Signore schiattose

In difesa della proposta Hunziker e Bongiorno si regolamentare la Pas, trasformandola da sindrome a reato penale (una metamorfosi che realizzarebbe uno dei sogni del suo inventore, Richard Gardner, che era un grande sostenitore della necessità di spedire in prigione i genitori “alienanti”), scende in campo anche il Dottor Gaetano Giordano sul suo sito Mobbing Genitoriale, con un articolo dal titolo “PAS – SIGNORE SCHIATTOSE ALL’ASSALTO DI UNA PROPOSTA (VOLUTAMENTE?) FRAINTESA“.

“Sono stato frainteso” è ormai la reazione obbligatoria ad ogni moto di sdegno collettivo, una sorta di risposta automatica. Non c’è politico, opinionista o professionista che, di fronte alla disapprovazione, non risponda accusando chi muove delle critiche di non aver compreso appieno il messaggio che voleva inviare.

Esordisce così, il Dottor Gaetano Giordano:

C’è una gran canizza, da parte di molte signore – signore per così dire schiattose, a giudicare dalle reazioni- sul fatto che due star della tutela delle donne, vale a dire l’avvocato Giulia Bongiorno e la star televisiva Michelle Hunziker, si sarebbero schierate a difesa dei bambini vittime della PAS, proponendo il carcere per chi inculca nel minore odio o disprezzo per l’altro genitore.

Con “canizza” si intende (da vocabolario) “l’abbaiare insistente dei cani che inseguono la selvaggina” e, in senso lato “Grida scomposte e violente, di inseguitori o di avversari, critiche violente e maligne”.

Quindi Gaetano Giordano, in questo articolo, accusa le persone che hanno mosso delle critiche a due “star” della tutela delle donne (devo essermi persa l’inaugurazione della Walk of Fame della tutela delle donne, e anche la cerimonia dell’assegnazione delle stelle a Hunziker e Bongiorno, voi ne sapete niente?) di aver gridato con violenza delle malignità.

Quali sarebbero state queste critiche violente e maligne?

…le schiattose di cui sopra -cui si sono uniti avvocati presentati come giornalisti, e tutto un corteo di opinionisti che con la scienza nulla hanno a che fare– molto probabilmente non sopportano assolutamente che due campionesse della difesa dalla violenza contro le donne [Anche i campionati della difesa della donna devo essermi persa… ] assumano una posizione che, chissà perché (e qui si legge già una traccia della scorrettezza etica di questi ragionamenti), viene ritenuta lesiva degli interessi delle donne. Cosa ci azzecca, ad esempio, affermare che legittimare la diagnosi di Pas equivale a danneggiare le donne separate?

Vediamo di spiegare cosa ci azzecca affermare che legittimare la diagnosi di Pas equivale a danneggiare le donne separate.

Non è un segreto per nessuno che la sindrome da alienazione genitoriale sia una teoria profondamente misogina, che afferma che principalmente sono le donne ad alienare i bambini. Naturalmente non ci sono studi statistici che possano giustificare una simile affermazione, che si basa esclusivamente su quanto scrisse nei suoi libri Richard Gardner.

psicologia contemporanea

Come possiamo leggere in questo stralcio di un articolo pubblicato recentemenete sulla rivista “Psicologia Contemporanea”, si sottolinea che le madri sono così spesso il genitore alienante, che per spiegare cos’è l’alienazione occorre parlare di distruzione della figura paterna.

Ma l’accenno alla tendenza femminile ad alienare i bambini, nel materiale informativo sull’alienazione genitoriale, non manca mai:

la madre alienanteIn tutti i documenti diffusi in rete sull’argomento (potete verificare da soli) è sempre menzionato il fatto che è il genitore di sesso femminile quello più frequentemente colpevole di mettere in atto una campagna denigratoria, allo scopo di eliminare un innocente papà dalla vita del figlio.

la madre alienante2La tendenza delle donne ad alienare i figli è un mito che popola non solo gli articoli che parlano di Pas, ma anche tutti i siti maschilisti del web, che sulla questione si divertono a diffondere persino dei meme:

meme_mascolinisti4Esistono meme sui “padri alienanti”? La risposta è no, non esistono. Né in Italia, né all’estero:

mother_parentalalienation

Questa campagna denigratoria del genere femminile, inoltre, è spesso associata a cifre inventate che raccontano di false accuse di violenza domestica e abusi sui minori.

Le colpevoli? Sempre le donne.

false_accuse

La prima domanda che vi pongo è questa: quanto è eticamente corretto divulgare l’informazione che le donne sono le principali responsabili della sindrome di alienazione genitoriale e poi lamentarsi, quando si viene accusati di sessismo, di essere vittime del vociare maligno di “signore schiattose“?

Quanto è eticamente corretto insinuare che chi si lamenta dell’ingiustificata misoginia che pervade la stragrande maggioranza delle informazioni in circolazione sulla Pas, lo farebbe perché

“se passa la legge che condanna chi ha indotto la PAS, molte delle loro amiche (solo donne) e/o assistite (solo donne) sarebbero subito perseguibili”?

Quello che sta dicendo, Gaetano Giordano, è che chi critica l’alienazione genitoriale lo fa con dolo, allo scopo di difendere donne alienanti. Un’accusa piuttosto grave e infamante, soprattutto perché a criticare la proposta Hunziker-Bongiorno sono state anche le avvocate dei centri antiviolenza.

Quanto è eticamente corretto difendersi con l’argomento “ma la sindrome da alienazione genitoriale nella proposta di legge non è citata”, quando le sue promotrici hanno dichiarato a mezzo stampa e in televisione che vogliono occuparsi proprio di sindrome da alienazione genitoriale?

corriere_hunzikerLe critiche alla proposta Hunziker-Bongiorno hanno parlato di alienazione genitoriale non con l’intento di mistificare l’intento delle due “campionesse“, ma perché proprio le due “campionesse” hanno espressamente citato la sindrome da alienazione genitoriale come fonte d’ispirazione del loro progetto.

Scrive Gaetano Giordano:

Resta il fatto che se una associazione di psichiatri si mettesse in testa di contestare le leggi, i procuratori direbbero che quella è una invasione di campo.

Gli domando: perché un’avvocata che pretende di regolamentare una sindrome per mezzo di una legge da inserire nel codice penale non costituisce una “invasione di campo”?

Veniamo ad un altro argomento che mi sta a cuore. Scrive Gaetano Giordano:

Ce ne sono altri, poi, di terribili assunti sulla pericolosità implicita nel riconoscere l’esistenza della PAS. Ad esempio, quello che vuole il povero bambino Federico Barakat vittima della PAS. Ci risparmiamo i commenti di un simile tirare in ballo una vittima innocente di un gesto folle, e chiediamo: qual è il nesso di causa univoco ed esclusivo che legherebbe la PAS a questa terribile morte?

Il nesso che c’è fra la Pas e la morte di Federico, ve lo spiega la mamma di Federico:

antonella

Ancora dall’articolo di Giordano: “Prospettare che il povero Federico sia morto perché sua madre è stata sospettata di aver indotto nel piccolo uno stato di PAS, e questo abbia permesso al padre di ammazzarlo, non ha senso. In realtà, il povero Federico è morto perché chi doveva gestire i suoi rapporti col padre non ha individuato come questi potesse essere pericoloso nei confronti del figlio: ma l’utilizzo o meno di questa o quella etichetta concettuale, o di questa o quella diagnosi, non avrebbe cambiato nulla di quella terribile vicenda. Vale a dire: anche se chi doveva controllare gli incontri non credeva nella PAS, il problema di fondo restava accorgersi della pericolosità del padre”, ci dice Giordano.

Se chi doveva controllare quegli incontri non si fosse nutrito di documenti che raccontano che le donne si inventano false accuse di maltrattamenti, che sono pervase dal desiderio di annientare poveri padri innocenti e che hanno il potere di indurre nei bambini il rifiuto di una figura genitoriale inoffensiva, molto probabilmente avrebbero preso in considerazione le denunce di Antonella Penati, avrebbero ascoltato e dato credito alla paura di Federico Barakat; ecco qual è il nesso. Perché la signora Penati è stata definita “iperaccudente” (cioè esagerata), e la sua richiesta di mettere in sicurezza Federico non è stata accolta, altrimenti?

Chi doveva gestire quella situazione non aveva bisogno di “individuare” la pericolosità del padre, perché quella pericolosità gli veniva raccontata. Ma si sono tappati le orecchie e, invece di svolgere delle indagini, hanno preso le loro decisioni sulla base di un pregiudizio diffuso da chi scrive articoli sulla Pas: le donne mentono e alienano i bambini.

“chiamare in causa un bambino morto ha per me connotazioni ben precise.” afferma Giordano. Mi piacerebbe sapere quali.

Di bambini morti, nella storia della Pas, ce ne sono diversi. Perché si dovrebbero tacere sulle loro morti? A chi giova non parlare di sentenze vergate sulla base della letteratura sulla Pas che hanno causato la morte di bambini innocenti?

Perché non dovremmo parlare, ad esempio, dell’omicidio del piccolo Wyatt Garcia, ucciso a soli nove mesi dal padre, che ripetutamente aveva annunciato il suoi intenti omicidi?

“I was treated like a criminal, like a complaining woman”, racconta Katie Tagle, la madre del piccolo Wyatt.

“… the judge simply accused Tagle of lying, and ordered that she turn Wyatt over to his father—with fatal results.” Il Giudice l’ha semplicemente accusata di mentire, e le ha ordinato di consegnare il bambino al padre.

L’articolo linkato cita altri casi analoghi:

  • Teigan Peters Brown (3 anni), ucciso dal padre nel corso di un incontro stabilito dal Tribunale (Arizona, giugno 2009);
  • Bekm Bacon (8 mesi), ucciso dal padre, che poi si è suicidato (Idaho febbraio 2010);
  • Janiyah Nicole Hale (1 anno), della sua morte è accusato il padre, registrato come  sex offender (Alabama liglio 2009).

Che cos’hanno in comune tutti questi casi?

Courts assume mothers are orchestrating misinformation, instead of trying to protect their children”: i Tribunali hanno dato per scontato che le madri che chiedevano la sospensione delle visite paterne stessero orchestrando un piano basato sulle menzogne, invece di voler proteggere i loro figli.

E cosa cita l’articolo, fra le cause che hanno creato un clima sfavorevole alle denunce delle donne?

Moreover, courts are now often swayed by a concept called “parental alienation syndrome” (PAS), coined by the late psychiatrist and psychoanalyst Dr. Richard A. Gardner in the 1980s to describe situations in which one parent is trying to turn the children against the parent during a divorce process.

I giudici sono spesso influenzati da un concetto chiamato sindrome di alienazione genitoriale(PAS), coniato dal defunto psichiatra e psicoanalista Dr. Richard A. Gardner nel 1980 per descrivere situazioni in cui uno dei genitori cerca di manipolare i bambini contro l’altro nel corso di divorzio.

Le situazioni che Gardner descriveva accuratamente nei suoi libri, nella realtà potrebbero essere molto diverse. A gettare un ombra sinistra sul suo operato di consulente è stato il suicidio di uno dei suoi pazienti, Nathan Grieco; il ragazzo raccontava di non voler trascorrere del tempo con il padre perché il genitore era abusante. Richard Gardner predispose che dovesse incontrarlo sotto la minaccia di spedire la madre in prigione. Nathan decise di porre fine a quello che per lui era diventato un “tormento senza fine”, e si impiccò.

Vi diranno che Nathan Grieco si è tolto la vita perché alienato da una madre crudele. Di fatto non c’è nessuna prova, al di là delle parole dell’inventore della Pas, che possa dimostrare che quel ragazzo volesse liberarsi da una figura genitoriale abusante o fosse – come sosteneva Gardner – la vittima di un “lavaggio cervello”. Resta il fatto che Nathan è morto, come è morto Federico Barakat, come sono morti molti altri bambini, e su tutte queste morti aleggia lo spirito delle teorie di Gardner e dei suoi epigoni, e la propaganda martellante che racconta di donne malvage che vogliono escludere i poveri papà.

Come spiegano due studi in merito,

i pregiudizi di genere – in questo caso la convizione che la donna generalmente menta quando denuncia una violenza perpetrata da un uomo contro di lei o contro i suoi figli – influiscono pesantemente sull’esame delle prove, soprattutto quando si parla di violenza domestica; l’analisi della casistica ha dimostrato che sulle conclusioni di chi è chiamato ad esprimere un parere in caso di dispute sull’affido del minore hanno molta più influenza le convinzioni personali, piuttosto che la vita reale della famiglia che dovrebbe essere valutata.

Sono quelle convizioni personali che hanno fatto sì che Antonella Penati non venisse ascoltata, ed è a causa del pregiudizio diffuso che le madri siano un genitore tendenzialmente alienante che Federico Barakat è morto.

Tutto questo non ha nulla a che fare con la scienza. Non è per nulla “scientifico” scrivere, riscrivere e pubblicare testi che affermano che le madri sono più spesso alienanti – citando percentuali come il 90% – quando non ci sono dati concreti a supporto di una simile considerazione.

Continuare a divulgare, come fosse un dato che ha un qualche fondamento nella realtà, l’informazione che esista “un fenomeno criminale meritevole, secondo la coscienza sociale, di adeguata stigmatizzazione” (come hanno dichiarato Hunziker e Bongiorno nel loro comunicato stampa) e che questo fenomeno è la “sindrome da alienazione genitoriale”, di fatto mette a rischio ogni donna che decida di denunciare le violenze del partner e di tutelare i propri figli dagli abusi, come dimostrano tutte quelle morti delle quali non dovremmo parlare.

Ho scritto già tanto, e non voglio annoiarvi oltre. Sicuramente torneremo sull’argomento.

A proposito delle proteste sulla fondatezza scientifica del concetto di alienazione genitoriale, vi rimando intanto ad alcuni articoli che trattano diffusamente della SINPIA e della Pas:

LA SINPIA E LA PAS – I

LA SINPIA E LA PAS – II

LA SINPIA E LA PAS – III

LA SINPIA E LA PAS – IV

LA SINPIA E LA PAS – V

LA SINPIA E LA PAS – VI

LA SINPIA E LA PAS – VII

 

 

 

Informazioni su il ricciocorno schiattoso

Il ricciocorno schiattoso si dice sia stato avvistato in Svezia da persone assolutamente inattendibili, ma nonostante ciò non è famoso come Nessie.
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24 risposte a Signore schiattose

  1. Andrea Mazzeo ha detto:

    Ottima replica, ma dare le perle a chi non è in grado di apprezzarle è opera inutile.
    Mi chiederei le motivazioni di questa sviolinatura; che aspiri a divenire consulente di “Doppia difesa”? Buon per lui (e peggio per loro).
    Di buono c’è che con questa uscita il collega si è guadagnato una segnalazione all’Ordine dei medici di Roma. Il Presidente della FNOMCeO, cioè il nostro Presidente, ha dichiarato che la PAS è “priva di riconoscimenti ufficiali in assenza di evidenze scientifiche”(https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2012/12/28/dicono-della-pas-xii/); forse il nostro era in periodo armenico e non lo ha letto. Che se la veda con il Presidente.

  2. Cuor di strega ha detto:

    L’ha ribloggato su Antropologia e sviluppoe ha commentato:
    Sindrome da alienazione genitoriale. Ovvero come ti istituzionalizzo il pregiudizio in tribunale.

  3. primavera ha detto:

    Non solo la pas fa si che donne e bambini non siano mai creduti ma ribalta esattamente la frittata: qualsiasi disagio mostri il bambino non è per gli abusi del padre(fisici e/o psicologici) ma assolutamente colpa sempre e comunque della madre anche in assoluta assenza di prove contro di lei e invece di numerose prove a carico del paparino di turno!
    E se proprio il padre è indifendibile e la madre oggettivamente una brava madre e il bambino oggettivamente bello e sano e normale ecco che si passa all’inventare i fatti di sana pianta. Tanto chi verifica cosa dannazione scrivono psicologi o assistenti sociali? Nessuno..nessuno!!!!!!!
    Ma perché non vengono a fare un confronto serio con noi questi bugiardi patentati..dove e quando volete perché le mamme che voi dite essere alienanti nn hanno scheletri nell’armadio! Nulla da nascondere ma MOLTO da dichiarare…
    Ps. ci spieghi Giordano come mai allora le responsabili della morte di federico nn hanno pagato e se la ridacchiano pure..sarei curiosa di sentire qualche altra strampalata teoria a tal riguardo!
    è solo un marcio giro di denaro e/o di persone poco raccomandabili che stanno difendendo non certo i bambini tantomeno le donne!
    Ma attenzione ad esagerare perché poi le cose magari lentamente ma vengon fuori. .mafia capitale docet!

    • Andrea Mazzeo ha detto:

      So di vicende in cui l’esimio CTU, rigorosamente pro-PAS, al primo accenno dei bambini esaminati alle violenze subite dl padre ha detto seccamente che lui di quelle cose non voleva sentirne parlare.
      So di vicende in cui l’esimio CTU, al primo incontro, rivolgendosi alla madre con tono duro, ha detto: “Allora, perché questa madre non vuol far vedere i flgi al padre?”.
      E potrei continuare a lungo.

  4. IDA ha detto:

    L’ha ribloggato su Un disinvolto mondo di criminalie ha commentato:
    Nel mio blog, non ho mai trattato il tema della PAS o Alienazione Genitoriale, perché non mi sono mai sentita all’altezza di trattare temi così delicati. Onorata di far parte delle “Signore Schiantose” ripubblico questo bel post.
    “Che altri si vantino
    Delle pagine che
    hanno scritto;
    io sono orgoglioso
    di quelle che ho letto.”
    Un lettore- Jorge Luis Borges
    Buona lettura.

  5. Lynnet ha detto:

    Io credo che esista un termine per Giordano, per chi sostiene Giardinier (senza alcuna offesa per i giardinieri, ovvio) e compagnia bella: paraculo.
    Mi chiedo perché i seguaci di Giardinier non prendano in considerazione l’ipotesi più ovvia e più logica: ovvero che la gente cattiva che abusa dei figli esiste e non è un complotto delle madri separate
    Ogni volta che leggo qualcosa di loro mi sembra che prendano un livello in paraculaggine, appunto, come se niente fosse, mi stupisce addirittura la loro sfacciataggine.

    La prossima volta uscirà un articolo sulle lobby femministe massoniche e gay in collaborazione con i rettiliani che irradiano con le scie chimiche le scuole per causare la pas? Tanto il livello delle loro affermazioni è questo, non mi stupirebbe se lo facessero davvero.

    • Andrea Mazzeo ha detto:

      I sostenitori della PAS non prendono in esame l’ipotesi più logica ed evidente perché se lo facessero finirebbe tutto il business intorno alla PAS. Quello della PAS è un Sistema che consente a chi ci è dentro di guadagnare tanti bei soldini, di pubblicare libri (ce ne sono almeno due che sono consulenti editoriali di importanti case editrici e fanno il bello e cattivo tempo), di fare carriera nelle facoltà di psicologia e scienze della formazione (molti di loro sono docenti universitari in queste facoltà), di essere nominati CTU perché è tutto pilotato dall’alto e in certi tribunali non si fa giustizia ma giustizia sommaria di madri e figli.

  6. Nato Invisibile ha detto:

    Nel brillante articolo del Giordano si accusano le Signore Schiattose come me di un complotto ideologico. Noi novelle Medea del secondo millennio avremmo l’ardire di celare sotto un’ipocrita veste cristiana [perché le mamme -sempre buone, sempre oneste, come l’iconografia cattolica ci impone-] una pagana ed intenzionale strategia volta indiscriminatamente a distruggere i propri figli pur di colpire gli ex. Dice sempre il Giordano che [la battaglia contro la PAS sembra una battaglia per permettere alle mamme di plagiare i propri figli. Altrimenti perché ritenere l’uso di questo concetto lesivo delle sole mamme?]

    Ebbene, affermo schiattosamente il falso ideologico che si annida dietro il concetto di alienazione: il plagio. Egregio Giordano, neanche il plagio è reato. Per plagiare la mente di qualcuno, occorre essere degli esperti della mente o almeno del linguaggio. Le madri che si accusano essere plagiatrici non sono tutte esperte di psicologia né dell’arte del linguaggio (avvocati, magistrati, politicanti, attrici ecc) No. Quelle sono le figure che popolano i tribunali, i centri clinici e i dipartimenti di Psicologia o Psichiatria delle nostre Università, e che affiancano la Giustizia nell’individuazione del “colpevole” e successivamente nella deprogrammazione della vittima del plagio: il minore.

    In termini di sviluppo cognitivo e di psicologia dell’età evolutiva, dal momento che la discussione è fra professionisti (no?) conoscerete tutti il significato di ‘attaccamento’. Da 0 a 3 anni, con un picco intorno ai 18 mesi, il bambino sviluppa il suo ‘attaccamento’ (di 3 possibili tipi) nei confronti delle figure che riconosce come responsabili del suo accudimento: i genitori, o tutori, anche detti ‘care-giver’. E tale processo di attaccamento non è condizionabile attraverso alcun plagio. Se il genitore o care-giver non è presente, l’attaccamento non ha luogo. Se il genitore è presente ma dimostra carenze, l’attaccamento comunque avviene, seppur non possa diventare ‘sicuro’.

    Il genitore che è stato capace di generare nel figlio un attaccamento, specie se sicuro, non verrà mai rifiutato dal figlio, nemmeno se lo Spirito Santo con le sue Lingue di Fuoco gli bruciasse la memoria! Figurarsi se la casalinga di Voghera, la fioraia, la pasticcera, piuttosto che l’imprenditrice o l’astronauta possa riuscire in questa impresa.

    Quando un figlio vi rifiuta, fatevela una domanda, e datevi una risposta onesta, senza invocare il conflitto, il plagio o le piaghe d’Egitto. E quando una donna vi sbatte in faccia le vostre carenze e le vostre prepotenze, fin anche le violenze, non vogliate giustificarvi nella misera difesa di essere voi le povere vittime, additando le vostre ex come delle Salomè travestite da Madonne. Non violentate le identità dei vostri figli col mito progressista del figlio ‘alternato’ per gratificare il vostro becero senso di possesso e di rivalsa contro le ex. Siete omuncoli, e ciò che seminate raccoglierete.
    Temeteci, perché siamo tante, oneste e Schiattose!

    • Andrea Mazzeo ha detto:

      So di vicende in cui sono stati letteralmente violentati da psicologi senza scrupoli, sia il concetto di attaccamento sia i principi della teoria sistemica in psichiatria e psicologia.
      So di vicende in cui lo psicologo al termine dei test chiedeva al CTU se era il caso di accentuare alcuni aspetti a carico di lui o di lei. Ne parlo qui (in fondo, pag 17 e 18):

      Fai clic per accedere a 20140510.pdf

      E i giudici abbozzano.

  7. viola ha detto:

    Viviamo in un mondo pazzo dove dietro tutto questo c’è il Dio denaro .Sono atea ma penso che quando le coppie si separano e la separazione é giudiziale e se hanno figli un minorenni di solito c’è un giro d’affari per i avocati , CTU, assistenti sociali e in seguito per le case famiglie , perché nessun bambino ne esce indenne quando entra in questo giro. Questi professionisti lucrano sulla pelle dei bambini e delle loro mamme .Lo chiamano “olocausto Bianco” .un saluto 🙂

  8. primavera ha detto:

    Aspetto contatti da mamme schiattose e coraggiose..per parlare, confrontarci e in ultimo organizzarci..una sola fa poco perché la schiacciano e la bollano come isterica e bugiarda ma a tante schiattose che direbbero? Isteria collettiva??? Poi documenti alla mano mettiamo a confronto le ctu e vediamo se sono tutte uguali come credo!
    loro unendosi e facendo finta di essere vittime hanno creato la sciagurata legge del condiviso e la pas a corollario..noi siamo vittime e abbiamo dei figli da difendere non credo che potrebbero fermarci!

  9. Nato Invisibile ha detto:

    Cara Primavera, i numeri (e non solo) ci sono contro: l’ISTAT ci insegna che nel 2010 le separazioni ed i divorzi sono stati 88.191, di cui circa 66.230 consensuali.
    Per i restanti 12.000 casi non consensuali e dunque (udite udite) CONFLITTUALI, il Tribunale dei Minorenni di competenza territoriale è intervenuto, coadiuvato da tutti gli strumenti giuridici stabiliti dalla Legge
    (Consulenti esterni “esperti”, Servizi Sociali, Mediatori Familiari, Giudici Onorari, ecc.). quante volte i bambini che vivono storie di separazione CONFLITTUALE vengono allontanati dalle proprie famiglie?
    Non sono riuscita a trovare fonti o dati statistici rilevanti. Non so quanti istituti di Accoglienza né Case Famiglia esistano sul territorio nazionale. Non sono neppure riuscita a capire quanti Istituti siano Religiosi, quanti siano laici, né quanti bambini
    complessivamente vi siano ospitati. So solo che oggi si assiste ad un gigantesco business intorno ai minori ed agli Istituti di Accoglienza,
    i quali ricevono cifre giornaliere che variano dai 100 ai 200 € al giorno per minore. FONTE pg. 9 http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stenbic/36/2012/1113/pdf000.pdf
    Sempre nello stesso documento si legge a pg. 16 che i comuni spendono milioni di euro per i bambini che non vivono con le proprie famiglie, né con nuove famiglie affidatarie (quindi minori in istituto). “La casa famiglia specializzata, per bambini, e ce ne sono tanti, con problemi sanitari, costa da sola 200.000 euro.
    Le altre tra gli 80, 90 e i 100.000 euro.”

    Si conta che il 25% di essi sia proveniente da situazioni di abbandono per così dire o indotto da cause di disagio gravissime, come i figli di famiglie che vivono in condizioni di indigenza assoluta ecc. PAg. 17.
    il restante 70-75% è però costituito da figli di allontanamento “volontario” da parte del Tribunale, annoverati come “bambini che sono in istituto perché appartenenti a famiglie non funzionali alla crescita.” sono i Figli dei rifugiati,
    così come i figli dei separati.

    Per la Regione Lombardia ho trovato questa pubblicazione http://www.lombardiasociale.it/d/welfarelombardo_cap16.pdf che indica la ripartizione dei minori allontanati per età, causa, tipo di collocazione, che rende giustizia alla ricerca, ma ttemporalmente si ferma al 2009. Meglio di niente. Si scopre che nel 2007 i bambini e adolescenti fuori famiglia erano 32.400.

    Quelli di essi allontanati per Conflittualità fra i genitori erano già il 13% nella sola Lombardia fra il 2003 e il 2008. Scommettiamo che grazie alla Legge 54/2009 la percentuale è lievitata? attendo numeri, se li avete.

    Intanto riporto le conclusioni sul tema della Conflittualità fra i genitori, sempre per bocca della Dott.ssa Cavallo, la EMERITA capo Clan, a conclusione dell’Interrogazione parlamentare di cui sopra, penultima pagina: “Oggi sono molte le donne che cercano di escludere l’uomo. I motivi sono diversi, ma è una realtà.
    A noi arriva la patologia – ci saranno tante ottime madri – ma nel nostro panorama patologico è sempre la donna che tenta con protervia di escludere quest’uomo. Può trattarsi di una donna non sposata con cui c’era stata una promessa di matrimonio in un piccolo centro, oppure di una donna che era stata più volte tradita.
    Ci sarà sempre un motivo per cui le donne vogliono assolutamente escludere l’uomo, il che non è giusto.”

    ALLA FACCIA DEI PREGIUDIZI!!!!!!!!!!!
    E ALLA FACCIA DEL BUSINESS!!!!!!!!!!!

    Per le madri proterve e bigotte che rischiano di vedersi allontanati i minori, esiste un vademecum pubblicato il 27/04/2015 dal CCDU intitolato “Vademecum: Come difendere i propri bambini dagli allontanamenti dovuti a errori o valutazioni errate di certi psicologi, psichiatri e assistenti sociali della giustizia minorile”.
    Ne riporto alcune righe iniziali, “Il fenomeno di cui parliamo è conosciuto come ‘falsi abusi e allontanamento coatto dei bambini dalla famiglia e loro collocamento in comunità alloggio, affido o adozione’. […]
    Le statistiche rivelano che circa il 20% degli allontanamenti coatte, e il successivo affidamento a strutture di accoglienza o famiglie affidatarie, sono motivati da assenza dei genitori (provvedimenti carcerari, morte di entrambi i genitori), maltrattamenti o abusi.
    Il rimanente 80% circa avviene con la motivazione di “inidoneità genitoriale“ (spesso riconducibile a sottostanti motivazioni di natura economica o abitativa). Questa motivazione ha aperto le porte a innumerevoli abusi.

    Tramite valutazioni – per loro stessa natura soggettive e opinabili – alcuni psichiatri, psicologi e assistenti sociali, con una formazione inadeguata o scarsa competenza in campo minorile o famigliare,
    possono indurre il Tribunale dei minori a prendere provvedimenti drastici e drammatici, allontanando i figli alla famiglia, collocandoli in comunità tutelari per minori, mettendoli poi sotto indagine, analisi e quant’altro.
    La famiglia, nella maggioranza dei casi, è totalmente impotente di fronte a questo sistema che opera con l’ausilio, se i genitori si rifiutano, della forza pubblica.
    https://www.ccdu.org/minori/affido-bambini

    Affiancare 10 o 100 perizie tutte uguali, non farà altro che confermare la tesi della Cavallo. Qui bisogna cambiare il modo di pensare…

    • Andrea Mazzeo ha detto:

      Non solo, nella magior parte delle separazioni, anche cosiddette conflittuali, la modalità di affido è sempre quella condivisa; solo in una minoranza (circa il 10%, dati ISTAT) c’è affido esclusivo a un genitore.
      Dico ‘cosiddette conflittuali’ perché in realtà, il cosiddetto conflitto nasce nel momento in cui la donna vuole sottrarre se stessa e i figli alla violenza del partner o agli abusi sessuali sui figli; se accetta di soccombere e di consegnare i suoi figli al carnefice non c’è conflitto.

      Fai clic per accedere a articolo_psicologia.pdf

      Le cosiddette associazioni di padri separati sono composte da soggetti che non hanno avuto l’affido condiviso e lo reclamano a gran voce; ora, chiediamoci una cosa semplicissima: se il giudice, in un contesto legislativo che prevede l’obbligo dell’affido condiviso non lo ha concesso, ci saranno stati gravi motivi per escludere un genitore dall’affidamento dei figli.

  10. primavera ha detto:

    Non sono d’accordo..nel senso..queste persone hanno agito indisturbate e continuano a farlo a causa della paura che infondono. Minacciano,ricattano..
    sono nomi spesso altisonanti e si è portati a pensare che solo perché giudici o psichiatri abbiano la verità in tasca ma lo psichiatra è un medico e un medico serio non rovina i bambini li aiuta!!!!! Un giudice che fa il suo dovere studia le carte, approfondisce, non si rimette bovinamente al parere di persone prive di scrupoli e senso morale.
    hanno diffuso il concetto del “se ti metti contro ti distruggo” e tra i due mali scegliamo il minore.
    Bene le statistiche e anche utili ma io parlo di difendere i figli a prescindere dalle statistiche.
    La.soluzione qual’è in attesa che la mentalità cambi (e non cambierà considerato che piega sta prendendo il mondo e quanto queste pratiche si diffondono…)? Fargli prendere indebitamente dei bambini normali per renderli psicopatici e violenti a loro volta? Stare zitte? Forse non sarebbe servito a nulla ma sono certa che se accanto a Ginevra Amerighi ci fossero state mille mamme a denunciare le stesse situazioni e perfino le stesse persone il clan si sarebbe quantomeno posto il problema invece li stiamo lasciando agire indisturbati permettendogli di bollarci come madri che usano violenza psicologica sui figli e perfino toglierceli.
    ho letto il vademecum del ccddu e alcune cose mi sono state utili,ho letto di tutto in questi 3 anni e la cosa che più mi lascia perplessa è il nostro silenzio!
    una volta che una mamma vede distruggere il proprio bambino senza motivo cosa altro ha da perdere?

  11. Nato Invisibile ha detto:

    Nella mia modesta opinione, ha ancora da perdere il bambino. I tuoi figli sono l’unica cosa che sai con certezza che potranno portarti via, senza la contro-certezza che te li restituiranno. ecco cosa si perde a fare la guerra, o meglio, un certo tipo di guerra.
    La amerighi è stata accusata di avere più ‘voglia di costruirsi un’immagine mediatica’ che di ricostruire un rapporto con la figlia. Sta scritto sugli atti, li ho postati qualche giorno fa, ciò si evince anche dalle constatazioni di Spazio Neutro. Sulla manipolazione operata da Spazio Neutro, per mia esperienza diretta, nutro gravi sospetti. Ma i figli sono quello che non possiamo permetterci di perdere. Perché hanno bisogno di noi. Come non dobbiamo perdere le energie che ci servono per rimanere lucide. Fare blocco (ma poi quante si tirano indietro?) e scendere in campo sul loro terreno di gioco, equivale ad un suicidio, secondo me. Se sono mosse dall’idea che ci sarà sempre un motivo per cui una donna vuole escludere un uomo ‘con protervia’ dalla vita dei figli, è lì che bisogna intervenire.
    Protervia o legittima difesa? Per dimostrare questo mi sto scervellando da anni.
    Se dici che lo temi, sei vista apprensiva e paranoica, e magari ti accusano di usare delle querele strumentali. La Giustizia non ti aiuta, perché mediamente un processo penale dura anni, e nel frattempo che tu fossi così fortunata da riuscire a dimostrare le tue accuse (e non è detto), nel frattempo avrai perso il figlio, in quanto ostativa. Perché la Giustizia italiana è garantista: uno è innocente, finché non sia dimostrato il contrario. Se la violenza è domestica, dimostrare è lungo e difficile. La Giustizia non ci aiuta.
    Se dici che lo temi, automaticamente ti rispondono che non pensi al bene di tuo figlio, che sei bigotta o suonata! Se poi non sei più autosufficiente economicamente, perché sei stressata dai Processi e perché i processi e i ricorsi ti asciugano il conto in banca, ti indebolisci. E sei sempre più vicina all’inidoneità “giuridica” per così dire. A nulla serve dimostrare che il figlio è sano e felice anche in povertà perché accudito nell’amore e nella serenità. Per legge, il figlio non è considerabile sano e felice senza la frequentazione autonoma di entrambi i genitori biologici. Hai un nuovo compagno, o c’è un nonno in famiglia? Guai a osare sostituire il padre biologico con un altro maschio che non dona il cognome!! Orrore e sciagura!
    A nulla servono i tuoi sforzi di madre di inventarti una vita, e di mettere tuo figlio al di sopra di ogni cosa, processualmente. Tali sforzi verranno interpretati come fonte di ansia e di troppo attaccamento alla mamma, insano per il supremo interesse. Questa è la Legge e questo solo valutano i soliti noti. Io sono stata persino incolpata perché quando mio figlio aveva circa tre anni non avevo un compagno fisso e non uscivo tutte le sere a divertirmi!
    Ovunque tu mostri debolezze (!) sei attaccabile e hai perso. Cioè praticamente sempre. Sembra come fare una gara di velocità per prendersi tuo figlio, in cui loro stanno sedute su un’automobile e tu a piedi. Mostruoso? Perverso? Irreversibile? Ma REALE. Conosciamo tutti la fine di Cassandra, e la sindrome a lei intitolata.

    Sfidarle equivale a dimostrare che stai scendendo sul loro terreno. E perderai. Lo dimostrano i numeri e lo dimostrano le sentenze in cui ti dicono che se un Federico Barakat muore in una struttura pubblica, non è colpa di nessuno. Nessuna responsabilità.

    Bisogna cambiare il modo di pensare . Il loro ed il nostro. Gridare debolezza tutte insieme serve a rafforzare il pregiudizio della ‘protervia’ e dell’INCONSCIO desiderio di rivalsa contro i ‘maschioni’ di cui parla la Cavallo, che ti mettono incinta e non ti sposano, o che ti tradiscono. Perché in fondo sei una donnetta, diciamolo anche fuori dalle righe. Uomini di merda molto spesso sono anche padri di merda, secondo me. Ma secondo la Legge no. Si accaniscono a vittimizzare i figli soltanto per tenere aperto il cananle di offesa cerso la vittima primaria, che è la donna ribelle-ma-debole. Già, il femminismo non ci ha insegnato niente. Neppure a me, lo confesso.

    Bisogna agire su altri piani. Per non perdere i figli. Che ne dici?

    Mi sento più schiattosa che femminista, personalmente. Ma poi il femminismo, con la bigenitorialità, che c’entra? Il diritto di divorziare, il diritto di abortire o di non abortire, il diritto di non subire le violenze in silenzio, il diritto di lavorare, di studiare, di essere autonome, forse oggi si è tramutato in uno stravolgimento della maternità? mi spiego: CHI sarebbe più FEMMINISTA di una donna, magari istruita, che riesce a fare la mamma da sola, che lavora, fa studiare i figli e campa una vita decorosa senza essere un’appendice muta del maschio oppressore e controllore, prepotente e vile? Te lo dice il Clan: più femminista di te, è quella che si è talmente snaturata della propria femminilità e dal proprio ruolo materno, da riuscire ad essere una madre ‘alternata’, che veste i figli con bianchi abiti bucherellati, a mo’ di palline da ping pong, e li rimbalza felicemente fra una residenza e l’altra. specialmente se nell’altra residenza vivono uomini vili e violenti. Quelle sono donne cazzute, che quando il figlio torna con i lividi, tacciono, e se i lividi sono troppi, sbraitano e vincono (ma vincono davvero?). Non tu che ti ostini a dire che non vuoi che tuo figlio si procuri ALTRI lividi, perché così la rabbia e l’aggressività del maschione la causi tu stessa! Anche questo ho dovuto ingoiare.

    Ecco. Questa immagine di DONNA e di MADRE va cambiata. La donna moderna che vuole la Legge si separa dai figli senza battere ciglio in qualunque condizione meteo marina. Sei conflittuale? hai timore di separati da lui perché non ti fidi del tuo ex? ma come sei sospettosa ed antica! Questo blaternano i servizi sociali, i giudici, i centri clinici, i mediatori famigliari, i giudici onorari ed i giudici togati. Quando non riesci a lasciare spazio serenamente all’altro genitore, pur con tutte le ragioni del mondo, sei contro il sistema, e ti fanno fuori.

    Magari mi sbaglio. Ma non hanno trattato così anche te?

    • Andrea Mazzeo ha detto:

      Considerazioni giustissime, è così che funziona il Sistema. L’obiettivo è allontanare i figli dal genitore che li difende.
      Dai miei contatti è nata l’idea di creare un soggetto collettivo che si proponga di rappresentare queste istanze e portarle ai livelli istituzionali; non è facile, perché le madri separate non hanno la disponibilità di tempo, e denaro, di molti padri separati, non hanno chi le finanzia, ma ci si potrebbe provare a mettere su qualcosa. Senza tecnici dentro, eventuali tecnici dovrebbero avere solo funzioni di consulenza altrimenti non sarebbe credibile, ma solo madri e figli ormai maggiorenni, che quindi non hanno nulla da temere dai tribunali. E che rappresentino tutti gli altri.
      Poi reiterare sino alla noia una domanda semplicissima: un padre violento o pedofilo è utile per la crescita dei figli? Sinora non ho avuto risposta, continuiamo a fare questa domanda.

      • Nato Invisibile ha detto:

        “Nessun animale è ammaestrato dai suoi genitori a rinnegare totalmente la sua natura per diventare un ‘animale come si deve’. Soltanto gli esseri umani sanno agire in modo così devastante.” Alice Miller
        Consiglio la lettura di questo articolo all’interno del sito parentaldeficit.it a presentazione di una teoria molto interessante: http://parentaldeficit.it/blog/2014/02/22/breve-presentazione-della-teoria-del-deficit-parentale-di-andrea-vitale/?print=pdf
        L’oggetto di studio è: “Perché l’uomo è fatto così? Perché l’individuo si trova, subito dopo la nascita, cronicamente immerso in uno stato di minaccia? Perché l’adattamento umano ha comportato un costo soggettivo a tal punto pronunciato da richiedere l’esistenza di una scienza che lo studi in forma di malattia? Perché c’è così tanto dolore e a che scopo viene provocato? Cos’è la nevrosi? A che scopo maltrattare i bambini?”

        E la mia risposta alla tua domanda finale, caro Andrea, è: NO, non è utile. Ma io non sono un operatore del Tribunale per i Minorenni, e la mia è solo una considerazione di parte, in quanto io, come ‘parte’ in un contenzioso per l’affidamento di mio figlio, non ho diritto di esprimere opinioni che siano ritenute ‘credibili’ in merito alla crescita di mio figlio, dato che le mie opinioni sono di parte e non sono imparziali. Sic!

  12. primavera ha detto:

    Hanno trattato così anche me certo. E i miei genitori visti per appena 10 min. dalla ctu. Ormai fanno come vogliono!
    Problema n. 1 : la ctu per legge deve depositare in tribunale i test somministrati ai poveri malcapitati per metterli a disposizione del giudice e delle parti e non le sue personali interpretazioni e questo ,nostra signora dal cognome altisonante, non lo ha fatto così come non ha raccontato la verità su come si svolgevano i fatti durante le operazioni peritali e il giudice non le ha detto nulla di nulla anzi ha lodato LEI e minacciato me riducendomi in lacrime. LA LEGGE LA DEVO RISPETTARE SOLO IO??
    Problema 2: nostra signora dal cognome altisonante ti spedisce in centri dove lei stessa opera o sue strette collaboratrici dove ella viene venerata come una specie di totem dove tutte la chiamano prof in maniera adorante sperando che ella le faccia entrare nella sua corte a guadagnare 6/7/8.000 € a consulenza perlopiù come ctp ma spesso anche come ctu (a meno guadagno in proporzione)..DOVE STA SCRITTO CHE UN PRIVATO CITTADINO DEBBA ANDARE A FARE SOSTEGNI PSICOLOGICI DOVE NON SI SENTE SERENO e GIÀ SA CHE VERRÀ DISTRUTTO? Le sue collaboratrici falsano i risultati sei test ecco cosa fanno e questo è illegale!
    Problema n.3 : NON ESISTE A ROMA UN CENTRO PUBBLICO DOVE LEI O LE SEGUACI NON SIANO COINVOLTE e nn credo sia normale..
    Problema n. 4: legge garantista dici ..mmm..solo per i padri però perché a noi altre ci accusano della qualunque e senza prove e nessuno si scompone.
    Problema n. 5: se io porto prove provate del fatto che le assistenti sociali e le psicologhe dello spazio neutro dicono il falso nelle relazioni rispetto a quello effettivamente accaduto un Tribunale DEVE INDAGARE!!!!!
    Non dico che nn sia vero ciò che hai detto anzi,dico che ho scelto di lottare con tutte le conseguenze del caso perché mio figlio che è piccolo mi ha chiesto aiuto e io faccio il possibile per darglielo. Mio figlio è andato dal padre per mesi contro la sua volontà. prima mi dicevano che sarebbe diventato gay o psicopatico o tossicodipendente perché non vedeva da solo il padre ma solo con me (che nonostante tutto mi sacrificavo e passavo i pomeriggi col mio ex ma lui ha detto che nn era vero e hanno preso per buona la sua versione nonostante sms appuntamenti dati e accettati) poi l’ha preso da solo per mesi come da sentenza e siamo arrivati al dramma vero: aveva tic terribili, enuresi norturna,incubi,crisi incontenibili,pianti,suppliche e racconti da film horror. Finché povero tesoro arriva ad ammalarsi di una patologia autoimmune per la quale ancora ha conseguenze (è iperteso). Il padre mi ha denunciata perfino durante la convalescenza del bambino perché secondo lui dovevo trascinarlo da lui con la forza anche se il bambino si rifiutava e stava malissimo di salute.
    So cosa è capitato a Ginevra ho la sua sentenza della Corte d’appello che nostra signora ctu ha tenuto a spiattellarmi in faccia quando ho chiesto la sua ricusazione (OVVIAMENTE RIFIUTATA DAL GIUDICE DI ALLORA)..ci ha tenuto in tutti i modi a farmi capire di non mettermi contro di lei perché si perde.
    ginevra è stata spedita al solito centro dai soliti noti ed ecco il risultato. Qui non è chiaro che comunque si fa se il piano è quello di toglierti il figlio lo fanno perché parliamoci chiaro poteva pure volere l’immagine televisiva la povera ginevra ma rendere una bambina orfana di madre come hanno fatto non si fa nemmeno con le assassine figurarsi a seguito di un merdoso test manipolato a piacimento da cui risulti istrionica!!!
    La sentenza della penati è una sentenza emessa come monito per lei e per noi tutte come a dirci :guai a chi si mette contro di noi! E noi abbiamo taciuto invece di indignarci e protestare come siamo in grado di fare per una partita di calcio ad esempio.. ormai ci hanno convinto che loro rispettano la legge e tu no. Beh non è così. L’anomalia sono loro.
    Mi scuso per il fiume di parole. Davvero mi scuso.

    Ps per Andrea Mazzeo:ho fatto la sua stessa domanda alla psicologa dello spazio neutro..la risposta non è arrivata. La psicologa ovviamente nel suo centro privato cura i bambini affetti da pas…

  13. primavera ha detto:

    Un’ultima cosa:Mio figlio è minorenne ma sono pronta a partecipare a qualsiasi azione collettiva eventualmente si organizzi

  14. Alberto Amati ha detto:

    Ottima lettura, ti ringrazio. Ti spiace se ti segnalo che su Agon Channel tutti i giorni alle 13 c’è “Quello che le donne non dicono”, talk show al femminile condotto da Monica Setta: ogni giorno ci sono 2 ospiti che si confrontano?

  15. Edoardo ha detto:

    Chi vuole diritti uguali per tutti vuole in realtà ottenere il predominio sugli altri e impedire agli altri di crescere finché esso non venga raggiunto.

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