Non ci posso credere!

femminicidio

Ho letto questo articolo: Femminicidio, l’uso politico da parte del femminismo della violenza sulle donne. (Perché? Mi concedo un weekend autolesionista…)

Vi cito solo il passo che mi hanno fatto letteralmente fatto accapponare la pelle:

… l’ideologia femminista sul femminicidio focalizza solo l’uccisione e la violenza femminile ad opera del maschio quale preminente dimensione oppressiva e minacciosa del mondo maschile nei confronti della donna. La lotta di liberazione diventa un’annuncio messianico “salvifico” che culmina non nella “dittatura del proletariato”, ma in una “rivoluzione femminista” a cui dovrà seguire la sua “liberazione”, ovvero la supremazia della donna sull’uomo sul piano sociale, economico, politico e dei diritti.

Parlare di violenza di genere è discriminatorio, questa è la solita vecchia teoria, l’abbiamo letta in tutte le salse. E’ una teoria logica solo all’apparenza, come ho già spiegato qui: è un trucchetto, una fallacia (dal latino fallere, ingannare) ed è persino citata nei manuali sull’argomento (la potete trovare qui, ad esempio).

Quello che ha destato la mia attenzione è il non troppo velato complottismo: l’utilizzo del termine femminicidio è una tattica per modificare lo stato di sostenziale parità tra i sessi garantito dall’ordinamento allo scopo di creare un nuovo ordine in cui le donne dominano il mondo.

E’ scritto lì, non mi sto inventando niente.

Vi chiedo di confrontare questo articolo con le seguenti affermazioni:

Per quanto inattuale, per oggi e per domani, sia l’ipotesi di una invasione militare, potrebbe verificarsene un’altra, di cui c’è già qualche avvisaglia: un’alluvione di
extracomunitari talmente massiccia da mettere in pericolo la nostra Gente -moglie, figlio, eccetera – e la nostra Roba. E in tal caso, spento in noi ogni Spirito di combattenti perché spento ogni valore di Patria, di Dovere, eccetera, a cosa attingeremmo la forza di resistere?. (Indro Montanelli, “Corriere della Sera” del 28 IX 1998 -“Aspettando l’alluvione di extracomunitari”)

Noi veniamo aggrediti, la guerra ci è stata dichiarata, il nostro sangue tramonta o viene corrotto. E tutta l’opera del sistema consiste nel persuaderci che
questo formidabile avvenimento non esiste. (Guillaume Faye “Avant-Guerre
Chronique d’un catastrophe annoncè”)

Quando i Giapponesi vinsero la Russia, si accese una speranza per tutta l’Asia, un giovane Stato asiatico aveva costretto, mediante mezzi occidentali alla resa la più grande potenza d’Occidente e con questo aveva distrutto il prestigio di invincibilità che circondava l’Europa. Fu come l’effetto di un segnale in India, in Turchia, perfino nell’Africa del Sud e nel Sahara: era dunque possibile far pagare ai popoli bianchi dolori e umiliazioni plurisecolari. (Oswald Spengler in “Anni Decisivi”)

Oggi, si può dire, molta parte della razza bianca è in crisi. Crescono invece vertiginosamente di densità le razze di colore e ascendono con tutte le armi della civiltà moderna apprese dai bianchi. Così disciplinata nelle nuove forme civili, la massa della loro popolazione non è più soltanto una forza bruta e passiva: diviene una forza
d’espansione, di concorrenza, di dominio. (Virginio Gayda “Che cosa vuole l’Italia”)

Il risultato finale al quale tende la Rivoluzione Fascista è quello della difesa della Razza Bianca contro la balenante minaccia che per questa si presenta di essere sommersa dai popoli di colore. (Mirko Ardemagni “La Rivoluzione Fascista salverà la Razza Bianca”)

Vi ho citato alcuni esempi classici di propaganda razzista: siamo sotto attacco, vogliono conquistarci, vendicarsi, distruggerci… La logica conseguenza di queste considerazioni è: dobbiamo difenderci da questa aggressione, dobbiamo agire… dobbiamo aggredire.

L’analogia la colgo solo io?

Informazioni su il ricciocorno schiattoso

Il ricciocorno schiattoso si dice sia stato avvistato in Svezia da persone assolutamente inattendibili, ma nonostante ciò non è famoso come Nessie.
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