sollecito in TV: Ma Meredith te la volevi scopare?

Qui, il link alla puntata di Linea Gialla, con l’intero “processo a Raffaele Sollecito”, con Vittorio Feltri e Roberta Bruzzone nel ruolo della difesa e dell’accusa.

Io la puntata l’ho vista… Roberta Bruzzone e Raffaele Sollecito parlano di perizie, di atti del processo, tutte cose che la difesa in studio – interpretata da Vittorio Feltri – non si è neanche premurata di esaminare.

Secondo Vittorio Feltri, le prove indiziarie (il telefonino di Raffaele Sollecito, l’analisi della scena del crimine…) sono elementi “aleatori” (rischiosi, incerti).

Secondo Vittorio Feltri, aggrapparsi agli oggetti, siano essi sassi, finestre, il gancetto del reggiseno, è ridicolo; sono discorsi, congetture che definisce banali. Banale significa privo di originalità, ovvio scontato; le prove in un processo dovrebbero essere originali? Sorprendenti? Oppure gli indizi dovrebbero essere gravi precisi e concordanti?

Vittorio Feltri addirittura usa il termine “barbarie“, ad un certo punto, riferendosi alle perizie tecniche.

Ciò che conta davvero, secondo Vittorio Feltri, è il movente. E secondo Vittorio Feltri il movente non c’è.

Risporto alcune affermazioni di Vittorio Feltri:

Qui c’è una vittima, che è quella signorina che non mi ricordo, come si chiama…

Stiamo giocando ai piccoli chimici… Ma voi credete ai chimici, io c’ho una figlia chimica, se mi dice che è mortadella non ci credo!

Mi deve spiegare per quale motivo questo signore avrebbe dovuto uccidere questa ragazza… Perché io sono un ignorante, non so niente di chimica… La volevi scopare? … Non ha senso incriminare questo giovanotto! … Si stava laureando … c’ aveva una fidanzata bellissima, si va a scopare questa qui che non era neanche eccezionale!

Secondo Vittorio Feltri “questa vittima come si chiama” (Meredith Kercher, Vittorio, Meredith Kercher) non era sessualmente desiderabile quanto Amanda Knox, la allora fidanzata di Sollecito condannata per il medesimo delitto, quindi non c’è movente.

Vittorio Feltri ha una figlia che ha studiato chimica e lui, che invece è un ignorante e di chimica non sa niente, la considera comunque inattendibile, non le crederebbe, qualsiasi cosa dica.

C’è da dire che Vittorio Feltri non è l’unico che in questi giorni ci ha ricordato che Meredith Kercher, “la vittima come si chiama”, non era una bellezza. Ce lo aveva detto anche Barbara Palombelli a Quarto Grado, che Meredith era “bruttina” e che questo fatto, probabilmente, ha “influenzato” le indagini… (?)

Riassumendo il Vittorio Feltri-pensiero: di una donna ciò che conta è l’aspetto fisico. Niente altro. Neanche il suo nome merita di essere ricordato. Se un uomo si trova davanti due donne, una bellissima e una bruttina, deciderà sempre di scoparsi quella bellissima e ignorerà quella “non eccezionale”. L’unico motivo per cui un uomo si avvicina ad una donna è per scoparsela. Se una donna è bruttina, un uomo è legittimato a dimenticarsi come si chiama anche quando è chiamato a discutere pubblicamente delle circostanze in cui è stata uccisa, figuriamoci se perderebbe tempo ad ucciderla. Un uomo può esprimere una opinione su qualsasi cosa, anche quando non è preparato sull’argomento, anche quando è ignorante (per sua stessa ammissione, tra l’altro), anche quando non ha nessuna competenza per farlo, anche quando l’unica cosa che è in grado di valutare, in un caso di omicidio, è il grado di “scopabilità” della vittima. Una vittima della quale non ricorda il nome, perché non era “una meta inarrivabile”.

Le teorie di Vittorio Feltri sono molto simili a quelle di un altro uomo che si è espresso in merito alle uccisioni di donne, Filippo Facci: quelle donne che contano poco, che all’occhio dell’uomo contano poco, non meritano il tempo e la fatica che occorrono per annientarle.

Già non sono niente, che senso avrebbe ucciderle?

Informazioni su il ricciocorno schiattoso

Il ricciocorno schiattoso si dice sia stato avvistato in Svezia da persone assolutamente inattendibili, ma nonostante ciò non è famoso come Nessie.
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21 risposte a La meta inarrivabile

  1. Morgaine le Fée ha detto:

    Di Feltri non é solo terrificante l’atteggiamento riguardo alle donne, ma anche l’orgoglio di essere ignorante, di non saper niente *di chimica*, di vantarsi di soprassedere su prove basate su fatti e razionalitá (o forse sono io che la prendo sul personale dato che sono chimica 😀 ).
    Il che la dice lunga sulla sua professionalitá di giornalista, visto che in teoria dovrebbe presentare notizie basate su *fatti*. Questa é la gente che trasmette informazione e che ha carisma in Italia, a quanto pare.

    • Hai notato che, durante il programma, la Bruzzone lo sottolinea più volte, di essere in difficoltà nel confrontarsi con simili argomentazioni? Che non sono vere e proprie argomentazioni, quanto un continuo delegittimare tutti i tecnici e gli esperti che hanno contribuito all’analisi degli indizi durante le indagini? (definiti con disprezzo “tute bianche”, tra l’altro…)

  2. Quello che fa male è il disprezzo nei confronti di Meredith Kercher. La teoria di Feltri è che non si può ipotizzare che Sollecito si sia avvicinato alla vittima per ucciderla perché Meredith non era bella abbastanza da giustificare il fatto che lui ne abbia registrato l’esistenza. Perché le donne che un uomo non vuole “scoparsi” sono invisibili…

    • winola ha detto:

      Credo sia terribile, davvero. Il fatto che desprezzi e sminuisca non solo la vittima di un omicidio, ma tutte le donne in generale in questo modo è disgustoso, mi da il voltastomaco.

    • Il Rasoio di Occam ha detto:

      E’ inquietante anche il rovescio della questione, ovvero che essere considerata “scopabile” sia – nel pensiero di Feltri ma non solo – un motivo per finire ammazzata. E’ meglio essere “scopabile” o non esserlo nel mondo di Feltri? Possiamo scegliere tra essere invisibili o essere ammazzate? Troppa grazia.

  3. Paolo ha detto:

    che uomo squallido feltri, e lui sì è brutto (si può dire?).

  4. Sandra ha detto:

    Mi chiedo a cosa servono questi programmi! secondo me quando un uomo arriva a questi livelli di misoginia o anche quando ci sono delle avvisaglie di questo problema, per eliminare il suo potere carismatico agli occhi dei tanti pusillanime di questo paese schizofrenico, è importantissimo ridicolizzarlo nel momento del suo massimo sproloquio, invece di dimostrare sconcerto per quello che dice, un uomo cosi( che è già ridicolo quindi non dovrebbe essere difficile sbeffeggiarlo)deve diventare motivo di ilarità.Quando si ridicolizza un uomo misogino si disinnesca il suo potere di affascinare altri possibili seguaci, io nel mio piccolo faccio sempre cosi ,funziona sempre,anzi spesso assume anche una funzione terapeutica in quanto, secondo le mia personale esperienza gli uomini misogini sono molto semplici mentalmente ma grazie ha un loro lavorio quotidiano riescono a dare l’impressione di esseri uomini di spessore e molto “sofisticati” un po’ quello che si può notare nel comportamento aggressivo e prepotente dei cagnolini di piccola taglia.
    Ovviamente ridicolizzare può essere opportuno solo in alcuni casi non penso che i problemi di genere possano essere risolti a colpi di sberleffo.
    Approfitto per fare i complimenti per il blog, grazie ricciocorno !

  5. paolam ha detto:

    ‘Mbè, che c’è di strano? E’ il nuovo corso de La 7, da tempo già inaugurato dal nuovo proprietario della rete televisiva, amico e sodale del proprietario di Mediaset. Meraviglia soltanto che la Rai sia così tarda ad imitarlo. Ah, ma forse già lo sta facendo. Guardate bene le novità.

  6. maurozennaro ha detto:

    Vittorio Feltri, persona colta e di animo sensibile, confessa di non sapere nulla di chimica. Indubbiamente ciò lo fa soffrire. Mi sento in dovere di aiutarlo a superare questo svantaggio e a diventare una persona ancora più sapiente, fine, lungimirante e sensibile alle umane sventure, consigliandogli di approfondire la sua cultura scientifica poco per volta, acciocché il suo apprendimento si svolga in maniera costante e profonda. Lo invito a cominciare da qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Stronzio

  7. Sandra ha detto:

    Ieri guardando alcuni estratti della puntata ho avuto la netta impressione che feltri fosse (a tratti palesemente) alticcio di vino, avendo esperienza dei comportamenti delle persone alcoliste credo di aver sviluppato un certo “occhio clinico” per certi atteggiamenti, a nessun altra/o ha dato questa impressione?

    • winola ha detto:

      In effetti ha un po’ l’atteggiamento delirante di un alcolista, ma non credo che avesse davvero bevuto (studio per diventare assistente sociale, ho qualche esperienza con gli alcolisti, ma non tantissima, quindi potrei sbagliarmi). Ho notato che spesso gli esaltati hanno atteggiamenti molto simili quando vogliono difendere a tutti i costi una posizione che sanno essere indifendibile, quindi credo sia più che altro esaltazione, perché era troppo coerente con se stesso per essere davvero ubriaco.

  8. mammaliberatutti ha detto:

    Venghino signori, venghino! Ecco il solito carrozzone di imbonitori che vogliono venderci la loro opinione come l’unica pervasa dalla luce della verità: ognuno che vuole saperla più lunga di tutti. Polizia, giudici, magistrati, tecnici, “ma non ci capiscono niente! Mo’ ti spiego io come funziona: chi ha fatto cosa e perché. E poi ‘sta qua … non era neanche un granché!”

  9. alessiox1 ha detto:

    comunque non penso che Sollecito sia un assassino, poi Feltri poteva dire cosi “Io non sono uno della scientifica o un investigatore ma non riesco a capire perché Sollecito avrebbe dovuto uccidere Meredith , la sua vita procedeva bene stava per laurearsi aveva una fidanzata bellissima perché uccidere quella ragazza? ciò non avrebbe avuto senso considerando quanto rischiava ciò perdere tutto e rimanere quasi tutta la vita in prigione, penso che in questo processo i giudizi vogliano un colpevole anche se non è quello che ha commesso l’omicidio le prove mi sembrano molto fragili , e questa continuazione del processo non è da paese civile, un processo finito con un assoluzione non può essere ripreso senza tra-latro nuove prove” cosi non mi sembra sessista poi si può pensare diversamente ma detto in questo modo non penso si insulti la vittima.

    • Avrebbe potuto dire tante cose, ma innanzi tutto avrebbe potuto studiarsi gli atti del processo prima di sostenere che le prove sono insufficienti. Invece si è limitato a dire che gli sembra strano che Sollecito badasse ad una come Meredith mentre aveva per le mani una più carina. E se questo non è sessista e offensivo, allora che cosa lo è?

    • winola ha detto:

      Dici questa continuazione del processo non è da paese civile, un processo finito con un assoluzione non può essere ripreso senza tra-latro nuove prove ed è sbagliato. Un processo concluso non può essere ripreso senza nuove prove, ma il sistema legale italiano considera concluso un processo solo dopo i tre gradi di giudizio ovvero primo grado, appello, cassazione (che non giudica il caso, eh. La cassazione non entra nel merito dei casi, ma stabilisce solo i motivi presentati dal ricorrente, che è la parte che ha avuto giudizio sfavorevole in appello, sono da ritenersi validi e quindi se il processo d’appello si deve rifare. Esiste una lista di motivazioni per cui la cassazione prevede un nuovo processo e il giudizio viene dato solo sulla fondatezza di quei motivi, non stabilisce, insomma, se uno è colpevole o innocente, ma solo se è da ritenrsi valido il ricorso. Nel caso sia valido si istituisce un nuovo processo presieduto da un giudice di secondo grado, quindi un nuovo appello praticamente, altrimenti la sentenza diventa definitiva e il procedimento viene chiuso). Nuove prove servono solo per la revisione di un processo (ci sono anche altre motivazioni per chiedere la riapertura di un processo, oltre alle nuove prove) e questo accade dopo che viene depositata una sentenza definitiva, quindi dopo i tre gradi di giudizio e non è questo il caso (la sentenza di assoluzione è stata data in appello, poi c’è stata la cassazione che ha accettato il ricorso del pubblico ministero e quindi si è istituito un nuovo processo davanti alla corte d’appello, quindi le nuove prove non c’entrano proprio nulla, dato che la sentenza non era ancora definitiva).

      Comunque, tecnicismi a parte (perdonami ma sono pignola), qui non si discuteva della colpevolezza o meno del Sollecito, ma dell’atteggiamento misogino di Feltri, che è ben altra cosa. Feltri non ha detto quello che dici tu, se l’avesse messa giù così dubito che qualcuno si sarebbe lamentato, ha detto ben altro e cito: “aveva una fidanzata bellissima, si va a scopare questa qui che non era neanche eccezionale!” (non pronuncia il nome di Meredith nemmeno una volta, dice di non ricordarselo, ti pare un atteggiamento professionale?) riducendo tutto il delitto ad una questione di sesso e di sminuendo continuamente la vittima (in un altro passaggio dice che era una facile), come se l’unica motivazione per notare (o in questo caso uccidere) una donna sia il suo grado di scopabilità. Questa è oggettificazione della donna ed è un atteggiamento molto misogino. Feltri, praticamente, dice che la donna esiste solo quando è attraente, in ogni altro caso non è degna di nota e di questo che si stava discutendo, non della colpevolezza o meno di Sollecito.

  10. IDA ha detto:

    Ma di questa storia, ci siamo dimenticati alla svelta, che c’è un ragazzo ( guarda caso di colore) che è in carcere, per l’omicidio di Meredith e credo che abbia patteggiato? Lui sostiene che in quella stanza c’erano anche loro due.. poi anche se noi non conosciamo il movente o ci sembra oscuro e incomprensibile, non è detto che non ci sia.. come diceva Simenon, se il movente è chiaro per tutti dall’inizio, il romanzo è breve.. di Feltri, mi rifiuto di dire qualsiasi cosa.. mi stupisce solo il fatto che ci siano persone che ancora lo considerino un giornalista….

    • winola ha detto:

      Personalmente non me ne sono scordata e credo anche abbia detto la verità visto che comunque non avrebbe nulla da perdere, (non ha patteggiato, ha chiesto il rito abbreviato che non richiede ammissione di colpa, ma solo un processo più veloce e se lo richiedi ti scontano un tot dalla pena. Comunque ha rinunciato a fare appello accettando la sentenza di primo grado, quindi in pratica si è dichiarato colpevole), semplicemente non era questo l’argomento dell’articolo.
      Credo comunque che molti dei cosidetti opinionisti abbiano completamente eliminato questo dettaglio dalle loro menti, concentrati come sono su Sollecito e la Knox.

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