Responsabilità

Processo Barakat, la prima condanna

usignolo

I servizi sociali di San Donato hanno avuto una parte di responsabilità nella morte di Federico Barakat, ucciso dal padre il 25 febbraio 2009 nel corso di un incontro protetto. Questo e quanto ha stabilito la corte di appello di Milano, che ha condannato a quattro mesi di reclusione, con pensa sospesa, la responsabile dei servizi E.T. per concorso colposo in omicidio volontario.

Processo Barakat, la prima condanna

Fonte: http://sandonato.milanotoday.it/processo-omicidio-barakat-18-luglio-2013.html

Una condanna e due assoluzioni per l’omicidio del piccolo Federico Barakat, ucciso a nove anni dal padre durante un incontro protetto presso il centro socio sanitario di via Sergnano a San Donato, il 25 febbraio 2009. Oggi è arrivata la sentenza della Corte d’appello, che ha in parte modificato la decisione del primo grado, chiuso con l’assoluzione dei tre imputati. In secondo grado è infatti arrivata la condanna a quattro mesi di carcere per la responsabile dei servizi sociali.

Fonte: http://www.ilcittadino.it/p/notizie/cronaca_sud_milano/2013/07/17/ABHHtWoC-omicidio_barakat_una_condanna.html

Risponde di concorso colposo in omicidio colui che ha mancato di vigilare sul soggetto violento posto sotto la sua responsabilità.

E’ davvero questo il reato commesso? Si tratta di mera culpa in vigilando?

La storia è sempre la stessa: una madre chiede aiuto e si trova accusata di essere troppo protettiva, ipertutelante, addirittura alienante.

Mi definirono esagerata, ero colei che voleva ledere la figura genitoriale paterna.

Così scrive la mamma di Federico.

Persone che ricoprono responsabilità di servizi così tanto delicati non vedevano che l’unica verità era quella di un genitore pericoloso, malato instabile ed imprevedibile. Ho sempre ritenuto giusto che un bambino dovesse avere sia il padre che la madre, ma suo padre non era una persona in grado di essere una figura tutelante. L’orrore l’ha dimostrato. Avrei preferito essere esagerata… Mio figlio non c’è più. Dopo lunghissime battaglie legali, ottenni che Federico incontrasse il padre in uno spazio protetto.

Più cercavo di segnalare la gravità della situazione e più le persone preposte alla tutela di Federico, invece di aumentare la vigilanza, la riducevano sino ad annullarla del tutto.

La mamma di Federico pone a tutti noi questa domanda:

Perché le persone che avevano preso in carica un minore non hanno bloccato le visite dopo le innumerevoli segnalazioni di pericolo? 

Già, perché?

Perché le donne denunciano e le denunce cadono nel vuoto?

Da anni gli attivisti dei vari gruppi che vengono definiti “papà separati” chiedono pene più severe per il genitore che sottrae la prole agli incontri con l’ex partner.

Da anni accettiamo indifferenti la versione che vuole le mamme crudeli e vendicative e lasciamo che donne e bambini muoiano, dopo aver subito anni di vessazioni e minacce, grazie alla complicità dei soggetti preposti a tutelarli.

Elisabetta Termini è stata condannata a 4 mesi di reclusione in appello. 4 mesi che non sconterà.

Continuerà ad operare nei Servizi Sociali? Quanti bambini sono oggi sotto la sua responsabilità? E’ ancora convinta che le madri siano restie ad affidare i propri figli al padre perché mosse da propositi di vendetta?

Non lo sappiamo. La stampa dedica alla vicenda solo qualche riga.

Ma è lecito chiedersi di fronte a questi eventi, di fronte alle recenti drammatiche morti di Rosi Bonanno e dei piccoli Davide e Andrea, come potranno da oggi in poi le donne vittime di abusi riporre la loro fiducia nelle istituzioni?

“Mamma, le signorine dei servizi se ne fregano di me”, diceva Federico Bakarat.

E noi, ce ne freghiamo?

Informazioni su il ricciocorno schiattoso

Il ricciocorno schiattoso si dice sia stato avvistato in Svezia da persone assolutamente inattendibili, ma nonostante ciò non è famoso come Nessie.
Questa voce è stata pubblicata in affido e alienazione genitoriale, attualità, giustizia, notizie, politica, riflessioni, società, tutti i volti della Pas e contrassegnata con , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

17 risposte a Responsabilità

  1. Andrea Mazzeo ha detto:

    Questa è una sentenza della Suprema Corte di Cassazione che risale al 1998; forse un po’ datata ma illuminante. Non ci sono scusanti che tengano, a questo punto.
    “La circostanza che un figlio minore divenuto oramai adolescente e perfettamente consapevole dei propri sentimenti e delle loro motivazioni provi nei confronti del genitore non affidatario avversione o addirittura ripulsa – a tal punto radicati da doversi escludere che possano essere rimossi nonostante il supporto di strutture sociali o psicopedagogiche – costituisce fatto idoneo a giustificare anche la totale sospensione degli incontri tra il minore stesso ed il genitore non affidatario. Tale sospensione può essere disposta indipendentemente dalle eventuali responsabilità di ciascuno dei genitori rispetto all’atteggiamento del figlio, ed indipendentemente anche dalla fondatezza delle motivazioni addotte da quest’ultimo per giustificare detti sentimenti, dei quali vanno solo valutate la profondità e l’intensità al fine di prevedere se disporre il prosieguo degli incontri con il genitore avversato potrebbe portare ad un superamento senza gravi traumi della sua animosità iniziale, ovvero ad una dannosa radicalizzazione della stessa (Cass. sez. I, sent. 15. 01. 1998 n. 317).

  2. Pingback: Nessuno ha protetto Federico | Il Malpaese

  3. Samuele G ha detto:

    Nella vicenda del bambino ucciso ci sono però i segni dell’alienazione. È possibile che il padre, extracomunitario, non avesse capito di cosa era vittima il figlio ed abbia agito contro la persona sbagliata, contro un bambino che non aveva nessuna colpa

    • Ah bene, lei è anche razzista… Non ci facciamo mancare niente.

      • Samuele G ha detto:

        Ma che c’entra il razzismo? Un poveretto, arrivato da un paese povero, si trova in questo paese femminista dove la magistratura priva i bambini del loro papà per motivi futili, vede che il figlio lo insulta e lo rifiuta e non capisce, non ha mai sentito parlare di PAS, non ha i soldi per pagarsi avvocati ed esperti che possano aiutarlo, e così si arriva alla tragedia.

      • La persona di cui Lei sta parlando era uno stimato professionista, non lo stereotipo del “povero extracomunitario”… Ed era un uomo malato. Ecco cosa c’entra il razzismo. Lei non conosce il caso, non conosce le persone coinvolte, non sa nulla, ma diagnostica una malattia.

    • Vale ha detto:

      abbia agito contro la persona sbagliata”
      a parte che continuare a insistere che l’alienazione esista, a questo punto, è ridicolo (non c’è peggior sordo…), ma questa frase mi suona tanto come “il figlio era innocente, avrebbe dovuto far fuori la madre”. Ma scherziamo? Questo tizio ha ammazzato una persona. Non ci sono scusanti che tengano, lo vogliamo capire una buona volta?
      Vale

  4. Romano ha detto:

    Ehi Samuele G,
    Mi sa che pensavi di essere in un blog di romanzi di fantascienza. Servizi E.T. non vuol dire Extra Terrestri. Perciò lascia perdere gli alieni, che qui parlano di un fatto vero.

  5. Romano ha detto:

    Inoltre. Samuele G, oltre alla persona sbagliata, ce ne sarebbe stata anche una giusta?
    Avete praticamente un trasponder incorporato nel vostro linguaggio che vi rivela al 100%.

  6. Lilli ha detto:

    Ma quale alienazione? La madre aveva capito tutto, sapeva che il suo ex era pericoloso e perciò erano stati dati incontri protetti ma purtroppo la gente che doveva sorvegliare quell’uomo non ha fatto il suo dovere. E’ assurdo usare la scusa dell’alienazione in un caso come questo, di un padre che uccide barbaramente suo figlio. Non capisco perché il Ricciocorno permetta a certe persone che fanno commenti del genere di contaminare con le loro invenzioni un blog bello come questo.

    • Queste persone, le persone che scrivono questi commenti, sono le persone che hanno permesso che si arrivasse a questo punto: al punto di ignorare un ordine del Tribunale e lasciare un bambino da solo con una persona pericolosa, al punto di permettere che un bambino venisse ucciso. Sono persone senza pietà, prive di rimorso. Banchettano sui cadaveri di quelle che sono le vittime della loro folle propaganda… E’ giusto che la gente sappia che ci sono persone così in giro.

  7. Romano ha detto:

    Samuele G.,
    La PAS non esiste. Era la farneticazione di un allucinato, e non è stata ammessa nei manuali di psichiatria nonostante pressioni fortissimi da parte delle varie organizzazioni di “padri separati”. Campagne pesantissime e molti soldi a disposizione, non è servito a niente!
    Voi dovete capire che in Italia si potrebbe ottenere il riconoscimento della PAS perché l’etica è un concetto aleatorio e prevalgono l’amicizia e il denaro usato come lubrificante. Negli Stati Uniti invece si dà molta più importanza alla serietà e al rigore scientifico, che alla lunga pagano di più.
    Parlare di PAS è ormai come parlare di fenomeni paranormali e di cucchiani che si piegano. Puoi parlane con chi ci crede e trovare un sacco di gente che ti risponde e ti dà soddisfazione all’interno di quella comunità.

    • Negli Stati Uniti muoiono bambini, proprio come qui in Italia… Questo, ad esempio, è un caso molto simile a quello di Federico Bakarat, solo che le vittime sono tre: http://www.nbcnews.com/id/23882741/ns/us_news-crime_and_courts/t/dad-confessed-drowning-children-police-say/#.UXWmN8qyox5 Anche in questo caso la madre aveva cercato di portare all’attenzione del Tribunale il disagio psichico dell’ex marito, ma è stata ignorata.Tre bambini, di 6, 4 e 2 anni hanno perso la vita perché il Tribunale aveva stabilito che “no clear or convincing evidence that the alleged acts of abuse occurred.” Convincing: la signora non li aveva “convinti”. Perché? Perché le madri sono delle bugiarde alienatrici, come ci racconta il caro Samuele…
      La verità è quello che queste persone rivendicano è il diritto di vita e di morte sui propri familiari e non riescono neanche a camuffare troppo bene le loro intenzioni.

  8. Romano ha detto:

    Samuele G.,
    Poiché tuttavia in Italia l’originalità viene repressa e tutto viene mutuato da oltre oceano, dopo si vedono i documenti compilativi e raffazzonati di chiarimento di cosa sia la PAS, scritti di fretta in un fine settimana di ottobre per proteggere il proprio business da mediocri venditori di fumo.
    Come hai visto anche in Italia i pro-PAS battono in ritirata e precisano, pretendendo di farsi titolari di chiarimenti quando fino al giorno prima hanno venduto quello che un mercato non regolamentato e ignorante, fino al caso di Cittadella, propinava.
    Comunque non ti preoccupare, ci sono cialtroni che che hanno la capacità di essere dei mutanti quindi qualeche fesseria o nuova supercazzola se la intenteranno per i disperati.
    Hai mai letto una CTP pro-PAS? Guarda che veramente il Tognazzi di Amici Miei con la supercazzola ha fatto scuola e permesso a gente davvero limitata di trovarsi una nicchia dove andare a vendere la Fontana di Trevi ai turisti stranieri.

  9. Lilli ha detto:

    “Un poveretto, arrivato da un paese povero, si trova in questo paese femminista dove la magistratura priva i bambini del loro papà per motivi futili”…. e certo… , nel caso di Battipaglia i bambini non vogliono vedere il padre perché dicono che lui avrebbe rivolto loro attenzioni sessuali, sono questi i motivi futili?

  10. Lilli ha detto:

    “… vede che il figlio lo insulta e lo rifiuta e non capisce, non ha mai sentito parlare di PAS, non ha i soldi per pagarsi avvocati ed esperti che possano aiutarlo, e così si arriva alla tragedia”. Mi faccia capire: secondo lei, se un padre di livello cultuale non elevato o di mentalità arcaica vede che suo figlio lo insulta e lo rifiuta, invece di mettersi in discussione e chiedersi il perché, è normale che lo uccida? Mi chiedo se tutti quelli che sostengono la P.A.S. hanno questa idea nella mente: mi auguro di no, spero davvero che ci sia anche gente in buona fede che ignora che la teoria di Gardner non è mai entrata nel manuale diagnostico delle malattie mentali.
    P.S. Conosco contadini magrebini che non torcerebbero un capello ai figli anche se questi li rifiutano. La sua teoria dell’extracomunitario fa acqua da tutte le parti, perché ci sono anche tanti padri italiani tra quelli che hanno ucciso i figli che li rifiutavano

  11. rosalia ha detto:

    questo fatto atroce, è anche più atroce perchè ti fa sentire la solitudine e l’impotenza di una madre che sa qual’è il bene per il suo bambino, ma che si trova delle istituzioni come tribunali e servizi, che essendo lì per il cittadino, dovrebbero operare per il suo bene, ma quando si rivolge a loro si rende conto che sono diventati suoi nemici. le vere istituzioni, rappresentanti della società democratica e dei diritti dei cittadini, donne,uomini e bambini, sono in realtà occupate da persone incapaci e ignoranti che invece di fare il lavoro di protezione e sostegno delle persone in difficoltà, ne diventano i persecutori…e allora le madri scoprono di essere sole a difendere i loro bambini, sole contro un uomo / padre purtroppo disturbato e sole contro una società malata che sta operando a favore della distruzione dei suoi componenti. allora se queste istituzioni sono incapaci di fare il loro dovere, che si facciano da parte, che smettano di sostenere accuse e idiote teorie e lascino le madri libere di difendere i loro figli, che lo sanno fare molto meglio di loro, invece di intrappolarle nelle maglie dei loro controlli incompetenti. Qui non si tratta di fare il partito dei padri e delle madri, non siamo allo stadio, si tratta di capire che quando una persona è disturbata, deve stare lontano da un minore, e se chi deve deciderlo sbaglia, allora io voglio che paghi, i responsabili della morte di quel bambino, devono prendere l’ergastolo, quattro mesi è una sentenza vergognosa. La giustizia non esiste più!!

Lascia un commento