Che bello lavorare in un FKK!

Per chi non lo sapesse, esiste un simpatico sito dall’invitante titolo gnoccatravel.com.

Cosa cerca l’utente-tipo di gnoccatravel?

Non è difficile da immaginare, ma ve lo racconto lo stesso: Gnoccatravels è la community dei viaggi della gnocca, un sito web sulla gnocca, pensato per soli uomini, che consente agli iscritti di condividere informazioni sulle gnocche di tutto il mondo: America, Europa, Africa, Asia, Oceania.
Esistono anche sezioni goliardiche quali compagni di viaggio, oppure ridere di gnocca, dove si può trovare amici con cui condividere il prossimo gnoccatravel o raccontare barzellette sulla gnocca.

Già da queste poche righe si evince la ventata di novità che un portale come gnoccatravel introduce in questa società retrograda e bacchettona.

Intanto è un club per soli uomini (io mi sento già proiettata nel futuro!) e poi presenta un esempio di quella meravigliosa figura retorica che è la sineddoche, ovvero l’uso, in senso figurato, di una parola al posto di un’altra mediante l’ampliamento o la restrizione del senso, in questo caso una parte per il tutto: la gnocca/organo sessuale femminile/parte della donna al posto della donna tutta intera.

Insomma, il fatto che una comunità maschile si senta libera di definire la donna come “quella roba attorno al buco”, a me dà un senso di autodeterminazione mai provato prima…

Mi rivolgo alle donne: dopo queste poche righe non vi sentite anche voi un pochino più libere e indipendenti dal contesto di oppressione emotiva e materiale di questo mondo che pretende di assoggettarci al concetto obsoleto di “moralmente accettabile”?

Vorrei condividere la simpatica avventura di uno tra gli utenti più pittoreschi di gnoccatravel: lo Spaccaculi.

Eh, si, si chiama proprio così. Non mi invento niente, se vi fate un giro su gnoccatravel lo trovate.

(Che nome evocativo… potente, azzarderei)

Il signor Spaccaculi ci racconta di una situazione paradossale, ma molto divertente, nella quale è incappato durante una sua visita ad un FKK, acronimo di frei körper kultur, (cultura del corpo libero), uno dei centri benessere a luci rosse della Germania.

La sua avventura si intitola: la prima crociata della gnocca negli FKK tedeschi.

Come un cattolicissimo cavaliere medievale, lo Spaccaculi – che in effetti una mazza ce l’ha – parte alla conquista di uno dei bordelli del maggiore franchising del sesso tedesco.

…Inizialmente ho prenotato da solo, poi si è unito un’altro utente che saluto il buon fab che dopo una breve conoscenza in chat ci siamo visti in hotel. Dopo aver trascorso il primo giorno da solo, fra giri turistici foto e registrazioni della città da dare in pasto agli amici sui social network,

(da apprezzare la varietà di interessi del signor Spaccaculi, riesco ad immaginare la sua brillante conversazione)

il giorno seguente arriva quest’amico che senza perdere un secondo di tempo alla mia vista mi esplica della sua voglia matta di spruzzare come un porco selvaggio dei Nebrodi e mi suggerisce di fare una visita all’………. più conosciuto come “all can you fuck” o ancora più semplicemente “posto dove si spruzza fino che l’uccello ti si rizza”, infatti ha un doppio senso questo nome che gli ho affibbiato perchè tralasciando che il locale funziona che pagando un ticket da 99 euro hai diritto a scoparti chiunque respiri purchè la permanenza nel locale non superi le 3 ore le troie da me viste si sono rivelate quasi tutte delle chiaviche, le uniche che si salvavano erano per la maggior parte dei missilazzi e sopratutto se non le si placcavano appena scendevano e le si trascinavano in stanza per i capelli, le perdevi fra le orde di turchi che sembravano come a casa li….
Resoconto delle 3 ore…
1)Entrata
2)Mazza già in verticale
3)Pagamento
4)Rapida spogliata e doccia alla velocità della luce
5)Attivazione GnoccaRadar per scartare la più trombabile
6)Prima clavata con annesso trascinamento della zoccola in stanza e scopata gorillesca fino a quando le viti che tengono insieme le travi del letto non si allentano
7)Discesa senza ne salutare o degnare di uno sguardo l’insunlsa valvola di sfogo anche chiamata Baldracca
8)Ripetizione della parte 5/6/7 x 5 volte
Alla fine delle tre ore puntuale come un treno tedesco mi dirigo verso l’uscita, prendo il taxi e mi lascio quelle sporche meretirci alle spalle, il mio personale giudizio su questo locale è il seguente: PESSIMO e SCONSIGLIATO, una direzione furba che voleva fregarmi al’uscita asserendo che ero stato più di tre ore (non vero, sono entrato col cronometro perchè non volevo scherzi) e per giunta voleva farmi pagare un’extra perchè avevo superato le tre meretrici trovando da parte mia un muro ovviamente che incazzandomi ho fatto presente quello che c’era scritto sul sito e che stavo chiamando la polizia, e troie inchiavabili. Ripensando a quei 100 euro li avrei potuti investire il giorno dopo all’……….

Mi chiedo cosa mi trattenga ancora dal preparare la valigia e precipitarmi all’areoporto.

Cosa sto a fare qui, schiava di un mondo del lavoro che mi opprime e mi sottovaluta, quando potrei ricevere ben altre gratificazioni in un lindo (l’avete notato, si, che il signor Spaccaculi, molto civilmente, prima di “clavare” si fa la doccia) ed elegante FKK teutonico?

Non credo che  l’essere definita una insunlsa valvola di sfogo conferisca una qualche valenza negativa al lavorare con il corpo… E poi sembra un ambiente piacevole e tranquillo.

Mi ostino a sedermi in ufficio, quando potrei lasciarmi trascinare per i capelli da soggetti stimolanti come il signor Spaccaculi, scoprendo capacità corporee e mentali che il moralismo di questa società bigotta e misandrica non mi permette di sviluppare…

Insomma, adesso che ho ascoltato il signor Spaccaculi, mi sento di poter sentenziare: non è così male fare la puttana!

Ogni riferimento a blog o interviste è assolutamente intenzionale

E questa è una prostituta vera:

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Informazioni su il ricciocorno schiattoso

Il ricciocorno schiattoso si dice sia stato avvistato in Svezia da persone assolutamente inattendibili, ma nonostante ciò non è famoso come Nessie.
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152 risposte a Che bello lavorare in un FKK!

  1. la.befana ha detto:

    Indefinibile.

  2. Andrea Mazzeo ha detto:

    Un bel pungo nello stomaco … per chi ce l’ha ancora lo stomaco.

  3. maurorecher ha detto:

    Si ,conosco il sito, e ammettiamo che sia anche tutto molto maschilista, ma lei si è fermata una sola faccia della situazione ,naturalmente quella più “machista” Ha trovato il machista che si diverte con nomignoli molto espliciti e che frequenta bordelli a poco prezzo… Ma esistono anche bordelli di alto borgo, dove i prezzi lievitano ,più prezzo più qualità, ma cosi è anche nella vita , per raccattare qualche soldino, sono andato a pulire dove gli altri cagavano, molto diverso da questo? Sono scelte…visto che si parla di un bordello legalizzato e non certo di tratta di schiave…,perchè ,a quelle più fortunate, al cliente resta 500 euro in meno (circa mezzo stipendio mensile mio) e alla “povera sfruttata” una macchina da 75000 euro, che io e molti di noi ,non vedranno mai,,, Facile vedere un lato e non l’altro ,perchè ,ma mi scusi ,nel lavoro “normale” non è la stessa cosa ? Più basso è il reddito e più sei trattato male…Non è poi una novità, solo che invece del spaccaculi ,abbiamo il capo rompiballe, cambia molto ?

    • Mi faccia sapere dove e quando è avvenuto che un capo abbia trascinato per i capelli un dipendente chiamandolo “insulsa valvola di sfogo”, o “sporca baldracca”…

      Questo è “un” aspetto della faccenda, ma un aspetto decisamente non trascurabile, a mio avviso.

      Più che un aspetto, è una prospettiva: il punto di vista del cliente. Io vi consiglio di navigare il sito in questione.

      • Claudio ha detto:

        Sì sì gli uomini sono tutti porci e assassini e voi sempre povere sfruttate, certo certo!

      • Sto cominciando a pensare che questo “Claudio” si possa clafficare come “spam”, visto che inserisce sempre lo stesso commento, a prescindere dal tema del post…

      • pinzalberto ha detto:

        A “Famiglia Cristiana” i dirigenti sono tutti preti. Forse non trascineranno per i capelli, ma si trombano tutto ciò che si muove (un amico ci lavorava). Spero di non prendermi una denuncia….. Detto ciò……non so come commentarlo il tuo post. Mi sembra sufficiente così come, non ha bisogno di nient’altro.

      • Marco ha detto:

        Bah, io vado con le prostitute negli stessi posti raccontati da quel tizio. Non ho mai visto scene di donne trattate male anche perche’ si viene buttati immediatamente fuori dai locali se ci si comporta senza rispetto (ricordo che si tratta della Germania dove le regole quasi sempre si rispettano). Se poi quello dopo essere stato zitto e buono nella realtá poi si sfoga su internet dove perde la timidezza e’ un altro discorso. A differenza di quello che viene scritto qui, specialmente da donne italiane che ovviamente non sono interessate alla tematica ne mai hanno provato ad andare con una prostituta per ovvie ragioni, dovreste provare a sentire le opinioni di chi realmente frequenta donne che lavorano nel sex business(o le stesse prostitute). Quella tizia nella foto e’ comunque vergognosa… Mr.Spaccaculi fa il becero gogliardico nel raccontare le sue avventure (dubito che abbia litigato veramente nei locali perche’ in ogni caso da quello che ho letto aveva torto da un punto di vista delle regole) ma qui non siete da meno nel mostrare una persona malata e soprattutto distrutta dalla droga che neanche si sa se fa la prostituta (non mi sembra che abbia scritto in fronte prostituta). Ammesso che lo sia dubito veramente che una perosa sana di mente ci possa andare. E’ lo stesso modo penoso di mostrare i bambini africani con il pancione e le mosche in faccia definendo quello come lo scenario universale dell’Africa per spillare soldi ai creduloni…Poi basta vedere paesi come il Ghana e ci si accorge che la realta’ e’ ben diversa con un PIL che schizza alle stelle ed una societa’ di stampo europeo…

      • Il Redattore ha detto:

        Tralasciando il fatto che un datore di lavoro può essere anche molto più meschino o offensivo , di quanto non sia stato il sopracitato spaccaculi, che ovviamente ha raccontato una sua esperienza cercando di esaltarne il suo punto di vista, anche in maniera goliardica, ammesso che chi legge abbia un minimo di ironia(e da frequentatore,nonchè esperto in materia, le assicuro che mai in nessun locale di quel tipo potranno materializzarsi scene come quella “descritta”, perchè se un qualunque avventore dovesse anche per sbaglio importunare in tal senso una delle ragazze che vi lavorano, verrebbe preso a calci nel sedere da un addetto alla sicurezza nel giro di un minuto), e la maggior parte dei clienti in tali locali sono tranquilli, rilassati, gentili e amichevoli nei confronti delle “operatrici del sesso”.
        Inoltre, vorrei far notare quanto sia forzata e non veritiera l’immagine postata a fine articolo. Quella potrà anche essere una prostituta(ma in quanto esseri umani ognuno ha la sua storia, come qualsiasi altro individuo al mondo e quindi potrei trovarle in un minuto la stessa immagine di donna o uomo tumefatti che svolgono qualunque altro mestiere), ma se lei, “ricciocorna schiattosa” avrà un giorno la possibilità di visitare uno di quei locali o un qualsiasi bordello europeo degno di tal nome, o perchè no, di conoscere personalmente qualche ragazza/signora che fa quel mestiere, allora si renderà ben conto di quanto sia poco informata e portatrice di insano bigottismo, nonchè di una subdola e purtroppo comunemente molto diffusa disinformazione. …Senza contare che di prostitute e puttanieri(e non è un modo di dire) n’è pieno perfino il parlamento.

      • Vede, lei sposta l’attenzione sulla prostituta, da bravo cliente. Ma questo post è dedicato alla “goliardia” del signor Spaccaculi, che è offensiva e degrada le professioniste di questi ameni luoghi che sono gli FKK. Le assicuro che se un datore di lavoro si permettesse di scrivere in un forum che trascina per i capelli i suoi dipendenti un mucchio di gente si indignerebbe. Io non sono bigotta, caro redattore, io ho rispetto per le persone, qualunque sia la loro storia. Tutto questo con l’ironia non ha nulla a che spartire, almeno, se mi leggo la definizione di ironia sul dizionario. L’ironia viene usata per condannare un determinato comportamento e l’intento dello Spaccaculi non è certo condannare la violenza sulle donne: oh no, se ne bulla, da bravo maschilista qual è. Che l’abbia commessa o meno è piuttosto irrilevante. Quello che è grave è che sia lui che il lettori del portale gnoccatravel considerano questi comportamenti non solo legittimi, ma un qualcosa di cui andare fieri. Il signor Spaccaculi esalta le sue avventure come il proverbiale pescatore esagera le dimensioni della sua preda: non è ironia, di questo ne sono certa. Quel portale, caro redattore, l’ho navigato un bel po’ prima di scrivere questo post, e le assicuro che non è affatto “ironico” o “scherzoso”, anzi, è piuttosto deprimente. Io non sono una portatrice di sano bigottismo come lei non è portatore di sana conoscenza della lingua italiana…

      • Il Redattore ha detto:

        …Ricciocorno schiattoso.
        Premetto che non voglio assolutamente prendere le difese dell’utente “spaccaculi”, ma è giusto precisare che la prima a degradare le professioniste del settore prostituzione è proprio lei, con quella foto postata nell’articolo, con la quale vuol far apparire un’immagine della prostituta molto diversa da quella che è normalmente.
        Poi,
        Quel portale lo conosco molto bene dato che ho il piacere di visitarlo e di parteciparvi da anni, nel corso dei quali ho avuto modo di leggere e partecipare a discussioni molto piacevoli, divertenti, interessanti e di varie tipologie, non solo sul tema della prostituzione. Il fatto che a lei sembri tutto deprimente, dipende dal capire o meno il tipo di linguaggio gergale usato sovente in quelle pagine, e molte altre cose che probabilmente da un punto di vista prettamente femminile possono apparire incomprensibilmente grette o meschine, quando invece fanno parte dei pensieri comuni (seppur raramente confessati in pubblico) della maggior parte degli uomini.
        Infine,
        Se il mio non essere portatore di sana conoscenza della lingua italiana si riferisce al significato di Ironia le consiglio di cambiare il suo dizionario, in quanto riporta definizioni incomplete dei vocaboli della nostra tanto complicata lingua italiana.
        Comunque, ho definito il racconto del sig. spaccaculi GOLIARDICO, e non ironico. Piuttosto ho scritto “…ammesso che chi legge abbia un minimo di ironia…” , riferito ad un ATTEGGIAMENTO DI BONARIO E DIVERTITO DISTACCO DALLE COSE , che malgrado non sia indicato nel suo dizionario, è uno dei significati che si possono attribuire a questa parola.
        Riguardo al “sano bigottismo” se avrà l’accortezza di rileggere attentamente noterà che in realtà ho scritto INsano, dato che volevo sottolineare che il significato della parola bigotto, in questo caso voleva essere quello che viene attribuito comunemente oggi a tale vocabolo ovvero: ipocrita, perbenista, moralista. Ne scelga pure uno di suo gradimento e lo metta al posto di “portatrice di insano bigottismo”; l senso di quel che ho scritto non cambierà.

        Devo dire che in parte apprezzo il suo modo di scrivere, ma in questo specifico caso visto che si parla di un settore nel quale ho una notevole esperienza sia in veste di cliente che di addetto ai lavori, non apprezzo nè condivido assolutamente il suo voler divulgare informazioni incomplete, non veritiere, tendenziose e fuorvianti.

      • Se lei, con perbenista intende qualcuno che non passa il suo tempo a dilettarsi in conversazioni “grette o meschine”, beh allora probabilmente sono una “perbenista”: no, nel mio blog non ci sono discussioni su quanto disgustose sono determinate categorie di persone analoghe a quelle che fate sulle “melanzane”. Non perdo tempo ad insultare le persone come lei. Ma certo non sono un’ipocrita: non vado neanche spammando in giro notizie FALSE su ricche prostitute solo per continuare a sfruttare esseri umani che, spinti dal bisogno, accettano un lavoro che le costringe a subire gli utenti di gnoccatravel. No, gli utenti di gnoccatravel “non rispecchiano i pensieri di tutti gli uomini”. E’ per questo che è stato creato il portale: perché nel mondo civile le vostre conversazioni sono classificate come “grette e meschine” e disapprovate. Siete uno sparuto gruppetto di uomini che vanno a prostitute: no, non ci vanno “tutti gli uomini”. Raccontatevelo, se questo vi fa sentire meno sfigati, ma siete voi a sentirvi in difficoltà, perché nessuna donna che conosco frequenta portali nel quali sparla “di quegli sfigati che vanno a prostitute”. Lei non mi interessa. A me interessano quelle donne che sono costrette a prostituirsi e vogliono uscirne.
        Nel resto dell’Europa si stanno rendendo conto che situazioni come gli FKK tedeschi non fanno che alimentare la tratta di esseri umani: lei non fa che alimentare la tratta di esseri umani. Lei non è altro che un favoreggiatore dello schiavitù: http://www.massimolizzi.it/2013/10/francia-movimento-abolizione.html
        Io sono contro la schiavitù. Quindi non abbiamo niente altro da dirci. Ora torni nel suo ghetto di schiavisti a lamentarsi di me.
        I commenti a questo post sono chiusi. Avete avuto 10 mesi per dire la vostra. Non avete detto niente di nuovo rispetto a quello che sapevo già: al cliente non importa nulla della prostituta, dei suoi diritti, al cliente interessa solo poter continuare a fare quello che ha sempre fatto: usare le persone. Avete espresso il punto di vista del cliente, solo del cliente, permettendovi di attribuirlo alle prostitute. Questo non è corretto. Quindi basta.
        Lei si definisce “addetto ai lavori”: lei è una prostituta? Non credo. Qui non è venuta nessuna prostituta offesa per ciò che ho scritto. E’ ora che le prostitute parlino con la loro voce, non attraverso le rivendicazioni di clienti e “addetti ai lavori”.

    • Diana ha detto:

      “ammettiamo che sia anche tutto molto maschilista”? Ammettiamo? C’è da ammettere e da mettere il dubitativo?
      “alto borgo”??? Si dice “alto bordo”! Un bordello legalizzato o di “alto borgo” non è di schiave? Ah sì? Una che acconsente a farsi stuprare in cambio di denaro è per caso sesso consensuale? Il sesso legalizzato non prevede sfruttamento della prostituzione?
      Lei fa un paragone tra una escort (sono pochissime, alcune si autogestiscono ma non per questo non sanno di correre rischi e di doversi sottomettere a cose che non gradiscono) e una prostituita. Lei sa che nemmeno le escort provano desiderio ma parla di denaro, quindi implicitamente riafferma che la prostituzione è un’autorizzazione allo stupro risarcito in denaro. Non c’è alcuna riflessione sulla cosa, figuriamoci l’empatia. Solo misoginia, bisogno di risputare la colpevolizzazione sulla schiava.
      Ovviamente, il paragone le serve per criminalizzare come sfruttatrici autonome le prostituite e cancella completamente protettori e schiavitù.
      Non mi stupisco. Cosa fa qui? Non sarebbe compreso meglio su Gnoccatravel?

      • Franco ha detto:

        Diana sei un ingorgante non sai nemmeno come funzionano i bordelli e parli, le ragazze li dentro sono libere professioniste , pagano l affitto se stanno nel centro benessere o pagano l entrata se non vivono li, tutto quello che guadagnano lo intascano anzi no pagano le tasse( per farti comprendere con le tasse della tanto odiata “prostituzione” la Germania incassa più di quanto l Italia incassi con l imu)

      • Lei Franco che esperienza ha? E’ un sex worker?
        http://consumabili.blogspot.it/2013/04/la-potente-lobby-dei-prosseneti-spagnoli.html
        Da quello che leggo, la legalizzazione dello sfruttamento della prostituzione non ha condotto a grandi miglioramenti per ciò che riguarda la condizione delle sex workers…
        Cito: I proprietari dei locali dove si esercita la prostituzione non percepiscono una commissione sulle transazioni sessuali, ma affittano le camere alle ragazze, richiedendo, per la pensione completa, un compenso che si aggira tra i 40 e gli 80 euro al giorno. In tal modo, possono rifuggire dall’accusa di lenocinio e proclamare la propria estraneità alla tratta. La realtà, però, è molto più oscura. Nei bordelli praticano rapporti mercenari molte ragazze vittime del traffico degli esseri umani e sono i proprietari i responsabili del loro sfruttamento, non appena i trafficanti le hanno condotte in Spagna. Osserva il giornalista Joan Cantareno, che è riuscito a consultare documenti importanti e ad acquisire notizie di prima mano facendosi assumere dall’Associazione Nazionale dei proprietari di bordelli.
        In molti casi sono gli stessi proprietari dei locali dove si praticano rapporti mercenari ad acquistare il biglietto aereo alle future prostitute, come rivela Lisa, una ragazza brasiliana intervistata dalla conduttrice di un’interessante inchiesta sulle case chiuse in Spagna trasmessa il 25 novembre 2012 dal canale francese M6. Avendo contratto con il proprietario di uno dei più frequentati bordelli di La Jonquera: il Lady’ s Dallas un debito di 7000 euro per l’acquisto del biglietto aereo, la ragazza è costretta a prostituirsi e non può abbandonare l’attività, malgrado dichiari di aver raggiunto il limite di sopportazione. Il Lady’s Dallas è stato recentemente oggetto di un’indagine della polizia che ha condotto ad individuare 215 ragazze romene vittime della tratta, costrette a prostituirsi, in condizioni di semischiavitù, per 12-14 ore al giorno, sottoposte a minacce, violenze fisiche, stupri…”

      • Il Redattore ha detto:

        E ancora, in risposta a “ricciocorno schiattoso”, è scontato che esistano casi di illegittimità ed affari “sporchi”. Cosi’ come esiste il lavoro nero, o minorile, o gli evasori fiscali da milioni di euro, o quel che vuole. Ma se si ferma un attimo a ragionare, forse potrà capire che chiunque scrive notizie (e lei ne è un esempio lampante) tende sempre a dare il senso che vuole a ciò che espone, mettendo in luce alcune volte, come in questo specifico caso, solo gli aspetti negativi o certi episodi di un determinato argomento, tralasciando di fatto quella che è la “normalità” o la maggioranza dei casi, solo perchè La Verità non farebbe altrettanto “notizia”.
        ..Una cosa è: “leggere di…” diverso è invece: “Sapere per conoscenza diretta che…”.

        Ma ovviamente, perchè credere alla verità quand’è più vantaggiosa una “Mezza verità”? …Passo e chiudo.

      • Se lei scrive qui perché si reputa “un bravo cliente” e ritiene che il signor Spaccaculi le rovina la reputazione, se la prenda col signor Spaccaculi, che rende pubbliche le sue bravate, e non con chi ha la sventura di incappare in esse.

  4. Sara Battini ha detto:

    ma perchè esiste questa gente?

    • Marco ha detto:

      La stessa domanda se la potrebbero porre coloro che leggono la sua domanda. Come il vegetariano si potrebbe porre la domanda sul perche’ esistono coloro che vogliono mangiare gli animali e cosi’ via.. Come gia’ scritto in un altro commento quello che non capisco e’ perche’ persone estranee alla prostituzione vadano a cercare informazioni prese qua e la su internet pensando di saperne di piu’ di chi frequenta questi ambienti o di chi ci lavora(ovvio che non abbia senso prendere informazioni da dementi come Mr. Spaccaculi…). Il debito a cui ci si riferisce sopra riguarda solo le non europee che devono arrivare in europa partendo dal niente (le europee invece prendono dei pulmini con cui girano l’europa in 1-2 giorni e che fanno le tratte dove in genere le persone immigrano tipo Bucarest-Milano). Chi fornisce soldi a queste persone per potersi comprare un volo aereo ovviamente non e’ una banca ma la criminalita’ ma dire che sono “schiave” perche’ devono ripagare tale debito e’ come dire che chi apre un’azienda indebitandosi con una banca allora E’ SCHIAVO della banca. La situazione reale e’ che invece ognuno valuta la sua vita e se ritiene giusto di emigrare per andare a cercare un lavoro ben pagato in un altro paese, deve essere in grado di farlo. Da questo punto non capisco e non giustifico i commenti da parte di persone benestanti senza un minimo di capacita’ di analisi che troncano sul nascere la possibilita’ che ci siano persone MOTIVATE a fare soldi sfruttando la propria bellezza e persone che VOGLIONO pagare per avere sesso con le prime. Ripeto la seguente situazione: Prostitute che VOGLIONO vendere i propri servizi e uomini che VOGLIONO comprarli ed in mezzo a questa situazione si infilano altri che dicono: No! sono schiave!!! Ultima cosa le stesse che vengono definite schiave a differenza di quello che si pensa facevano lo stesso mestiere nel loro paese d’origine(Rep.Dominicana, Brasile, Colombia, Ecuador, Romania, Bulgaria, ecc) ma a 2 soldi.

      • Emanuele ha detto:

        Ci sono anche persone che VOGLIONO vendere droga e persone che VOGLIONO farsi una pera in santa pace. E bempensanti che si intromettono: No! sono spacciatori!!!
        E magari quelli definiti spacciatori lo facevano nei loro paesi d’origine ma a 2 soldi.
        Sa, io credo che questi bempensanti vedano qualcosa che lei, sig. Marco, coinvolto (com’è comprensibile) dalla sua stessa esistenza di non estraneo alla prostituzione non vede più: queste persone folli che stanno qui a commentare questi fatti a loro estranei sono sconvolti dalla resistenza callosa che è possibile sviluppare, in chi estraneo non è, al dolore altrui. Sconvolti da cosa le razionalizzazioni arrivano ad escogitare per permettere il permanere di grossi, grossi buchi nella coscienza. Nient’altro li stupisce.

      • Dopo un po’, a furia di pere, si muore.

      • Emanuele ha detto:

        Si muore eccome e neanche una volta sola.
        Devo avere mal veicolato l’ironia nel mio messaggio.

      • Oh non è facile! 🙂 L’irona abbisogna delle espressioni facciali e del linguaggio del corpo!

      • Emanuele ha detto:

        🙂

  5. Paolo1984 ha detto:

    ma questi di gnocca-travels rappresentano se stessi o il cliente-tipo di questi posti? Ed esiste un cliente-tipo? Io non credo

  6. Mi rendo conto che il signor Spaccaculi non è tipo da riscuotere troppe simpatie… Però preferisco comunque non pubblicare commenti sulla sua persona.
    Mi sentirei di scendere al suo livello.
    Rispondere ad un’offesa con un’altra offesa è umano e comprensibile, ma poco costruttivo. Dovremmo piuttosto chiederci: la prostituzione favorisce nelle persone di sesso maschile una percezione della donna come quella efficacemente descritta dal signor Spaccaculi?

    • Paolo1984 ha detto:

      penso che quella concezione il signore in quetione e altri simili ce l’abbiano comunque. Che poi insultare la donna che ti ha appena fatto avere un orgasmo (sia pure a pagamento) è per me una cosa senza senso..è indice dell’incapacità di rapportarsi alle donne, prostitute o no

    • Diana ha detto:

      Parere personale: assolutamente sì. E sospetto anche che ci sia un poderoso legame tra “utilizzatori finali” e assassini di donne.

      • Il Redattore ha detto:

        Dovrebbero vietare il diritto di parola a persone come Diana. O almeno trovare un modo di farle funzionare il cervello in autonomia, ammesso ne abbia uno recuperabile nella scatola cranica e non sia troppo compromesso dai media sensazionalisti.

        Detto questo…
        Di certo lo “spaccaculi” non è un mostro di simpatia, e probabilmente non rispecchia l’utente medio, sia di gnoccatravels che dei saunaclub d’oltralpe. E’ palese però che chi ha scritto quest’articolo abbia cercato “col lumicino” uno dei racconti più sempliciotti e squalliducci, proprio per dar risalto a quello che voleva far apparire.
        Fatevi piuttosto un giro con la dovuta attenzione nel sito di Gnoccatravels, e poi fatevi un’idea, COL VOSTRO CERVELLO, di chi sia e come sia l’utente medio. …Sempre che ne siate all’altezza, sintende.

      • Lo sa? Non è venuta neanche una sex worker a protestare per questo post, solo clienti. L’unica professionista che è intervenuta ha confermato che purtroppo i clienti così capitano e non è piacevole. Perché non si fa un giro sul suo di blog, e legge cosa pensano le ragazze che lavorano negli FKK di voi? Io me lo sono letto…

  7. ale ha detto:

    Un uomo che debba pagare per fare del sesso lo ritengo una nullità: vuol dire che è talmente orrendo come essere umano e come uomo maschio da non essere, non dico apprezzabile, ma neppure accettabile da parte di nessuna donna libera e pensante; perciò giusto delle poverette, che non riescono a trovare attività lavorative migliori, possono sopportare un animale del genere. Del resto lo squallido reportage fatto dal soggetto di cui sopra – peraltro rappresentativo di una intera categoria- parla da sé. Se lo incontri per strada, meglio darsi alla fuga o chiamare le forze dell’ordine. Domanda retorica sarebbe chiedersi se si pongano mai il problema del perché le donne non li prendano in considerazione e debbano pagare delle sex workers. Ovviamente secondo la loro mentalità ottusangola sarà colpa delle “femmine” che oggi, pensa un po’, non sono più sottomesse al maschio,…eheh le donne di una volta… Comunque spero che tali soggettoni abitino a mille miglia da casa mia, mi fa schifo il solo pensiero che esistano.

    • Ale, non credo che un uomo scelga di servirsi di una sex-workers perché “non ha alternative”. E’ solo che ha una percezione del sesso diversa da quella che possono avere due adulti consenzienti che scelgono di fare sesso insieme. L’utente di gnoccatravel cerca appunto “una gnocca”, non una persona. Il sesso è una sua esigenza, non un modo di relazionarsi con l’altro; il piacere percepito è solo il proprio, non quello della controparte, che deve limitarsi a fornire un servizio.

      • maurorecher ha detto:

        Sbaglia…. Ho letto di molte storie dove l’unica alternativa, per alcuni uomini era proprio il sesso a pagamento … motivo? Semplice, quasi banale… era di un brutto aspetto fisico …adesso non sto a difendere questo utente di gnoccatravel, davvero molto “machista” come modi di fare, evidentemente ha pure dei seri problemi, ma il mondo della prostituzione e dei suoi clienti, ha molte sfaccettature… Per esempio, proprio nel mio blog (quel blog maschilista e sfigato) un commentatore mi ha scritto che, essendo di brutto aspetto e avendo un lavoro precario ,doveva fare i conti quando poteva permettersi una prostituta e non certo di “bordello”..vede, il mondo degli uomini è molto vario, non è che 20 anni di Berlusconi, abbia dato un mondo dorato in mano agli uomini.. molti di questi “privilegiati” devono ancora alzarsi per andare ad un lavoro da poco più di 1000 euro al mese ,e il precario in questione neppure quelli, se passiamo al disoccupato poi che ho avuto la sfortuna di farne parte per un certo periodo di tempo, altro che prostitute, trovare il pane era la prerogativa principale, eppure viviamo in un mondo cosi maschilista

      • Proprio lei, che parla nel suo blog del fidanzato che si è ucciso perché poco primo di sposarsi era stato beccato con una prostituta… Ci sono tanti individui, ognuno con la sua storia, e io non sono proprio il tipo da fare di tutta l’erba un fascio. Proprio per questo non credo che un fenomeno come la prostituzione, di così vaste proporzioni, possa ricondursi ad un problema di “brutto aspetto fisico”.

      • maurorecher ha detto:

        Beh, ovvio che tra i clienti di prostitute ci sono anche i cosiddetti “padri di famiglia” e sembrano che siano la maggior parte, però esistono anche altre realtà più “sfortunate”, o come vanno i matrimoni in questo periodo ,forse si potrebbe dire fortunati… Capisco che è un discorso duro da digerire per delle femministe, cioè parlare della bruttezza maschile che non sembra che sia questo problema insormontabile,sei uomo la bellezza non conta, ti senti ripetere, poi la realtà è tutt’altra, Allora resta o l’onanismo (ma allora sei uno sfigato) o andare a prostitute (ma allora sei un porco), oppure continuare a prenderti 2 di picche a ripetizione che ,a lungo andare, potrebbe pure stancare,la soluzione sarebbe di spararsi un bel colpo in bocca,fa tanto eroe romantico,ma potrebbe fare male o aiutare la gente come me, e ce ne sono…Penso che la seconda soluzione sia la migliore .
        Che poi l’attore in questione facci atti osceni, a volte il successo da alla testa…

    • Morgaine le Fée ha detto:

      Io non sono affatto convinta della tesi stile Massimo Fini per cui il tipico cliente delle prostitute é un uomo che non riesce a trovare una donna disposta a fare sesso liberamente con lui.
      Un mio caro amico, andato a una trasferta di lavoro in Germania coi suoi capi, ha dovuto glissare per giorni (lui é omosessuale non dichiarato) alle loro richieste di ‘andare tutti assieme nei bordelli a divertirsi’. Questi tipi sono tutti distinti uomini sposati e in diversi casi anche con figli piccoli, il che indica che occasioni per far sesso ne hanno addirittura in casa, gratis e comodamente.
      Oltre a questo, il mio amico ha riportato che i loro discorsi quando parlano di donne sono al limite del disgustoso.
      Come loro, immagino che ci siano parecchi altri padri di famiglia tra questi utilizzatori finali e credo proprio che il problema non stia sulla difficoltá di avere sesso o nella necessitá di un orgasmo (a cui si puó rimediare anche da soli), ma proprio nella necessitá di sentire di avere un potere sulle donne, non considerate persone con pari dignitá.

      • http://archiviostorico.corriere.it/1995/giugno/28/Arrestato_per_atti_osceni_attore_co_0_95062812618.shtml Hugh Grant è da considerarsi un uomo sofferente a causa del suo aspetto fisico? Era il 1995…

      • Emanuele Di Felice ha detto:

        “il che indica che occasioni per far sesso ne hanno addirittura in casa, gratis e comodamente”,se gli uomini trovassero il sesso gratis e comodamente,in casa o fuori,non pagherebbero per averlo.il fatto di avere una moglie non significa avere del sesso gratis e comodamente,come e quando vuole un marito,ma come e quando vuole la moglie,dunque i mariti DIPENDONO dalle mogli,per avere del sesso.Il costo del sesso tra i coniugi,per gli uomini,si chiama dipendenza,un costo che gli uomini, appena possono se ne liberano andando con le prostitute.Il sesso a pagamento costa meno!.
        Visto che per gli uomini il sesso è una “ossessione”,dunque un fine,la relazione(come dipendenza) è il mezzo per avere del sesso.
        Il matrimonio si basa sulla disparità dei bisogni,altrimenti non esisterebbe.
        La disparità dei bisogni è all’origine tanto del matrimonio(prostituzione legalizzata) che della prostituzione(non pago ciò che l’altra vuole darmi gratis).

        Secondo la visione femminista,gli uomini dovrebbero reprimere le loro pulsioni sessuali per adeguarle a quelle femminili,affermazione che si può ritorcere contro affermando che le donne dovrebbero adeguarsi alla sessualità maschile.A meno che la sessualità femminile non rappresenti la “verticale assoluta” in rapporto alla quale si definisce “l’obliquo”(la sessualità maschile).
        Se i sessi sono uguali,tanto la sessualità maschile,che quella femminile avranno origine dall’educazione patriarcale,che ha represso la sessualità femminile e simmetricamente ampliato quella maschile. Se gli uomini non possono sindacare sulla sessualità femminile,non vedo perché lo possano fare le donne.Parità impari?

        “non considerate persone con pari dignitá.”Invece,far pagare(il sesso) ciò che dovrebbe essere gratis,speculando sui corpi maschili,significa trattare gli uomini,come persone o come bancomat?.Oppure gli uomini hanno creato un sistema per farsi trattare come bancomat?

      • Emanuele Di Felice ha detto:

        “ma proprio nella necessitá di sentire di avere un potere sulle donne”,allora gli uomini non usano il potere per il sesso,ma il sesso per il potere(sulle donne).
        O per gli uomini il sesso E’ una “ossesione”,cioè un fine,o E’ un mezzo per umiliare le donne.Delle due una,si autoescludono.
        Gli uomini utilizzano,i soldi,lo status e inoltre la forza (stupro),che sono strumenti,.per avere del sesso(fine). Per gli uomini il sesso non può essere uno strumento.
        La forsennata rincorsa maschile al reddito,legale o meno,deriva dalla certezza che senza reddito non potranno avvicinare nessuna.Maggiore è il reddito maggiore è la possibilità di essere sessualmente appetibili per le donne.Problema che le donne non hanno.

    • Marco ha detto:

      Ripeto la poveretta e lei visto che a meno che non vada a guadagnare almeno sui 4000 euro al mese, il lavoro peggiore lo fa lei. Inoltre la maggioranza dei clienti delle prostitute e’ sposato , anche se io non appartengo a questa categoria ma a quella che non gradisce relazionarsi con donne italiane (ho smesso da quando avevo 24 anni e da allora frequento solo romene, sudamericane, africane, e turiste da i vari paesi anglofoni come USA, Canada, Australia ecc ), ergo preferisco una bruttissima donna proveniente da qualsiasi parte del mondo (non per forza prostituta) ad una bellissima italiana e questa categoria di uomini e’ in crescita costante in italia basti vedere l’enorme numero di matrimoni misti. Che i soggetti abitino lontano da casa sua la vedo difficile essendo una maggiornaza silenziosa( a meno che lei non abiti in campagna)…

    • Armando ha detto:

      Buonasera a tutti; la questione per quanto mi compete è abbastanza facile; spesso dopo delusioni si è molto diffidenti verso le donne, donne che spesso anche senza andare nei bordelli o Fkk sono mercenarie,donne che non capiscono il significato dell’amare ma solo quello dei soldi ( regalini, ristoranti, vestiti, vacanze ).! A questo punto ci si chiede: perchè devo perdere mesi e settimane dietro a una donna quando poi magari non ci si ottiene niente e con il rischio di avere speso più soldi per lei che per un Fkk? Capita anche che non sempre l’uomo si accontenta della donna meno bella che ci potrebbe “stare”, ma vuole quella GRANDE BELLEZZA che in poco tempo si concede subito e che si trova solo in un posto del genere.

      • “donne che spesso anche senza andare nei bordelli o Fkk sono mercenarie,donne che non capiscono il significato dell’amare ma solo quello dei soldi ( regalini, ristoranti, vestiti, vacanze )”: tutte le donne sono mercenarie, quindi tanto vale cercare di risparmiare.
        La realtà dei fatti è che chi ragiona così nel rapporto con una donna cerca solo la soddisfazione dei propri bisogni, e non riesce ad apprezzare i momenti trascorsi insieme (ad esempio una cena) perché li considera il pagamento anticipato per un successivo “servizio”…

      • Paolo1984 ha detto:

        gli uomini che ragionano così a volte sono i primi che danno molta importanza al denaro e all’avere un sacco di soldi e guardacaso le donne con cui escono gli assomigliano

    • Il Redattore ha detto:

      ale, che dire.. intanto “Vedi sopra” , e poi:
      Io sono un “Puttaniere”, lo ammetto. E usufruisco di un servizio che mi viene messo a disposizione, niente di più. Se non esistesse non me lo sarei inventato.
      Inoltre, non sono certo un Brad pitt, e nemmeno un George Clooney (che detto tra noi, fosse un poveraccio sconosciuto, un uomo di 52 anni come lui Voi donnine e qui mi riferisco alle più giovani, non lo caghereste nemmen di striscio, ma questo è un’altro discorso…), eppure nel corso della mia vita ho sempre avuto il piacere di godere della compagnia di donne di ogni genere, fidanzate, amanti, incontri occasionali, scappatelle, e una volta sono addirittura andato vicino a sposarmi dopo 8 anni di convivenza. Eppure da quasi 20 anni a questa parte, con intensità variabile, ho sempre usufruito dei servizi di sesso a pagamento, e mai in maniera troppo assidua dato che non lo faccio per “mancanza di donne” ma per altri fattori quali Comodità, Poche complicazioni(al contrario di un’amante), o semplicemente per puro e sano divertimento/passatempo, magari insieme ad amici in qualche bel locale in giro per l’europa, appunto.
      Riguardo alle poverette che non riescono a trovare attività lavorative migliori, sappi che molte volte mi son sentito rispondere da ragazze che ora fanno le prostitute e vanno in giro in Porsche, che avevano provato a lavorare in altri settori, addirittura una faceva il mio stesso lavoro(e se te lo chiedi, sono un restauratore), ma si sono accorte che facendo la puttana potevano permettersi in un anno, cose che non avrebbero potuto avere nemmeno in una vita di duro lavoro. E quelle(purtroppo non tutte) che riescono minimamente a gestirsi le entrate, a quaran’tanni se ne vanno in pensione, mantenendo un buon tenore di vita. In barba a me che le arricchisco, a te che le schifi, e a chiunque altro dovrà farsi il culo(seppur in senso figurativo) fino ai settanta.

      Sono semplicemente scelte, non sempre, ok, ma nella maggior parte dei casi, e bada bene, nei paesi dove quest’attività è legalmente riconosciuta i famosi casi di sfruttamento, sono di gran lunga inferiori e addirittura marginali, in confronto che in paesi come l’italia, dove di fatto: tutti ne parlano, pochi sanno di cosa parlano, molti di quelli ch epubblicamente criticano le prostitute in realtà usufruiscono poi dei loro servizi(e qualcuno le mette pure a governare il paese) ma alla fine nessuno fa niente pe rmigliorare realmente le situazioni “a rischio”.

      Piuttosto, tu che schifi cosi’ tanto..Sei assolutamente certa che il tuo uomo(ammesso tu abbia un compagno) non sia anch’esso un puttaniere?
      …Non aggiungo altro.

  8. Paolo1984 ha detto:

    mettere nello stesso calderone clienti e stupratori e assassini non mi sembra corretto..certo possono coincidere (i clienti delle vittime di tratta o delle prostitute coatte di fatto commettono una violenza) ma stabilire correlazioni dirette sempre e comunque? Non so..non mi convince

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  10. Paolo1984 ha detto:

    la questione dell’uomo sposato e con figli o comunque con un legame sentimentale stabile che va a prostitute è molto interessante: ora a parte il fatto che purtroppo essere sposati/e non garantisce di per sè una serena vita sessuale..ma ciò che mi chiedo è perchè un uomo sposato va a prostitute? Cosa trova nella prostituta che non trova nella donna che ha voluto accanto a sè e da cui spero sia attratto anche sessualmente? Forse con la prostituta sente di poter fare cose che con la moglie non può fare? E perchè non può farle? Insomma se mariti e mogli si comunicassero senza vergogne e paura quello che vogliono a letto, credo che i clienti sposati delle prostitute diminuirebbero

    • Fonte: http://archivio.dirittiglobali.it/articolo-vs.php?id_news=5068
      Uomo, tra i 35 e i 40 anni, lavoratore, nella maggioranza dei casi single con un’istruzione medio-alta. E’ l’identikit del cliente standart delle prostitute vittime della tratta. Un ritratto che emerge dai risultati della ricerca “How much? A pilot study on four key EU member and candidate countries on the demand for trafficked prostitution”, voluta dalla Commissione europea nell’ambito del progetto Agis 2005, e realizzata dalla Fondazione Ismu, Iniziative e studi sulla multietnicità, in collaborazione con i ricercatori di Transcrime dell’Università di Trento e della Cattolica di Milano. (…)
      Nonostante le differenze, collegabili soprattutto al background sociale, sono emersi punti di collegamento, sia per quel che riguarda il tipo di prestazioni richieste, sia per le motivazioni date alla frequentazione di prostitute.
      Entrambi i target cercano affetto e comprensione nell’incontro, dicono di essere spinti dal bisogno fisiologico di sesso, visto come normale e pressante necessità maschile, e attirati dal prezzo a buon mercato della prestazione che le donne trafficate offrono.
      Entrambi i gruppi si dicono disturbati dall’emancipazione femminile e cercano un rapporto che li metta in posizione di dominio, manifestando quindi una visione acutamente maschilista della vita e del mondo.
      I dati non concordano e si dividono quasi a metà, per entrambi i gruppi, quando si parla della condizione delle ragazze: alcuni ammettono che le donne frequentate presentano visibili segni di violenza, altri dicono di non essersi mai accorti di nulla.
      Unanimi sono invece le opinioni riguardo la riapertura delle case chiuse: tutti gli intervistati si sono detti favorevoli. (…)
      Attraverso la costruzione del profilo del cliente la ricerca offre anche un ritratto tratteggiatto delle ragazze sfruttate. I dati confermano che dopo la caduta del muro di Berlino il numero delle donne trafficate a scopo sessuale, e non solo, in tutta Europa sia in costante aumento. Le vittime sono di solito giovani, provenienti da Paesi poveri, con poca padronanza della lingua del Paese in cui lavorano. Questa loro condizione le rende più remissive e, secondo le testimonianze dei clienti, meno “aggressive” delle prostitute che scelgono liberamente di esercitare. Molti intervistati si sono detti attirati da questa situazione, leggendola come la possibilità di raggiungere un’intimità maggiore nel rapporto.

      • Paolo1984 ha detto:

        a parte il fatto che il concetto di “cliente-standard” (o “prostituta-standard”) lo prendo con le molle e non lo trovo esaustivo..io ancora non capisco: se i clienti sposati sono disturbati dall’emancipazione femminile perchè non hanno sposato una donna che condividesse la loro visione? E perchè restano con lei? Che cosa ottengono dalla prostituta che non ottengono dalla moglie, dalla donna che hanno scelto? E perchè non possono ottenerlo dalla moglie? “Dominio”…che vuol dire? A parte che cercare “dominio” è in contrasto con la ricerca di dolcezza e comprensione e anche col “bisogno fisiologico” di sesso perchè se reclami “comprensione nell’incontro” non è solo fisiologia..insomma risultati un po’ contradditori (sul metodo che mescola interviste a dati raccolti in internet non mi pronuncio ma non mi pare una cosa “scientifica”)..ma poi la parola “dominio” mi pare troppo generica..si sentono veramente soddisfatti andando con una donna che oltre ad essere vittima di tratta (quindi non una escort o prostituta d’alto bordo o “auto-determinata” che dir si voglia) probabilmente li trova repellenti? Se è così non li capisco.

      • Neanche io li capisco. Eppure è proprio così: vanno con donne vittime della tratta, costrette a fare ciò che fanno con la violenza. Donne che vorrebbero smettere e che li detestano.
        Lo sanno, e fingono di non saperlo. Davvero difficile da capire.

      • Paolo1984 ha detto:

        ma poi è assurdo: che intimità puoi raggiungere con una prostituta coatta? Con una schiava? L’intimità prevede fiducia reciproca e se c’è questo il rapporto di dominio che dicono di volere non c’è più o comunque si attenua progressivamente. E anche l’intimità non collima col puro bisogno fisiologico di sesso..se fosse solo questione di fisiologia si masturberebbero (dal punto di vista fisiologico l’orgasmo ottenuto con la masturbazione è uguale a quello del rapporto sessuale)

    • Morgaine le Fée ha detto:

      Ma infatti. Personalmente, mi sembra anche molto piú semplice fare tra me e il mio compagno quello che ci piace veramente e senza remore, visto che ci conosciamo cosí bene i nostri desideri reciproci.

      Riguardo all’analisi di Emanuele, del quale, ammetto, faccio molta fatica a seguire la logica, e sulle cui premesse ho diversi dubbi (tipo che per gli uomini tutti la necessitá di sesso é molto impellente e sicuramente maggiore di quella delle donne tutte) posso rispondere che dalle mie parti (la maggior parte delle mie amiche e me) la donna lavora quanto l’uomo e dal punto di vista economico non abbiamo proprio da chiedere niente a nessuno. Il mio compagno non é il mio bancomat, ma appunto il mio compagno di vita, e il nostro rapporto é basato sul piacere reciproco di stare assieme, non su presunte ‘disparitá’ (economiche, mi pare che Emanuele intenda). Ci aggiungo anche l’aiuto reciproco nel crescere i figli, to’.

      • Ho cercato di spiegare, anche con manuali di medicina alla mano, che il sesso è picevole anche per il genere femminile, ma non mi riesce di convincerlo…

      • Emanuele Di Felice ha detto:

        “per gli uomini tutti la necessitá di sesso é molto impellente e sicuramente maggiore”,per questo gli uomini vengono accusati di essere ossessionati dal sesso dalle donne(o di pensare solo al sesso), ma se anche le donne ne fossero ossessionate come potrebbero accusarli?.
        Se i due desideri fossero uguali,perché gli uomini sono disposti a dover pagar quello che potrebbero trovare gratis?.Perché un uomo ricorre allo stupro se le donne hanno lo stesso desiderio sessuale?.Sia uno scambio(come la prostituzione),che la violenza(stupro),si basano sulla disparità/diversità di bisogno,su volontà diverse.Altrimenti non ci sarebbero nè gli scambi nè le violenze.
        Il costo del sesso nel matrimonio egualitario(ossimoro! ), per gli uomini,si chiama dipendenza,dipendere dalla volontà delle mogli.Le donne che non lavorano o non lavoravano,cosa offrono in cambio del mantenimento? Cura e sesso.

        “Il mio compagno non é il mio bancomat”,io scrivevo in merito alla prostituzione, nella quale gli uomini vengono strumentalizzati come fonte di guadagno.

        “e il nostro rapporto é basato sul piacere reciproco di stare assieme, non su presunte ‘disparitá’”,piacere sì,ma diverso.Altrimenti non stareste insieme.
        Il matrimonio,de jure e de facto,si basa sulla diversità sessuale(infatti lo avrebbe inventato il patriarcato,dal quale sarebbero anche sorte le diversità sessuali).Tra eguali nessuno avrebbe da offrire ciò che l’altro ha già,e viceversa.Il matrimonio è un compromesso,e come tutti i compromessi si basa sulla diversità di bisogni.Quando i due diversi o uno dei due viene meno si arriva al divorzio

        “l’aiuto reciproco nel crescere i figli”.bene.
        Ma in caso di divorzio, i figli sicuramente resterebbero a te, e lui sarebbe ricacciato nel ruolo patriarcale del procacciatore di reddito.Gli stereotipi non sempre disturbano le donne.

      • Perché un uomo ricorre allo stupro se le donne hanno lo stesso desiderio sessuale? Perché lo stupro non è sesso.

    • Il Redattore ha detto:

      Paolo, invece la risposta e’ semplice.
      Al pari di chi cerca e/o trova relazioni sessuali extraconiugali con una “non professionista”, il puttaniere sposato/fidanzato cerca la stessa cosa ma, di fatto, senza le complicazioni che inevitabilmente comporterebbe avere un’amante. Ed avendo sperimentato entrambe le cose, non parlo per sentito dire ma per esperienza personale.
      Ci sono periodi in cui la vita sessuale di coppia si può sfaldare, anche momentaneamente, vuoi per una malattia, o per un periodo di depressione, o per un calo generale della libido dovuto a fattori quali stress da lavoro, bimbi piccoli, quel che vuoi… …e , se è vero che alcuni se ne fanno una ragione e resistono praticando l’astinenza(e per fortuna non siamo tutti uguali), altri non riescono a fare a meno del sesso, ma non vogliono nemmeno lasciare/abbandonare la persona alla quale sono legati affettivamente, magari da molti anni. Quindi la naturale conseguenza è cercare di dare sfogo ai propri istinti sessuali senza ledere nessuno, cosa che già con un’amante rischi di fare(i motivi sono infiniti, lei s’innamora, la moglie lo viene a sapere etc..). Invece con le prostitute, puoi andare tranquillo, nesusno lo viene a sapere(occhio non vede cuor non duole, si dice), nessuno ne soffrirà, e tutti ne trarranno vantaggio: La puttana avrà i suoi soldi, tu avrai la tua serenità, tua moglie avrà accanto un uomo più rilassato e comprensivo, e magari il rapporto sentimentale di coppia non subirà troppi danni nel periodo di astinenza sessuale.
      Poi ci sono casi in cui uno ci va per puro divertimento, al pari di qualsiasi altro passatempo, o perchè nella propria vita ha avuto poche esperienze e vuol provarne di nuove senza complicarsi troppo la vita che ha, o ancora, semplicemente perchè la propria compagna per quanto lo volesse pur fare, non riesce a soddisfare tutte le tue fantasie sessuali(dopotutto non tutte le donne possono essere sessualmente devastanti, cosi’ come gli uomini).
      Non mi sembra cosi’ Assurdo, se ne sentono di ben Peggiori all’interno delle Coppie in fatto di Tradimenti e affini.

      …Aprite gli occhi !

  11. Questa storia della “prostituzione legalizzata”, caro Emanuele, non tiene conto dei tempi e delle donne che hanno un lavoro e sono economicamente indipendenti. Si aggiorni.

  12. Diana ha detto:

    Sia al signor Recher che al signor De Felice,
    ma un’autocritica? Ci sono moltissimi uomini brutti e squattrinati che trovano fidanzate. Ci sono anche uomini carini e con i soldi e che non battono chiodo. Il problema è che quando si vive incolpando il prossimo e pensando sempre di essere vittime di un mondo sfortunato si finisce per porsi ostilmente con quel mondo.
    I misogini non battono chiodo, infatti, la qual cosa li fa inasprire e diventare ancora più misogini fino a sostenere concetti carichi di rabbia e risentimento, come i vostri.
    I misogini pretendo che una donna passi la giornata con la cenere sul capo a farsi dire come fa schifo e come non deve pretendere gli stessi diritti degli altri esseri umani perché al mondo c’è qualche vittimista che deve pagare il mantenimento. Ma chi mai vorrebbe starci!!!
    Non sono i brutti o gli squattrinati a non trovare le donne ma le persone con un brutto carattere, una brutta predisposizione d’animo verso il prossimo e gli imbranati.
    Una sociopatia non è un marchio infamante ma un ottimo motivo per chiedere aiuto e guardare dentro se stessi. Se non si hanno amici non è perché il mondo intero fa schifo ma perché evidentemente ci si pone in maniera sgradevole.
    Pare che voi alle donne vi approcciate secondo un mito negativo, pregiudizi negativi pure impossibili da smontare che non hanno niente a che fare con la nostra esperienza di ex fidanzati bruttini ma di cui siamo state innamoratissime o di verginelli 30enni imbranati e fobici ma carinissimi o di squattrinati e anche di moltissimi scrocconi che ci hanno trattate e ci trattano come bancomat. Ma quale bancomat, poi? A me nessuno ha mai pagato niente, ma come mai?
    Ora mi dovrei anche autoconvincere di essere frigida e di preferire ricconi bellissimi, altrimenti i misogini sbattono i piedi a terra e triturano ovaie e testicoli a suon di teoremi che riempiono le loro teste al punto da non dargli più un millimetro di spazio per un’altra realtà.

    • Morgaine le Fée ha detto:

      In effetti io non mi metterei mai assieme ad un uomo che di default mi considera inferiore perché femmina, pensa a me solo come buco vivente da usare per le sue necessitá fisiologiche, considera se stesso di default un bancomat, e di default considera il nostro rapporto “prostituzione legalizzata”. Me ne tengo proprio alla larga, non riesco ad innamorarmene.
      Forse dovrebbero cominciare a capirlo.

  13. Per ciò che riguarda Emanuele, visto che una delle sue premesse è certamente falsa, tutto il suo ragionamento crolla come il classico castello di carte… ma è evidente che non c’è verso di fargli comprendere che le donne sono dotate di organi sessuali che permettono loro di provare piacere, e che per questo desiderano fare sesso tanto quanto gli uomini…
    Sul fatto che solo gli esseri umani “belli” facciano sesso, il signor Recher, invece di andare a prostitute, potrebbe abbracciare la causa che tante donne perorano con grande entusiasmo e competenza (penso al blog “un altro genere di comunicazione”, ad esempio), ovvero la discriminazione operata dai media attraverso l’ossessivo proporre una donna-tipo (e parlano spesso anche dell’uomo-tipo), imponendo canoni estetici che vanno a minare l’autostima di quei soggetti più fragili… Sarebbe un approccio alla lunga più costruttivo e gratificante.
    Concedetemi un pochino di saggezza popolare: la bellezza è negli occhi di chi guarda…

    • Paolo1984 ha detto:

      io credo che se è vero che la bellezza è nell’occhio di chi guarda, ed è vero che la bellezza anche fisica è sfaccettata non rigida e anche uomini e donne non “bellissimi” in senso classico trovano dei partner sessuali..è anche vero che canoni estetici maschili e femminili esistono in ogni cultura e in ogni epoca ed è anche giusto.
      E sopratutto bisogna imparare che un uomo o una donna che non ci trova attraenti non ci sta negando nessun diritto

    • maurorecher ha detto:

      Mi permetta, ma questa è una tipica risposta politico corretta…. come non è bello ciò che è bello,ma è bello ciò che piace, di solito questa frase viene detta per farti consolare dall’ennesimo due di picche ricevuto … e su quel blog che conosco benissimo ,mi hanno “cassato” varie volte (mai offeso nessuno)…Detto questo ognuno abbraccia quello che più gli aggrada, e francamente abbracciare un blog che un giorno si e l’altro pure ti fa sentire in colpa di essere nato uomo non mi sembra una grande idea.. Sul resto Diana mi dice di fare autocritica …ma più che dire che sono un cesso, non è autocritica 😀 , capisco benissimo che , non essendo piacente non posso certo mirare a chissà che cosa,usando un gergo calcistico è come che una squadra di mediocri ambisse allo scudetto , ma chi vuole lo scudetto? E poi con la solita tiritera che i bruttini sono felicemente accompagnati ecc ecc…l’avrò sentita forse un centinaio di volte, I brutti (uomini e donne) hanno più difficoltà perchè negare una cosa cosi evidente? E non mi sembra di aver scritto da nessuna parte che la donna è inferiore cosa che non penso affatto …
      Ma capisco che è un argomento abbastanza tabù quello della bruttezza maschile…gli uomini ,per definizione, non si devono lamentare,in fondo vivono in un mondo fatto per loro e studiato per loro…posso dire che ,per tanti uomini dovrebbero averlo studiato meglio…

    • Emanuele Di Felice ha detto:

      Il fatto che le donne possono restare incinte e gli uomini no,non significa nulla? Per le donne il sesso può portare a delle conseguenze,per questo sono le donne che vengono stuprate,ma non stuprano,si fanno pagare ma non pagano.
      Visto il livello di umoni che “soffrono” di “eiaculazione precoce”,molte donne non farebbero sesso,se non per altri motivi(per esempio:sesso per amore,cioè sesso strumentale).
      Come mai si accusano gli uomini di essere ossessionati dal sesso dato che siamo uguali?
      Io avevo scritto di disparità di bisogno,e della non necessità che i due sessi abbiano lo stesso bisogno.

      • Ecco che ci troviamo si fronte ad una fallacia interessante: il pendio scivoloso. Le donne restano incinte, quindi vengono stuprate, quindi si fanno pagare… Oppure: gli uomini soffrono di eiaculazione precoce (un falso problema, come spiega sempre il Dott. Puppo, le consiglio una delle sue pagine di educazione sessuale: http://www.facebook.com/CorsiDiEducazioneSessuale), quindi le donne non fanno sesso, quindi il sesso praticato dalle donne è “strumentale”… Una serie di eventi è presentata come se il precedente fosse la causa del successivo, senza argomentare, senza spiegare il nesso che rende inevitabile il passaggio dal primo evento al secondo… Perché lo stupro dovrebbe essere la conseguenza della possibilità di una donna di restare incinta? Ci sta dicendo che gli stupratori si accertano che una donna non sia sterile prima di aggredirla? Suvvia…

      • Paolo1984 ha detto:

        no credo che Emanuele volesse dire che una donna non stupra perchè per lei il rapporto sessuale può avere delle “conseguenze” che un uomo non ha..in ogni caso mi pare una cavolata.
        Mi pare anche azzardato dire che l’eiaculazione precoce non esiste..in realtà avere un rapporto sessuae che duri un po’ più di un minuto credo sia un’esigenza comprensibile..poi c’è pure a chi piae la “sveltina”

      • Emanuele Di Felice ha detto:

        Un errore mio, non una fallacia.
        Per le donne fare del sesso “costa” di più che per gli uomini date le possibili conseguenze che il sesso comporta.
        .Saranno gli uomini che non pagando conseguenze per il sesso,possono arrivare a stuprare o a pagare per fare del sesso, ma non le donne.
        Gli uomini rispetto alle donne sono più disponibili a fare sesso perché per loro “costa” meno.
        La possibilità di restare incinte ha delle conseguenze sul comportamento sessuale femminile?.

      • E’ per questo che hanno inventato gli anticoncezionali, lo sapeva? Ed è sempre per questo motivo che le donne rivendicano il diritto di interrompere una gravidanza indesiderata…

  14. Sonia ha detto:

    Per me il punto non è se uno sia piacente e possa conquistare qualsiasi donna senza spendere, o rivoltante e perciò bisognoso di quante si offrono a pagamento. Ci sono anche uomini che, non avendo problemi, amano il sesso a pagamento.
    Il punto è che quell’essere umano i cui servigi evidentemente ti sono stati necessari, lo consideri meno di niente perchè troia a pagamento. Non tratteresti così un barista cretino che ti rovesciasse addosso il caffè. Non oseresti, per lui ci sono garanzie, per una troia no.
    Bene, non ti piacerà, una troia è un essere umano.
    E se qualcuno obietta che nella vita va così per questione di prezzi, di servigi, che anche il capo è insensibile e, dunque, contro l’ineluttabile realtà delle cose non c’è nulla da fare, allora vuol dire che in fondo ha una gran rabbia cui non sa dare sfogo per le proprie insoddisfazioni personali. E invece di fare atto di civiltà e levarsi contro la barbarie, spendere una parola verso gli abusi che sa quanto male facciano (anche se non fisici), preferisce cercarsi la propria vittima, quella che è un gradino più in basso, cui persino lui potrà dare il suo schiaffo. Cioè restituire per via indiretta gli schiaffi che da altri ha ricevuto nella vita.

    Complimenti a tutti i frustrati, che si trascinerebbero un troia per i capelli a letto.

    • maurorecher ha detto:

      Oddio, quando mi davano dello sfigato o quelle che ti canzonavano “quanto bello che sei” (stavamo facendo i cavoli miei, tra l’altro),non è che si sono levati scudi a protezione, questo “machista” che si è dimostrato per quello che è, cioè uno stronzo,ma quello che volevo dire che ,anche in altri ambiti lavorativi (il loro è un lavoro a tutti gli effetti),non si è immuni a certe “pratiche”, ma andare su una gru senza funi di protezione non è violenza? Non è perchè si tocca la sfera sessuale, tutto ad un tratto si trasforma in oro ,un operaio che cade da una gru poverino, ma capita ,una ragazza tirata per i capelli (gesto da condannare, ovviamente) si porta ad emblema del mondo maschile schifoso…certi uomini si sanno anche comportare, anche se vanno a prostitute ..va beh vi lascio con una canzone dei punkreas a tema

  15. Senta signor Recher, sono lusingata che lei ci renda partecipi del suo dramma, (mi sembra di cogliere un problema di autostima…), ma credo che abbia frainteso il discorso sull’autocritica, che non si riferiva certo all’aspetto fisico, visto che qui siamo tutti senza corpo…
    Sono convinta che le morti bianche siano un serio problema, ma non ne stiamo parlando adesso. I problemi si affrontano uno per uno e nelle sedi adeguate, ad esempio sotto un post che parla delle morti sul posto di lavoro. Anche perché non c’è alcuna connessione logica fra il suo trauma personalissimo, l’argomento del post e l’operaio che lavora senza le adeguate protezioni. Non è possiamo buttare giù frasi a caso, altrimenti più che una conversazione diventa una sorta di piece dell’assurdo!

    • maurorecher ha detto:

      mi chiami pure Mauro, siamo tra amici 😀 , allora forse ho sbagliato a non dividere il post ovvio che tra il mio trauma e l’operaio senza protezioni ,non c’è nessuna connessione,c’è invece tra l’argomento del post e l’operaio… siamo d’accordo che stiamo sempre parlando di prostituzione legale, riconosciuta dallo stato in questo caso la Germania,e in tutti i sensi è un lavoro, si o no? Questo è importante perchè come c’è pericolo per l’operaio senza protezioni, c’è il pericolo anche per chi fa questo mestiere, trovi il cliente come lo spaccaculi ,ma trovi clienti di un altra pasta, ma cosi è nella vita, per 1200 euro mensili devi fare lavori alcuni monotoni ,altri che ti piacciono, va anche a fortuna, Questa ragazza,ricordando ancora una volta che è un bordello legalizzato ,sapeva benissimo cosa faceva non cadeva dalle nuvole,e se ha accettato (anche per necessità ,come ho fatto io pulendo i cessi) sono i famosi rischi del mestiere ,solo che ,per quanto riguardo l’operaio c’è sicuramente meno empatia della ragazza ,visto che ,quando si tocca la sfera sessuale ,sembra che si tocchi l’oro ….

      • Temo che lei non abbia compreso che, sia nel caso dell’operaio che della prostituta, quello a cui credo poco è proprio il concetto di “libera scelta”… E mi chiedo da cosa lo desuma lei, visto che l’unica testimonianza riportata è quella del cliente!

  16. Morgaine le Fée ha detto:

    Comunque mi sembra che i signori che intervengono qui stiano andando un po’ fuori dal seminato. Qui non si tratta di definire il ruolo dei sessi nel matrimonio/rapporto di coppia o di cosa devono fare le persone non bellissime per avere sesso. Avrei diverse risposte da dare a Mauro ed Emanuele, ma andrei OT.
    Mi sembrava che il post avesse a che fare col trattamento estremamente degradante che le prostitute subiscono nel loro lavoro da parte di soggetti come il tizio Spaccaculi.
    Allora, mi sembra che il discorso sia:
    1) È piú che risaputo che la stragrande maggioranza delle prostitute sono vittime della tratta, portate lí con l’inganno, e fanno sesso controvoglia come conseguenza delle violenze fisiche e psicologiche a cui sono state costrette.
    2) queste donne -esseri umani- vengono trattate senza alcuna dignitá ed empatia da una serie di clienti come lo Spaccaculi

    Quello che io domando (e credo che sia una domanda anche del post) agli uomini clienti, -sottolineo clienti, eh- : come fate ad avere sesso con una prostituta -una persona!- sapendo che non vi vuole, che non le piacete, che é costretta a farlo?
    Sapendo che ha alle spalle una storia disumana? (non dite che state cascando dal pero. È da anni che viene detto in tutte le salse come queste ragazze arrivano al mercato del sesso. Le prostitute per libera scelta sono in numero esiguo, lo sapete benissimo)
    Com’é possibile che riteniate un vostro orgasmo dentro il corpo di una donna un diritto impellente ed irrinunciabile, da avere a qualunque costo al punto di fregarvene di chi é la persona che abita quel corpo?
    Come potete credere che quei quattro soldi che pagate (che tanto vanno agli sfuttatori per la maggior parte) compensino l’intrusione non desiderata nel corpo e nella volontá di quella persona che é la prostituta?

    • maurorecher ha detto:

      Quattro soldi? In strada forse,ma in questi posti che si parla nello post si può arrivare a 500 euro all’ora ,per me sono mezzo stipendio, comunque i prezzi li so anche se non frequento prostitute, ma ,visto che mio padre faceva il “taxista” delle prostitute , si parla di circa 50 anni fa,qualche idea me la sono fatta,senza contare che ,con il turno di notte alle poste, eravamo proprio di fronte al ritrovo delle prostitute, ho visto prostitute ridere e prostitute picchiate,la strada non perdona (per quello trovo sempre che sia meglio la prostituzione legalizzata)… Erano i tempi della legge Merlini e mio padre domanda “adesso andrai a trovarti un lavoro” La sua risposta “Fossi matta ,in un giorno guadagno più che in un mese di lavoro” …Perchè è vero ,verissimo che c’è la tratta e la schiavitù, ma ci sono prostitute che, mentre tu fai l’atto (sempre raccontato da mio padre) e si vede pure nel film paprika di Tinto Brass ,si legge tranquillamente una rivista…

    • Emanuele Di Felice ha detto:

      Da questo studio risulta che:

      – circa 45.000 prostitute in totale, italiane e straniere, indoor (casa) e outdoor (strada)
      – di queste circa 37.000 straniere, delle quali circa 22.000 in strada e circa 15.000 al chiuso (fattore 0,681 da applicare al valore outdoor per stimare quello indoor)
      – le restanti sarebbero circa 8000 italiane, quasi tutte al chiuso
      – considerando che le minorenni dovrebbero essere quasi tutte straniere, si situerebbero sulle 2600 (7% di 37.000)
      – percentuale di prostitute schiavizzate: stimate dal 7% al 15% massimo (praticamente solo straniere)*

      Questi sono, allo stato attuale, i dati più attendibili di cui si possa disporre in Italia (dai dati Parsec 2005-2008…..).

      (Ultimo aggiornamento: 7 novembre 2011).

      Fonte:

      I dati numerici sulla prostituzione in Italia.

      *Altri studi di 25/30%.

  17. Paolo1984 ha detto:

    Emanuele quando parla del matrimonio sembra trascurare del tutto il fatto che tra i due coniugi a prescindere dal fatto che lavorino tutti e due o no, possa esserci amore e sostegno reciproco (di cui il sesso è un’espressione fondamentale, non la sola ma importante)

  18. Pingback: Rendiamo la “gnocca” monopolio di Stato – Un altro genere di comunicazione

  19. Giuseppe ha detto:

    La Veronica costa 200mila € al giorno. Le bunga-bunga girls si accontentavano di poche migliaia di €. Il livello di indecenza è lo stesso. Il resto segue dalle leggi dell’economia

    • Per quanto vada di moda associare il matrimonio alla prostituzione, e abbia letto spesso ultimamente il termine “prostiuzione legalizzata” riferito alle mogli, soprattutto quando si affronta il tema del divorzio, la pregherei di non diffamare mogli in carne ed ossa…

  20. formichina ha detto:

    sono senza parole… 😦

  21. Enrica ha detto:

    questo articolo non offende il signorspaccaculi questo articolo offende le e i sexworkers definendol* persone incapaci di prendere decisioni, vittime, povere e poveri imbecilli. Lo stigma verso le persone prostitute è la prima cosa contro la quale bisognerebbe combattere ma qui mi pare che venga reiterato per non dire consolidato.

  22. Questo articolo non intende offendere nessuno, tanto meno le prostitute. Dove avrei scritto “persone incapaci e povere imbecilli”????
    Questo articolo riporta una testimonianza, vera, la testimonianza di un cliente di un fkk. Ce ne sono molte di queste testimonianze in rete e vi si può accedere liberamente.
    Questo articolo è dedicato a chi sostiene che la “prostituzione” è un lavoro come un altro; è dedicato a coloro che – pur non avendo mai svolto la professione – per portare avanti questa idea, dipingono i bordelli come tranquilli salotti in cui uomini e donne nel rispetto reciproco scambiano intellettuali conversazioni…
    Non è così che stanno le cose, ed è giusto che chi pensa di poter fare la valigia per intraprendere una remunerativa e serena carriera in Germania, si faccia prima un giro in siti come gnoccatravel per farsi un’idea dei veri fkk.
    Ad esempio: nella quasi totalità degli fkk il sesso orale è praticato senza preservativo… E’ tutela della sex-worker questa? Ci sono fkk in cui i preservativi sono completamente banditi… E’ un modo sicuro di lavorare questo? Io ritengo che ci sia bisogno di seria informazione, che vada un pochino oltre la retorica “le prostitute non sono sceme”…
    Neanche io sono scema: e non me la bevo la storia del salotto pieno di signori pacati… Allo stesso modo in cui non ho mai considerato pretty woman un film “realistico”…
    La prostituzione esiste perché esistono gli Spaccaculi: sono loro la maggioranza, è con loro che una prostituta lavora, prevalentemente.
    E non vedo in cosa questa considerazione sia “offensiva” nei confronti delle sex-workers…

    • Paolo1984 ha detto:

      certamente nella prostituzione esistono diverse realtà e vanno tutte raccontate

    • Enrica ha detto:

      il modello tedesco non piace neanche a me, ma sì penso che la prostituzione sia un lavoro e come tale chi lavora come prostituta abbia bisogno di diritti e tutele. Dire che il cliente è brutto, sporco e cattivo è l’espressione di un tuo giudizio morale, su questo non si può iniziare nessuna battaglia tantomeno un’idea di legislazione sulla prostituzione.

      • Purtroppo devo non condivido l’allergia diffusa al termine “morale”. Io conduco la mia vita secondo una serie di principi che non mi vergogno a definire “etici”, intendendo con “etica” il definire in modo oggettivo e razionale regole che consentano di distinguere i comportamenti umani in buoni (o giusti) e cattivi (o sbagliati). Sicuramente uno dei principi etici che regolano la mia vita è il rispetto per qualsiasi altro essere umano. Questo mi porta senza dubbio a biasimare i soggetti come lo Spaccaculi, e non saprei proprio vivere diversamente.
        Piuttosto mi chiedo: senza una visione “etica”, senza un qualche giudizio “morale”, su cosa si dovrebbe basare un sistema sociale per stabilire i “diritti” e le “tutele” di un lavoratore? Quali altri metri di giudizio proponi?
        Il profitto, forse, il valore economico? Quindi nella prostituzione va bene tutto finché rende in termini di soldi?
        Riflettiamo: l’omicidio è un reato perché la nostra società condivide un giudizio morale sull’assassinio, e lo giudica sbagliato, cattivo.
        Allo stesso modo ragioniamo per tutti gli altri tipi di reato.
        Sei una abolizionista radicale, una anarchica o cosa?
        Nessuna teoria anarchica, comunque, ha mai teorizzato l’assenza di regole nelle interazioni sociali, ma propone solo un modo “orizzontale” di concepire la società, costruito intorno a norme e/o principi etici condivisi e non imposti dall’alto, da una struttura/stato. Le regole ci sono sempre, e hanno sempre una connotazione “morale”.
        Francamente mi confondono sempre molto le persone che sostengono di non voler dare “giudizi morali”, perché non mi viene proprio in mente nessun altro tipo razionale di giudizio da esprimere, e non vedo su quali altri basi dovrei prendere una qualsiasi decisione…
        Ma sono aperta ad una visione alternativa.

      • Paolo1984 ha detto:

        l’omicidio è reato sì ma ci sono casi come la legittima difesa in cui diviene eticamente accettabile..e questo è solo un esempio di come anche ragionando eticamente non sia sempre facile separare nettamente bene e male.
        Per quanto riguarda il sesso.la mia etica dice che deve esserci consenso, siccome non credo che la prostituta abbia acconsentito a farsi prendere per i capelli da Spaccaculi la mia condanna di quest’ultimo è chiara..non dei clienti tutti ma di quelli come Spaccaculi

      • Ma difatti uno quando sente la parola “morale” si fa l’idea di un qualcosa di rigido e immodificable, mentre nella realtà le cose non stanno così: nel corso della storia la comunità umana ha sempre discusso e sottoposto a revisione i principi a fondamento del diritto. Ancora oggi, le società considerate “civili” presentano profonde differenze fra loro: basti pensare alla pluralità di posizioni di fronte alla pena di morte. Lo stesso Gandhi, interrogato sulla non violenza, non interpretava il principio sempre in modo “rigido”. Darsi dei principi etici non equivale affatto ad essere delle persone rigide o irragionevoli. Anzi, le discussioni in merito ai principi morali ci rendono più flessibili di coloro che non si soffermano mai a ragionarvi un po’ attorno… La “morale” non è un qualcosa di divino, che ci giunge dal cielo per mezzo di un rovo infuocato: è il frutto dell’esercizio della ragione. Un frutto sempre nuovo, se non si smette mai di ragionare.

  23. Enrica ha detto:

    Puoi dare tutti i giudizi morali che vuoi ma non puoi basare su questi una proposta legislativa. Legge di Hume, non si può passare dal piano descrittivo (quello del giudizio sul cliente, tra l’altro di un singolo cliente che viene assunto a modello universale- non sto nemmeno negando che di clienti così ce ne siano molti- è il tuo giudizio) al piano prescrittivo (cioè prescrivere, fare norme, leggi che partano da quel presupposto). Tu conduci la tua vita su principi etici che sono tuoi, con questo non voglio sostenere una posizione relativista, ma dire che non tutti i principi etici sono universalizzabili. Io personalmente ritengo che l’unica proposta morale universalizzabile sia il vivere in relazione agli altri non considerando gli interessi personali più importanti degli interessi altrui. E l’assassino non viene incriminato perchè considerato cattivo, ma perchè viola questo principio di uguale considerazione degli interessi, la vita mia non ha più importanza della vita tua. Quindi non voglio un mondo senza morale, voglio un mondo senza moralisti.

    • Ed esattamente quando e dove avrei proposto un disegno di legge? Non capisco proprio perché si vuole a tutti i costi riempire questo post di contenuti che non ci sono. Non c’è nessuna proposta di legge implicita nel mio post.
      Qui è rappresentato un singolo cliente, che nessuno ha proposto come “cliente universale” (che sarebbe una sciocca generalizzazione, e non è proprio nel mio stile). C’è da considerare, però, che le analisi sociologiche del “cliente della prostituta” ci presentano una maggioranza di soggetti più simili al signor Spaccaculi che ad un pacato e rispettoso ipotetico cliente. Più in su ho postato una ricerca a riguardo (non è un mio giudizio, quindi). Se si vuole parlare di prostituzione, è giusto fare i conti con la realtà, ovvero con il fatto che alla radice del fenomeno prostituzione c’è una profonda e atavica diseguaglianza tra i generi e una visione della sessualità che incatena il maschio al ruolo di predatore-bisognoso di sesso e di donna-corpo a disposizione del maschio (tanto che alcuni, come il signor Emanuele, sono fermamente convinti dell’inesistenza di un piacere sessuale femminile).

      Una piccola parentsi: il moralista è una persona che predica bene e razzola male, come ho spiegato altrove (https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2012/12/19/etica-e-moralismo-2/) e per saperlo mi basta il dizionario della lingua italiana. Per affibbiare a qualcuno l’epiteto di “moralista” bisognerebbe essere in grado di sbirciare nel suo privato, per vedere se ciò che predica è coerente con il modo in cui conduce la propria vita. Un giudizio non può essere “moralista” solo perché esprime principi che un altro non condivide.

      Nel dettaglio: gli interessi di un singolo soggetto non sono più importanti degli interessi della collettività è un principio abbastanza ambiguo, e ti mostro il perché con un esempio pratico.
      Mettiamo il caso che un gruppo decida che per il bene della collettività – ad esempio per imbonire il dio della pioggia – un singolo individuo del gruppo debba essere torturato e ucciso. No, come principio non mi sembra sufficiente, né sufficientemente civile, né rispettoso del valore della vita umana. Certo è un discorso estremamente complesso, e davvero non so come ci siamo arrivati, partendo dal mio post, che non entra affatto nel merito di riflessioni tanto profonde (e stimolanti, per carità!) sulla filosofia morale.

      Quello che mi sembra piuttosto oggettivo (e non frutto di una mia “soggettiva” visione del fenomeno), è il riscontrare nel signor Spaccaculi una sostanziale mancanza di rispetto per le signore delle quali usufruisce, che sono definite chiaramente come oggetti: “insulsa valvola di sfogo anche chiamata Baldracca”. Una reificazione della donna che è il leit motiv dell’intero sito da cui è tratta la recensione del signor Spaccaculi.
      Se questo è un aspetto trascurabile del fenomeno prostituzione, quali dovrebbero essere gli aspetti veramente importanti da trattare?

  24. Enrica ha detto:

    quindi quale sarebbe allora lo scopo di questo post? condannare la prostituzione? discutere sulla prostituzione? condannare il signorspaccaculi? condannare il sito gnoccatravel? e non so che dizionario tu abbia ma moralista non significa affatto “predicare bene e razzolare male”, ma è quel soggetto che giudica azioni e fatti da un punto di vista morale. Poi il moralista può fare quello che predica ed in questo caso è un moralista coerente o non fare quello che predica e in questo secondo caso è un moralista incoerente!

    • pinzalberto ha detto:

      Vedi tu. A parte l’etica e la morale nel prostituirsi e nel godere di questi servizi, mi sembra lampante che sia inaccettabile una figura come il sig.Spaccaculi e gente del genere. E’ come orinare per terra mentre un dipendete dei servizi di pulizia sta compiendo il suo lavoro. In questo caso è degradare un lavoro per se già degradante e soprattutto verso una donna, una giovane donna. Invece non capisco il senso dei tuoi post, se sei d’accordo con i signori Spaccaculi, se sei contraria o meno alla prostituzione, se ti rendi conto che queste stesse persone probabilmente, da come si propongono, avranno anche praticato la pedofilia in qualche paese asiatico. Andare con una prostituta non lo vedo come un reato, e personalmente vedrei positivamente anche la cancellazione della legge Merlini (come la liberazione del commercio delle droghe, soprattutto per spezzare le gambe alla criminalità), ma il degrado della persona no, non è ammissibile. Purtroppo è come volere la pace nel mondo, parole che si perdono nel vento.

    • Il moralista, in senso dispregiativo, tende ad avere un rigido e spesso preconcetto giudizio nel campo della morale, spec. nella valutazione del comportamento altrui (così dice il mio dizionario, al punto 2). Se con moralista intendiamo, nel senso più ampio , solo un soggetto che giudica dal punto di vista della morale, cioè sulla base di una serie di principi che gli permettono di valutare le situazioni in termini di giusto e sbagliato, non vedo proprio perché qualcuno dovrebbe desiderare un mondo senza persone così… Per il fatto che tu hai usato il termine in un simile contesto, ho dato per scontato che intendessi il significato dispregiativo del termine, anche perché non capisco proprio su cosa dovrebbe basarsi un essere umano per prendere una decisione se non sulla propria idea di giusto e sbagliato… Io, a questo punto al contrario di te, in un mondo popolato di persone prive di qualsiasi genere di principio morale, non ci vorrei vivere…

      Lo scopo di questo post è offrire uno spunto di riflessione sulla prostituzione. Il lettore è libero di trarre dalle esperienze del signor Spaccaculi le conclusioni che vuole: si sente di condannarlo? Si sente dalla sua parte? Si sente di condividere il punto di vista del sito gnoccatravel?
      Ovviamente il lettore può giungere a tutte le conclusioni che vuole anche sul mio conto, sul mio evidente disapprovare il signor Spaccaculi, nonché sul mio trovare poco appetibile una carriera da sex-worker: potete essere d’accordo con me, non esserlo, potete darvi alla prostituzione o elaborare progetti di legge per aprire tanti fkk in Italia… Io ho una mia opinione, che mi sembra piuttosto chiara, sul perché non trovo desiderabile, come donna, la professione di sex-worker, ma nessuno è obbligato a condividerla, e neanche a leggerla, se è per questo.

  25. Enrica ha detto:

    ti ho già spiegato cose intendo per morale, non ho detto che voglio vivere in un mondo senza morale, ma che ci sono principi morali universalizzabili (come la pari considerazioni di tutti gli interessi) e giudizi morali soggettivi (come il giudizio sui clienti delle prostitute, ad esempio). Se non condivido il tuo punto di vista questo non significa che sono una fan del signorspaccaculi o voglio aprire bordelli in Italia, quello che ho contestato e lo stigma che una posizione come questa PUO’ gettare sulle prostitute. Stigma che ritorna chiarissimo nella tua ultima affermazione “professione che non trovo desiderabile per una donna”, tua opinione personale, ma se io fossi una sexworker mi sentirei offesa da una frase come quella. tutto qui.

    • Io se fossi una sex worker mi sentirei offesa da un cliente che mi chiama “insulsa valvola di sfogo”, e non da una donna che mi dice “non mi piace il tuo lavoro”. Perché non c’è niente di offensivo. Non mi piacerebbe neanche lavorare come revisore dei conti, se è per questo, e nessuno dei miei amici revisore dei conti si è mai offeso per questo. Francamente la tua posizione non la comprendo proprio. Esprimere un parere non è offensivo né getta “stigmi”. Insultare le persone e trattarle come oggetti è offensivo, e non solo verso le persone maltrattate e ingiuriate… Ritengo che dovrebbe offendere anche tutti quelli che sostengono di credere nella pari dignità di ogni essere umano.

    • Il Redattore ha detto:

      Enrica,
      A nome di tutti i cervelli pensanti, permettimi di dirti: GRAZIE.

  26. Zio ha detto:

    (PS Lungo, lunghissimo…e volevo scrivere solo “una battuta”)
    Qualcosa non mi torna. Mi pare che, da una parte e dall’altra (chi difende e chi attacca certe tesi), si parta da posizioni di pregiudizio. Così, tanto per dire i miei due centesimi di stronzate, se posso:
    1) Posto e premesso che il signor spaccaculli sia una persona spregevole (a mio parere una persona triste e piccola, prima di tutto); secondo me!!!
    2) Senza voler difendere o attaccare nessuno, la prostituzione è un fenomeno complesso, troppo, che non va banalizzato. Se è il mestiere più antico del mondo, se esiste in tutte le civiltà, se è l’unico lavoro immutato da secoli, ci dev’essere una ragione. Non le conosco, personalmente, non tutte, quantomeno. Ma ci sono fior di studi in proposito.
    3) I clienti delle prostitute, sono persone diverse, socialmente ed eticamente. E nelle prostitute cercano le cose più diverse. Un buco silenzioso, un’amante, una confidente, una madre, una complice, qualcuno con cui sfogare istinti che ci si vergognerebbe di esprimere al proprio partner, un amico. C’è chi va con le prostitute giovani, chi con le meno giovani, chi con uomini, chi con transessuali molto femminili, chi con trans molto maschili, c’è chi va con i trans per avere un ruolo attivo e chi per un ruolo che diventi passivo, ma sempre per sfogare istinti omosessuali, e chi invece ci si ritrova perchè non ha saputo distinguere o per costi vantaggiosi.; Tutto ciò per dire che, è evidente, la prostituzione è un fenomeno parecchio articolato, che liquidare con un semplice “sfigati tristi” è quantomeno banale e riduttivo.
    4) Della prostituzione fanno parte alcuni fenomeni tristemente negativi, da qualunque punto di vista. e spesso il cliente tipo non ne tiene conto (colpa): la maggior parte delle prostitute, la quasi totalità delle straniere, la totalità delle ragazze minorenni di colore, non lo fa perchè ha voluto, ne perchè ha dovuto (costrette dal non avere altre alternative plausibili), ma perchè costretta, con la violenza, con le minacce, rapite, deportate, seviziate e via discorrendo. E questo è un altro aspetto su cui bisognerebbe pensare un bel po’. Perchè il cliente tipo va comunque con queste donne? (Come in ogni altro mercato, senza domanda, il mercato si esaurirebbe da se). Solo per il prezzo? Non credo, ci dev’essere qualcos’altro. E questi si, sono clienti da condannare, senza scuse.
    5) Il macho, il signor spaccaculi, lo spaccone, quelle persone disgustose che non mostrano il minimo rispetto per le donne, che, nel sesso, vedono soltanto un’affermazione di se stessi. Altro discorso infinito, bisognerebbe star mesi a parlare del perchè e del percome, di ogni singolo tipo di macho etc etc…Personalmente detesto queste persone. Ne incontro troppe, e mi disgustano. Li ho accanto ogni giorno al lavoro, e non sopporto questo modo di fare, i discorsi sulle donne da cui si evince che “donna” è solo “oggetto vivente di sesso femminile, appartenente alla razza umana, con capacità procreative”. E non è solo un problema di sesso. Anche nel descrivere i rapporti con le proprie compagne, anche nel descrivere il proprio amore, questa gente ha manifestazioni di evidente “non amore”. Questa gente non ama, possiede, non condivide, vive in contemporanea. Non proteggono la donna che amano, proteggono un proprio oggetto. Ma al di la di tutto questo, del fatto che io abbia ragione o no, in tutto o in parte, che io sia o meno un deficiente…mi sono sempre chiesto, perchè questi idioti non si estinguono? Perchè le donne vivono con questi uomini? Perchè questi uomini hanno successo? Perchè le donne accettano, oggi, nel duemilatredici, questi atteggiamenti? Ci sono donne che dicono “il mio fidanzato non vuole”,,,??? Non vuole? Da quando gli hai ceduto la tua volontà? Perchè li amate? Uno stupratore, lo amereste? Questa gente vi stupra ogni santo giorno, con ogni gesto, perchè continuate a dargli corda? Perchè, convincetemi del contrario, temo che, oggi, sia solo colpa vostra se esistono. E, badate, non vuole essere polemica. Non sterile polemica, non uno stupido attacco maschilista, ne da orgoglio ferito…la domanda è reale: è colpa vostra? e se si perchè vi ostinate a dar corda a questa gente? (Voi, donne, generalizzando, non attacco nessuna in paricolare, e probabilmente nessuna delle donne intervenute in questa discussione accetta in alcun modo questa gente). Ed è gente che non sa far sesso, oltretutto, lo dimostra il modo di parlare (spaccaculi in tre ore ha rapporti con cinque donne, dopo aver valutato il locale, scelto anzi escluso le “inchiavabili”, capito l’andazzo, aspettato e “trascinato per i capelli” le prescelte (oh, fortunate)…accidenti, dev’essere un toro!!! E al di la degli scherzi, questo non rispetto, esclude una vita sessuale dignitosa. Il sesso prevede il rispetto per l’altro (occasionale o fisso non importa). Prevede che i due (o più, se volete) che fanno sesso, cerchino il gusto e il piacere del proprio (o propri) partner, prima che il proprio personale piacere. Senza questo, c’è solo un meccanico accoppiamento, che può dare solo un piacere parziale (e nell’altro nessuno). Ah…non ricordo chi ne ha parlato, la sveltina non ha niente a che vedere con l’eiaculazione precoce. Sveltina significa senza troppi preliminari, senza badare al luogo in cui ci si trovi, si coglie l’occasione li come arriva….non 5 secondi come i conigli…
    6) Rapidamente chè mi rendo conto di aver scritto un romanzo, per tornare all’argomento, si, il cliente di una prostituta si rende colpevole di uno stupro, forse di due, includendo anche quello su se stesso. Ma prima di puntar dita, bisogna dare un nome al cliente ed alla prostituta, perchè credo che ogni situazione faccia caso a se. Si, ci sono prostitute che lo fanno senza costrizione, ne ho conosciuta una, anni fa. Lo faceva per bisogno, ma bisogno di mantenere una sua indipendenza, figlia di buona famiglia, una ragazza che aveva anche studiato, e molto carina, ma si prostituiva, senza protettori ne altro, senza violenze e costrizioni, esponendosi a rischi e guai, facendo una vitaccia, sottoponendosi allo schifo di rapporti sessuali a pagamento, con il primo che fosse passato e avesse deciso di possederla, quale che fosse la puttana che cercava (l’amica, l’amante etc…). Poi ci sono decine di schiave, in giro per la mia città, tutt’altra storia. E ci sono decine, centinaia di spaccaculi, ma anche tanta altra gente…generalizzare, è sempre una stronzata, e quando un argomento è così complesso, generalizzare è quasi inevitabile.

    Perdonate la lunghezza intollerabile, e mi spiace di non aver risposto a mille altre cose…ma non posso scrivere davvero un romanzo.

    • Beh, forse non puoi scriverlo qui, un romanzo, ma non vedo perché non prendere in considerazione l’idea di scriverlo…
      Riflessioni interessanti. Vorrei solo puntualizzare alcune osservazioni.
      Il punto 2: “Se è il mestiere più antico del mondo, se esiste in tutte le civiltà, se è l’unico lavoro immutato da secoli, ci dev’essere una ragione”. Ci sono fenomeni antichissimi, come l’omicidio, la schiavitù, l’uso della tortura… Li condanniamo, ma si ostinano ad esistere. Dovremmo rassegnarci e smettere di opporci al “lato oscuro” dell’essere umano? No, io credo di no. La battaglia più grande si svolge all’interno di ognuno di noi (https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2012/12/25/il-bene-e-il-male/)
      Io credo che dovremmo imparare a scindere il discorso del traffico di esseri umani dai casi sporadici di “prostituzione volontaria”, e cominciare ad occuparci seriamente del problema della schiavitù, perché è di questo che si tratta; è necessario assumere una prospettiva del problema completamente diversa. Che senso ha incaponirsi ad affermare la “libertà di prostituirsi” quando il problema è la libertà di non farlo? E’ assurdo come andare a parlare di ridurre le calorie in quelle zone del mondo dove il problema è la fame…
      Sulla gente che “non ama, possiede, non condivide, vive in contemporanea”, sono in molti oggi come oggi a cominciare ad usare l’espressione “educazione ai sentimenti”: l’empatia, il percepire l’altro come percepiamo noi stessi, non è innata, ma va insegnata. Imparare a metterci nei panni dell’altro, comprenderne in modo immediato i pensieri e gli stati d’animo, immedesimarsi nei suoi sentimenti, questi sono i meccanismi che potrebbero condurre le future generazioni a non crescere come tanti spaccaculi…

      • Zio ha detto:

        No no…non mi sono capito! 🙂
        La premessa non voleva sostenere che va bene così. Mi limitavo ad osservare, che se da millenni la prostituzione esiste, non si può liquidare la questione con un “poveri sfigati”. Credo sia l’unica cosa che accomuna tutte le culture, tutte le società e tutti i tempi. Il che esemplifica che deve trattarsi di qualcosa di molto complesso….that’s all.

        Sia chiaro, non sono per niente contento della prostituzione, so perfettamente che troppe prosttute sono schiave, che questa schiavitù va combattuta. E neanche su quella volontaria, ho un’opinione particolarmente entusiasta…ma se vuoi…perchè no? Se lo hai scelto tu, fa’ pure. So benissimo che la ragazza che ho citato è una mosca bianca…era solo per sgombrare il campo da ipotesi esclusive. Esiste anche chi lo fa volontariamente, pur essendo cittadino italiano, e parlo di marciapiedi, non di tv…quello è un aspetto non trascurabile del problema, ma ancora più complicato.

        Sull’educazione ai sentimenti, non ho ancora sentito mai nulla…mi documenterò. 🙂

    • Paolo1984 ha detto:

      Zio, scusami ma le donne e gli uomini si scelgono a vicenda..e nessuno deve sentirsi in colpa perchè si è innamorato di un certo tipo di persona (anche se succede quando ci rendiamo conto che questa persona ci ha solo fatto soffrire e non meritava il nostro amore). Tu dici che i tuoi colleghi parlano delle loro compagne in maniera volgare..da ciò ne deduci che non sanno amarle..ma tu non sai come si comportano quando stanno con la fidanzata, non sai nulla di quel rapporto, non sai cosa di bello lui fa per lei e cosa di bello lei fa per lui

      • Zio ha detto:

        E chi ha parlato di colpa? Io scelgo chi voglio, ma se mi innamorerò di una donna bionda, non mi lamenterò delle bionde!, anzi, evidentemente mi piaceranno le bionde. (Banalizzo volontariamente). Se avessi qualcosa contro le bionde, non sceglierei una bionda…se tutti odiassimo le bionde, le bionde “scomparirebbero”…le ragazze si farebbero more, per non essere bionde.
        Non inveite, essere bionda è un tratto somatico, non un aspetto del carattere, non ha niente a che vedere con quel che stiamo dicendo, è un esempio volutamente banale, nè mai vorrei che le ragazze “eliminassero” o cambiassero alcunchè di se stesse.

    • Il Redattore ha detto:

      Non male come analisi, ma permettimi, caro Zio, di fare una precisazione. Ti Cito:
      ” …la maggior parte delle prostitute, la quasi totalità delle straniere, la totalità delle ragazze minorenni di colore, non lo fa perchè ha voluto, ne perchè ha dovuto (costrette dal non avere altre alternative plausibili), ma perchè costretta, con la violenza, con le minacce, rapite, deportate, seviziate e via discorrendo. …”

      Questo è forse valido in italia, dove una buona maggioranza delle addette al sesso a pagamento lavora per le strade o in qualche(scusatemi il termine gretto) “scannatoio”. Mentre quelle che di fatto non subiscono niente, sono pe rlo più di passaggio, o in trasferta lavorativa da altri paesi nei quali tornano dopo aver tastato con mano la “pericolosa” situazione italiana.
      In Germania, o in Austria, ad esempio, questi fenomeni sono molto marginali e ciò è dovuto ad una legislatura che di fatto tutela le addette del sesso a pagamento. Poi come in tutte le cose, ci sono le naturali eccezioni anche li.

      • Vengono dalla Bielorussia, dall’Ucraina, dalla Repubblica Ceca e dagli altri Paesi dell’Europa dell’Est. Giovani ragazze trasferite in Germania, drogate, costrette a prostituirsi.
        La trama della serie poliziesca televisiva in due parti: «Ragazze usa e getta» ha conquistato 11 milioni di spettatori. Molti, dopo la sua messa in onda, si sono chiesti quale fosse la situazione reale in Germania.
        Nel Paese lavorano 400.000 prostitute, secondo l’organizzazione Hydra E.V. Il sindacato Ver.di stima in 14,5 miliardi di Euro i profitti della prostituzione. I clienti delle prostitute sono 1.200.000 persone al giorno.
        E la maggior parte delle prostitute non lo è per scelta. Christian Zahel, capo dell’Ufficio sulla criminalità organizzata, nel Land della Bassa Sassonia dichiara: 9 su 10 lo sono per costrizione.
        – See more at: http://www.massimolizzi.it/2013/07/germania-bordello-deuropa.html#sthash.3TqFH0lo.dpuf

  27. Ele ha detto:

    Non ho letto proprio tutti tutti i commenti considerato l’orario… vorrei lasciare una mia personalissima e umilissima opinione. Premetto che io sono quella che lo Spaccaculi definirebbe una “valvola di sfogo” (ergo affitto il mio corpo), grazie al cielo non ricordo di aver mai avuto a che fare con gente che mi considerasse essenzialmente tale (per svariate ragioni – ogni lavoro “autonomo” è liberamente gestibile e di conseguenza io scelgo come farmi trattare)… Gnoccatravel è l’esempio di “salotto maschile” dove gli ometti si sentono forti, dove comunque tutti son bravi ed intelligenti e fighi perchè sono nascosti dietro ad un pc, e quelli che ci credono veramente socializzano pure tra di loro… ed arriveranno a ritrovarsi vecchietti ed a socializzare nell’unica gara che riusciranno a fare – Chi la fa più lontano –
    Per esperienza direttissima… se io prendo 10 di questi “spaccaculi”, soltanto uno avrà le palle di rivolgersi a me (inteso come prostituta in generis, non me come persona anche se vale uguale il ragionamento) nel modo in cui di me parla ai suoi “amici di trombate”. E come Gnoccatravel ci sono anche altri siti simili (vedi punterforum – si occupa molto più della parte delle “stradali”, loft et simili in Italia). Queste persone, la maggiorparte ma non tutti grazie al cielo, vivono sicuramente una forte forma di frustrazione nell’atto di dover pagare una donna per 15/30 (nella più fortunata delle ipotesi) minuti di sesso. Perchè si legge anche dall’esimio Spaccaculi… per loro il sesso è semplicemente una valvola di sfogo. E la stragrande maggioranza soddisfa il desiderio irrealizzabile di portarsi a letto una strafiga per 15 minuti in condizioni e situazioni che definire ridicole sarebbe un eufemismo, soltanto pagando, perchè si lamentano tanto della carenza di “gnocca free”…. ma se io, a prescindere da quel che faccio (anche se mi verrebbe da dire CONSIDERATO quel che faccio) avessi voglia di una serata di sano sesso per il mio personalissimo piacere di farlo, e quindi scegliere con CHI… uno Spaccaculi lo liquiderei nel giro di 10 secondi netti, perchè è il classico prototipo di uomo che non conosce minimamente il significato di saper “trattare” una donna… che paghi o non paghi, la testa rimane sempre quella. Bah, ho scritto anche troppo 😀 qui continuo col monologo logorroico, un pensiero tira l’altro in certi casi…

    • “Queste persone, la maggior parte ma non tutti grazie al cielo”: lo so. Davvero, lo so che non sono tutti così. Non volevo dare l’impressione di generalizzare: il genere maschile non è il signor Spaccaculi! Ma il il signor Spaccaculi esiste, e non è solo. Ce ne solo altri come lui. Io lo disapprovo, e neanche io sono sola.

      • Ele ha detto:

        No ma non hai dato assolutamente l’impressione di voler generalizzare… era solo un mio contributo personale dal mio punto di vista, nel dire che lo Spaccaculi di turno in realtà, nel 99 percento dei casi, è semplicemente un ometto senza nè carattere nè spina dorsale… quindi io, nella mia “posizione”, certo mi sento salire la bile a leggere certe cose, ma la cosa passa in fretta perchè tanto poi, quelli che nella realtà dei fatti trattano così la sex worker di turno, o non esistono, oppure nello scrivere sovradimensionano notevolmente l’esperienza vissuta. Che ci sia una componente di semplice utilizzo, da parte di chi paga, ci sta, è pacifico e poco opinabile… alla fine è l’altra faccia della medaglia… io non mi aspetto attenzioni particolari e sdolcinate, loro si accontentano della mia “recita” (ben sapendo che quello è, sono pochi quelli che si illudono che sia tutto vero). Diverso è se la cosa ti capita dal “vivo”, che la persona risulta essere sgradevole, maleducata, approfitta del fatto che solo perchè è un “compratore” può provare a mercanteggiare o, peggio ancora, non ha rispetto per il tuo corpo. Sono casi rarissimi, che però sminuiscono di molto l’intervento dello Spaccaculi di turno che fa lo spocchioso solo su internet… spero di essere riuscita a spiegarmi XD

  28. Ele ha detto:

    PS: tanto ho visto che devi moderare i commenti… non sapevo come scrivertelo in privato quindi te lo dico qui… mi sono permessa di riportare il link a questo post sul mio blog http://girlfriend4rent.blogspot.it/
    Ciao!

  29. lory ha detto:

    penso che gli utenti di tale sito, se solo avessero stampate in faccia tutte le bassezze che si compiacciono di scrivere, o il loro proprio essere, avrebbero una gran vergogna di se stessi a camminare tra la gente!

    io suggerisco di togliere il nome del sito per non fargli pubblicità ed anche perché penso che non sia l’unico sito di questo genere

    • No, purtroppo non è l’unico sito che riporta questo tenore di commenti…

    • Ele ha detto:

      Perchè mai togliere il nome del sito?
      La pubblicità se la fa da solo ancor prima di arrivare a leggere questo post ed in qualunque caso , come tutti gli altri siti su questo piano.
      Ficcare la testa sotto terra come gli struzzi non serve per nascondere una realtà che ormai è sotto gli occhi di tutti.
      Il sesso è diventato per molti, troppi, sinonimo di “necessità primaria”.
      Come comprare il pane, la pasta, come andare al bagno…
      E queste persone si sentono forti quando sono tra di loro, quando possono vantarsi di queste loro esperienze che alla fine, se gli “capitano”, è solo perchè pagano. E’ assurdo vantarsi di qualcosa che si ha posseduto pagando, soprattutto se si tratta dell’ “uso” di un corpo, di una recita di azioni da parte dell’altra che offre un servizio, vende il proprio corpo, e che con te mai verrebbe se potesse semplicemente scegliere di farlo per il proprio piacere. Qualunque uomo può fare il macho ed il brillante con una prostituta, solo se lei è tanto brava da fargli credere che lo sia.

  30. Mary ha detto:

    Io tentai di parlare con loro per capire cosa hanno per la testa ma fui insultata parecchio e data dell’isterica, cessa, acida e pure ragazzina (però le ragazzine a chiavarle vanno bene). Non so l’età media ma mi pare sia dai 32 ai 50 anni ma comunque sò parecchio frustrati e morti di figa. Ora capisco perchè non hanno mai avuto una donna a gratis, ma chi se li carica? La foto è shoccante chissà se servirà a far rinsavire certe persone.

    • Carlo ha detto:

      Ci piace semplicemente avere rapporti sessuali con donne, basta che non siano italiane…Nella foto dove sta scritto che è una prostituta??? Io non lo vedo…

  31. Carlo ha detto:

    Salve, le avevo scritto un paio di commenti tra cui quello in cui dicevo che ci sono donne che vogliono prostituirsi, uomini che voglio comprare i loro servizi e altri che invece si mettono in mezzo dicendo: No!! sono Schiave!!! Volevo dirle che in ogni caso non sono un utente di gnoccatravel visto che è un sito di perditempo e che come qualsiasi altro forum risente del problema di libero accesso a chiunque… In ogni caso le ripeto che qualsiasi testimonianza lei cita come la foto di una disgraziata (probabilmente, se statunitense, ridottasi così a causa del crack, droga massacrante che per fortuna ancora non si è diffusa in Europa) o il nuovo racconto (leggasi una pagina web dove chiunque può scrivere quello che vuole anche che i marziani esistono…)non sono la testimonianza che la prostituzione è il flagello del signore al cui confronto problemi reali come mafia, malattie genetiche, malnutrizione risultano ridicolezze. Continuo a ripeterle che se vuole argomentare seriamente il discorso si rivolga non a chi millanta racconti “frutto di fantasia” come Mr. Spaccaculi o quelle dell’ultima pagina web indicata in un suo ultimo post (Per quanto mi riguarda sia Mr. Spaccaculi spara “cazzate” sia la pagina web da lei indicata è frutto di fantasia leggasi chiunque può aprire una pagina web e dire “Ho visto la Madonna!” ma questo non vuol dire che ha visto realmente la Madonna). A tal proposito le consiglio di cercare gente che si è sposata con una prostituta (cosa MOLTO comune che clienti e prostitute si sposino al contrario di quello che si pensa) o le stesse prostitute sempre considerato che vanno ascoltate persone equilibrate definendo una media(non i casi estremi di donne che hanno vissuto angherie prese ad esempio dicendo “Allora vedete, ne ho trovata una allora è vero che sono tutte schiave!!!! evviva!!!!”) e soprattutto persone REALI (ovvero non cazzate trovate in giro per la rete ma gente andata a trovare dove fisicamente si trova per avere le loro reali opinioni).
    Nel salutarla la prego di non ricollocarmi come utente di gnoccatravel visto che anche tra chi usufruisce dei servizi delle prostitute esistono diverse vedute e fazioni che generalmente non sopportano le altre.

  32. matteo ha detto:

    test

  33. matteo ha detto:

    non ci posso credere…una persona brillante, intelligente e spiritosa come ricciocorno…ma non la conosci la GI o GV (Grande ipocrisia o Grande Verità?)…TUTTI noi ometti andiamo aputtane , poco, ogni tanto, raramente..ma TUTTI ci andiamo….e gli ffk tedeschi sono assolutamente meravigliosi, ragazze carine disponibili per non molti eruo a mezz’ore o ore di piacere..ma guarda che è il paradiso per un uomo, cazzo c’entra la famiglia…mio nonno 4 figli viveva in provincia di verona una volta al mese andava a verona (me lo ha raccontato) a portare ilò grano col carretto e poi sempre salto al bordello…ha alevato 4 figli , una moglie con cui ha condivisviso una vita lunga e bella…se ogni tant oscopava in giro che male c’è?? sei fuori strada…mi spiace che non ci siano posti analoghi per voi fanciulle,
    quando si torna si è rigenerati, mentalmente si sta in pace col mondo per una setimanaa, (continua)

    • Non lo so, non conosco “tutti” gli uomini… E io sto bene così, grazie. Mi rigenero andando al mare, mangiando un gelato, guardando un bel film, uscendo con gli amici. Preferisco i rapporti umani.

    • Paolo1984 ha detto:

      matteo, eviti di dire “tutti”..alcuni ci vanno, forse tanti, altri no

      • matteo ha detto:

        È stato calcolato che in Germania (basta controllare tra le recenti news di google) I bordelli sono frequentati da 1 Milione di uomini al giorno. Un milione! Caro Paolo, vizi privati e pubbliche virtù (anche sui forum), perciò sei perdonato 😉
        @riccio: ma tu la sai la bellezza di essere tutti là nudi o semi in accappatoio? Capi, capetti, leader, sfigati, grassi, magri..tutti accumulati dal solo piacere di starsene in un luogo pensato per esaltare al massimo il libertino piacere e la goliardia (mica siamo tutti al livello di spaccaculi, cara) , ma soprattutto tutti che ci guardiamo in faccia e sappiamo cosa, indipendentemete dalla nostra condizione, ci piace davvero…
        Dalle terme romane, in poi questi posti esisteranno sempre (per fortuna!) e costituisicono un parziale rimendio e cura per quell’”animale malato” che è l’uomo, in cerca di posti dove far riemergere la natura (e volersi accoppiare con più femmine di tanto in tanti) è semplicemente voler essere un po’ meno allienati..
        Guidando sulla strada del ritorno, io come migliaia di altri uomini, sono in pace con me stesso, non odio nessuno per una settimana, sono più rilassato e vedo la vita sotto una luce diversa..
        @Paolo…attenzione allo scheletrino..se ti cade addosso poi ti fa più male..

      • Io non metto in dubbio che un cliente possa essere entusiasta del servizio.
        Quello che il cliente delle prostitute non fa è mettersi nei panni di chi si trova a fornire il servizio: https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/06/01/quelli-della-gnocca/
        L’uomo è un “animale malato”? Non credo che tutti si sentono così, o almeno lo spero per loro. Resta il fatto che non si può pretendere una “cura” che rischia di far ammalare altri esseri umani… perché significherebbe che il mondo è popolato da esseri umani di serie A – che meritano di stare bene – ed esseri umani di serie B, che invece possono essere usati senza che chi li usa si preoccupi minimamante delle conseguenze a lungo termine.

  34. matteo ha detto:

    riccio! no! quali sarebbero gli esseri di serire B?? io non frequento fanciulle sfruttate, la più sfigata che ho visto arrivare in un bordello tedesco arrivava in Mercedes o BMW, altro che la mia Puntina! IO sono sfruttato tutti i giorni, non loro! e ti assicuro che una buona parte di loro (ti ripeto che io non frequento altre forme di prostituzione) si diverte e pure molto 🙂
    e poi quali sarebbero le alternative? lo sai che gli ormini girano vorticosamente ? lo sai che non sempre ci si può fermare quando sei travoleo dai medesimi? io non ho MAI avuto amanti o cose del genere , quellie si rovinano le famiglie e sono destabilizzanti, facendo del male apersone che si illudono…quello MAI! non certo la goliardata una o due volte all’anno al bordello, please…distinguiamo, analizzaiamo, verifichiamo,…non estrapoliamo giudizi morali a priori da applicare sempre e comunque a tutti.please.

  35. matteo ha detto:

    riccio, scrivi divinamente, penso tu lo faccia per mestiere o quasi (invidia, per come scrivi, per il mestiere mi va bene i lmio ). detto ciò, le testimoniaze le ho lette, sono interessanti, ma non determinanti, ve ne sono altre di segno opposto (guardati il servizio delle iene: ti sembra un ambiente così opprimente il bordello in cui è stato girato?) e ogni situazioni fa storia a sè.
    e non è vero che non giudichi. proprio nel tuo link sei molto tranchant verso noi poveri ometti allupati. puoi cortesemente legere quel capolavoro della letteratura occidentale che è “come fare un matrimonio felice che dura tutta la via di Giacobbe Cesare ? poi riparliamo di tutto. sai , lui (che conosco) è molto più bravo di me a esprimere certi concetti…
    a presto (devo andare ad organizzare la prossima gita al bordello)
    matteo. Piemonte.

    • Beh, santo cielo ho i miei gusti! Se una cosa mi disgusta, mi disgusta, non è che posso farmela piacere per non mancare di sensibilità… Le statistiche ci dicono che solo una ragazza su 10 si prostituisce per libera scelta, le altre 9 sono vittime della tratta di esseri umani: ingannate, minacciate, costrette… Anche in Germania, anche negli FKK. Certo, non lo racconteranno mai ad un cliente…
      Le prostitute non stanno bene: “Dal 60% all’80% di esse soffre di disturbi fisici, sessuali o psichici come la sindrome da stress post-traumatico (68%), un disturbo riscontrato soprattutto (e in misura inferiore) nelle vittime di stupro e di violenza fisica. La maggioranza delle prostitute ha subito aggressioni e violenze sessuali. In Germania, assunta da Luca Telese a modello da emulare, ricordo di nuovo che il 52% delle prostitute è stata minacciata con un’arma, il 61% è stata oggetto di aggressioni fisiche e il 63% ha subito uno stupro (il 50% addirittura più di 5). Sono dati che suscitano profonda angoscia.” (fonte: http://www.massimolizzi.it/2013/07/lo-stato-magnaccia.html#sthash.qqJvXasL.dpuf)
      Insomma di chi ci dovremmo preoccupare: di una minoranza che sta bene o di una maggioranza che non sta affatto bene? Chi sta bene non ha bisogno di qualcuno che si preoccupi per lui… ma chi chiede aiuto ha il diritto di ricevere una risposta.

  36. Paolo1984 ha detto:

    il mio problema con la prostituzione non sta tanto nel fatto che c’è denaro in cambio di sesso (io preferisco morire vergine piuttosto che pagare ma è una scelta personale, non pretendo che tutti la seguano e non giudico)..credo anche che non tutte le prostitute siano vittime di sfruttamento o costrette con la forza o la coercizione a quel tipo di lavoro (però esistono quelle costrette),..il fatto è che sono poche (esisteranno pure ma son poche) le prostitute che possono scegliere il cliente. Il cliente può scegliere la prostituta,..io credo che anche la prostituta dovrebbe poter scegliere il cliente e scartare quelli che non sono di suo gusto per qualsiasi ragione proprio perchè il sesso non è un lavoro come un altro, la mancanza di reciprocità nella scelta del partner sessuale è una cosa che non mi va giù.
    Si dice: ma sposarsi per soldi..non è prostituzione anche questa? Non lo so, può essere ma il coniuge lo scegliamo noi (che poi lo scegliamo per amore o per altre ragioni non è questo il punto) come il coniuge sceglie noi..nella prostituzione la scelta reciproca è meno frequente..se poi ci sono clienti e prostitute che riescono a superare questo scoglio..buon per loro

    • Paolo1984 ha detto:

      matteo, le prostitute che frequenti in Germania sono tra le fortunate che possono selezionare la clientela scartando chi non piace loro?

    • Paolo1984 ha detto:

      quando parlo di “scelta” non dò giudizi etici. Le nostre scelte in ogni campo possono rivelarsi giuste o sbagliate, possiamo esserne fieri o pentircene ma sta a noi rendercene conto, sta a noi decidere..(fermo restando che non è detto che ciò che è sbagliato per noi debba esserlo per tutti eccetera)

      • Ci sono scelte che comportano sofferenza ad altri esseri umani: a quel punto una questione morale bisognerebe porsela. Le scelte che facciamo non hanno conseguenze solo sulla nostra vita, ma anche sulle vite di chi ci circonda. La morale non è altro che questo: una riflessione sul rapporto fra libertà personale e il rispetto dell’altro…

      • pinzalberto ha detto:

        Quando ci mangiamo una bistecca non sempre pensiamo alle sofferenze dell’animale. Speriamo solo che arrivino da allevamenti controllati e che rispettino le leggi, garantendo un’esistenza ed una morte decorosa. Matteo si presenta descrivendo egoisticamente solo il proprio piacere, convinto che le fornitrici del servizio siano più che appagate dalla professione. Ma parlando di essere umani dovremmo essere più che sicuri del loro reale trattamento. Non è così, e vale per tutti i campi dove si utilizza la mano d’opera. Ci vestiamo con un abbigliamento confezionato da schiavi, e beviamo un caffè coltivato e raccolto da gente ridotta alla fame. Siamo così abituati a servirci della schiavitù che non ce ne rendiamo più conto. Debellarla è impossibile, migliorarla sì, ma sta a noi.

    • Paolo1984 ha detto:

      va detto che la libera scelta del proprio coniuge è limitata quasi solo all’occidente ed è una acquisizione che si è diffusa in un periodo relativamente “recente”

  37. Paolo1984 ha detto:

    comunque matteo, mi auguro che lei si assicuri che tutte le signorine che paga siano consenzienti e adulte

  38. Aggiustaculi ha detto:

    Scusate ma l’autrice del pezzo ha preso una cantonata madornale!
    Il signor spaccaculi quando racconta della sua avventura, lo fa con un tono esagerato e poco elegante ma pieno d’ironia. Quando parla di “tirarla x i capelli” non lo fa letteralmente, intende dire che a causa del numero di clienti le ragazze più carine le deve prendere in compagnia al volo prima che lo faccia qualcun altro! Invece l’autrice del pezzo ha preso ogni parola alla lettera stravolgendo completamente la realtà! Se si vuole discutere di qualcosa si ci deve prima documentare. Non prendere un commento da internet estrapolandolo dal suo contesto totalmente!
    È un forum di uomini che parlano di sesso a pagamento, ridono, scherzono e usano termini volgari.
    Gli fkk sono l’esempio più fulgido della prostituzione civile. Scordatevi le schiave del sesso, in Germania c’è una professionalità e un controllo che non trovi in nessuna parte del mondo. Le ragazze sono libere di andare o meno con un cliente, pagano l’ingresso e poi decidono in piena autonomia come passare il tempo. Ovviamente sono li x lavorare e macinare valanghe di denaro. Tante sono studentesse anche tedesche che arrotondano in una città diversa da dove vivono. Molte le rumene o comunque straniere che al posto di percepire uno stipendio normale decidono di guadagnare anche 10000-20000 euro al mese. Ma gli fkk sono l’antitesi della schiavitù sessuale. Basta fare un giro in uno di quei club e vedere le ragazze che ci lavorano. Sono tutte contente (il caso eccezionale esisterà anche, ma la normalità è questa) e fanno a gara x beccarsi i clienti. Chiacchierano, si divertono con saune, piscine, grigliate, prendono il sole, ma di lavoro hanno scelto di fare sesso a pagamento. Sono professioniste sullo stile delle escort. Alcune hanno addirittura dei clienti-fidanzati che passano la giornata con loro stile fidanzatini.
    Magari gli fkk fossero la regola nel mondo della prostituzione. In Italia si dovremmo vergognarci di lasciare delle povere ragazze in mano alla malavita e per strada. Facciamo schifo.
    La prostituzione esiste da sempre e ci sarà sempre. I tedeschi hanno scelto il modo più civile che ci sia x regolarizzarla. Pagano le tasse, fanno controlli, ed esercitano in luoghi dove sono tutelate e tranquille. I club fkk sono di una pulizia e una tranquillità che nemmeno i migliori locali italiani hanno. Capita spesso di ragazze che smettono x tornare a studiare e poi magari tornano ogni tanto proprio x i lauti guadagni che fanno. I clienti non si permettono di comportarsi male con le ragazze e nemmeno con gli altri clienti. Il sesso all’interno di questi fkk è solo una parte dei servizi che danno. Massaggi, saune, bagni turchi, cibo, niente alcool(se vuoi lo paghi cifre assurde x delle quantità ridicole, proprio x evitare problemi), piscine, zone relax. I tedeschi hanno una cultura del corpo completamente diversa da noi. Loro non si vergognano come noi, vivono gli fkk come un momento di relax pieno e completo, non come un bordello. Molti non fanno nemmeno sesso ogni volta che ci vanno.
    Se parliamo di schiave del sesso guardiamo a casa nostra ma assolutamente non agli fkk. Non a caso si trovano solo in Austria, Germania, svizzera, ovvero paesi molto civili e rispettosi delle regole. Le ragazze che ci lavorano (posso capire che x chi non ne ha mai visto uno sia più difficile immaginarlo) sono imprenditrici nel vero senso della parola. Ridono e scherzano tra loro, coi clienti e l’unica cosa che le interessa è lavorare più che possono e intascare denaro. Sono lucidissime, sanno cosa vogliono e come ottenerlo. I veri fessi sono i clienti che vengono “ripuliti” ma se ne vanno contenti lo stesso.
    Le ragazze dai clienti vengono trattate con estremo rispetto. Sono posti dove si ci passano intere giornate e il sesso normalmente ricopre un oretta(2 fanciulle di media 30 minuti x una). Il resto sono relax, cibo e chiacchiere con le ragazze o con gli amici. Molte donne dopo aver visto un fkk e aver saputo le cifre che si guadagnano ci farebbero anche un pensierino a cambiare lavoro.
    Le schiave del sesso sono uno dei peggiori mali del mondo, una schifezza che in molti paesi esiste senza regole me controlli. Ma andare a prendere come esempio una delle poche realtà civili che esistono in questo campo è un errore tremendo.
    Quindi documentarsi prima di mettersi a scrivere un sacco di scusate il termine cazzate. Magari ogni stato avesse un sistema tanto serio e controllato. Perché la verità è che le ragazze che decidono di prostituirsi volontariamente come scelta di vita sono tantissime. In Germania lo fanno con ogni comfort e guadagnando piccole fortune. In Italia essendo vietato diamo campo alla malavita che sfrutta e rende schiave ragazze che non vorrebbero fare la professione.
    Tornando al sito gnocca travel, o lo si legge ben sapendo che è pieno di esagerazioni, goliardia e umorismo(maschilista e volgare x carità ), o è come se leggendo stephen king si cominciasse a credere ai pagliacci assassini.

  39. matteo ha detto:

    grazie aggiustaculi!!!!! :))) hai detto perfettamente quello che io , essendo un rozzo frequantatore di fkk, non sono riuscito ad esprimere!! grazie ancora per aver chiarito un po’ come stanno le cose!

  40. Il mondo è bello perché è avariato ha detto:

    Ciao a tutti, la schiavitù esiste e chi lo nega sbaglia, ma non credo che sia un fenomeno diffuso in Germania, una mia compagnia di università, italiana, molto bella tra l’altro, lavorava due fine settimana al mese in un grande club…. In 6 giorni di lavoro faceva 4 mila €…. Mi raccontava di un posto ultra controllato dove non correva nessun rischio.
    P.S.: frequentavamo insieme un importante università privata a Milano

  41. Il Redattore ha detto:

    …E tu ricciaschiattosa, puoi documentarti quanto vuoi. Ma se non vieni una giornata in un fkk insieme a chi li frequenta, sappi che la tua “documentazione” vale meno di niente. Altro che babbonatale…
    (Poi chiediti perchè vi chiamano Melanzane)…

  42. Superpippabaudo ha detto:

    La schiavitù delle girls è un dramma da combattere con ogni arma, ma questo schifo accade sopratutto in paesi incivili come l’italia dove la prostituzione non è legalizzata.
    In Germania le prostitute sono professioniste,libere, che possono anche dirti di no ,sono controllate ,pagano le tasse, e fanno cio’ che vogliono.
    Sono un assiduo frequentatore di fkk ,e sono diventato molto amico di una ragazza tedesca che lavora a francoforte nei vari fkk,sopratutto al palace, è venuta pure a trovarmi a roma tre giorni d’estate, beh lei viaggia in first class,e in hotel 5 stelle ,ha una porsche cayenne , e fa’ una vita intensa e interessante. Se una così la chiamate schiava……
    Per la cronaca guadagna piu’ di 100.000 euro all’anno.

    Sul perche’ vado a professioniste ?
    Beh dopo 10 anni di matrimonio finiti con un divorzio che mi è costato un capitale e una bruttissima crisi depressiva dalla quale sono uscito attraverso cure e pianti, diventare allergico alle relazioni penso che sia normale . O no ?
    Negli fkk trovo quell’attimo di tenerezza ,sesso e amore, che pur a pagamento e illusorio ,di tanto in tanto mi fa’ sentire meno solo 😦

    • Ancora un altra fonte: http://www.ilpost.it/2013/06/02/legalizzare-la-prostituzione-funziona/
      Il quotidiano tedesco Spiegel ha pubblicato il 30 maggio un lungo articolo che cerca di spiegare cosa sia cambiato con la legge sulla prostituzione del 2001, raccontando tra le altre cose diverse storie di donne costrette a prostituirsi in Germania. La tesi dello Spiegel, argomentata con dati di diversi studi e con alcune testimonianze, è che la nuova normativa tedesca sulla prostituzione ha creato più effetti negativi che positivi…
      Con la nuova legge diversi bordelli si sono messi in regola registrandosi come vere e proprie attività commerciali, ma senza che a questo si accompagnasse un miglioramento delle condizioni delle prostitute. Le prostitute che hanno regolarizzato il loro status professionale sono state pochissime: nonostante il sindacato tedesco Ver.Di avesse preparato dei contratti “campione” per facilitare la regolarizzazione della posizione professionale di molte prostitute, solo l’1 per cento di quelle contattate dallo Spiegel sarebbe sotto contratto.
      Le prostitute che lavorano nel paese sono circa 200 mila, di cui una percentuale tra il 65 e l’80 per cento proviene dall’estero, la maggior parte da Romania e Bulgaria: sono costrette a prostituirsi – e non scelgono di farlo liberamente – vivono negli stessi posti in cui lavorano, subiscono violenze e non hanno un’indipendenza economica che gli permetta di abbandonare il “protettore” o la loro professione.
      uno studio del 2005 commissionato dal Parlamento Europeo, ad esempio, aveva cercato di fornire una stima annuale del traffico di persone destinate allo sfruttamento sessuale in Germania.
      Le stime mostravano una diminuzione del numero di vittime fino alla fine del 2001, prima dell’entrata in vigore della legge, e un aumento dopo il 2002. Più che alla legalizzazione della prostituzione, comunque, diversi studi hanno mostrato come il traffico di esseri umani sia legato al numero di prostitute in quel paese: più aumentano le prostitute – effetto anche della legalizzazione – più aumenta il traffico di esseri umani, come successo in Germania dal 2002.

      Quello che si raccontano i clienti in merito alla prostituzione (le ragazze lo fanno per scelta, son o ricchissime e felicissime), somiglia molto all’atteggiameto del fumatore: non importa che venga scritto sui pacchetti “il fumo uccide”, perché il fumatore non vuole smettere. Non importa quante persone possano raccontarvi che la maggior parte di quelle ragazze è ridotta in schiavitù, non vi importa perché non volete smettere.

      • Superpippabaudo ha detto:

        Dovete sapere che in germania purtroppo insieme a saune elegantissime,controllatissime, sicurissime, e care ,esistono postiboli non controllati dove puo’ anche essere vero che la schiavitu’ esista ancora(certo meno che nelle strade italiane).
        Purtroppo nemmeno i tedeschi son perfetti. Ripeto qualsiasi tipo di schiavitu’ va’ combattuto, ma in certi ambienti di livello tipo oase artemis o palace le ragazze guadagnano tantissimo e sono liberissime di fare cio’ che vogliono. Io malgrado non sia piu’ un ragazzino con i miei 48 anni ,sono ancora ritenuto un bell’uomo,muscoloso ,senza pancia ,pulito ,con pochi peli,e abbronzato,ma un mio amico che purtroppo ha dei problemi di obesità e di pelo abbondante,nella nostra ultima trasferta nella terra delle saune, ha rimediato non pochi rifiuti al palace di frankfurt.
        Ora non voglio dire che bisogna piacerli per portarsele a letto,ma se gli fai schifo sono liberissime di declinare l’invito.
        Da segnalare tra l’altro l’altissima percentuale di tedesche e la presenza ultimamente di diverse siciliane(entrambe europee a pieno titolo).Sapete perchè fanno questo lavoro? Perchè alcune amano il sesso e sopratutto perchè tutte amano guadagnare tantissimo senza aver studiato.
        Voler contestare il concetto che la donna è libera di vendere il proprio corpo e l’uomo è libero di comprarlo ,usando la scusa della tratta delle schiave ,come giustificazione per far passare da carnefici i clienti, è solo voler esasperare una situazione per far di tutta l’erba un fascio.
        Tutt al piu’ è l’applicazione della legge (se fosse vero) ad essere errata,ma non il fatto che le girls possano fare cio’ che vogliono del proprio corpo,e gli uomini nel caso ne sentano la necessità ,ne possano usufruire.

      • Certo, la tratta di esseri umani è una scusa. Le persone che ne parlano lo fanno per il gusto sadico di rovinare il divertimento ai poveri clienti. E’ pura cattiveria la mia. E gli articoli che cito sono opera di cattivoni ancora più cattivi di me.

  43. Superpippabaudo ha detto:

    http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/299963/trincia-sesso-e-benessere.html
    Tanto per rendersi conto di cosa sia un fkk.
    Ripeto la schiavitu’ va’ combattuta,la libera scelta di professioniste e clienti idem.Ti farei conoscere tanto volentieri la mia amica tedesca ,per capire quanto sia schiava ,si ma schiava della vita extra lusso che fa’ grazie al suo lavoro .

    • Ho postato questa cosa a gennaio. Siamo a novembre e frotte di clienti sono venuti qui a dirmene di tutti i colori. Chi cerca di convincermi che parlo per invidia (??? come se avessi mai desiderato di essere una prostituta…) chi, come te, cerca di convincermi che le statistiche che dicono che 9 prostitute su 10 in Germania sono schiave sono false, e che la Germania è invasa da ricche e felicissime donzelle che girano in BMW. Ma che ve ne frega di quello che penso io? Perché ci tenete tanto a convincermi che essere una prostituta è bello?
      La verità è che vi rimorde la coscienza. Vi sentite in colpa e sperate che prendervela con me possa farvi sentire meglio con voi stessi.
      Io vi ho già risposto tempo fa: https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/06/01/quelli-della-gnocca/
      Io le prostitute le ascolto, ed è proprio questo il problema: perché è più probabile che siano più sincere con me, che non sarò mai un loro cliente, che con gente come te.

  44. Superpippabaudo ha detto:

    Errata corrige volevo scrivere la schiavitù va’ combattuta, mentre la libera scelta di professioniste e clienti va’ difesa.

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