Il furto della madre

Il 29 ottobre a Firenze, avrà luogo presso la sede dell’Ordine dei Medici, in via Vanini 15, il corso

La Sindrome di Alienazione Parentale e Correlati – “Il furto della madre” – tra Pediatria e Giurisprudenza

Qui la locandina dell’evento.

Interverranno (relatori e moderatori)

Luisa Betti – Giornalista
Avv. Andrea Coffari – Presidente Movimento per l’infanzia
Prof. Giovanni Corsello – Presidente Società Italiana di Pediatria
Prof. Maurizio De Martino – Direttore Dipartimento Pediatria AOU Meyer
Prof. Gianpaolo Donzelli – Direttore Dipartimento medico- chirurgico Feto-neonatale AOU Meyer
Avv.ssa Cristina Franceschini – Presidente Commissione Federcontribuenti Finalmente liberi
Dott.ssa Mariella Immacolato – Direttrice UO Medicina Legale Massa Carrara
Dott. Tommaso Langiano – Direttore Generale AOU Meyer
Avv. Francesco Morcavallo – Giudice dimissionario Roma
Dott. Antonio Panti – Presidente Ordine dei Medici Firenze
Antonella Penati – mamma
Dott.ssa Maria Serenella Pignotti – Dirigente Medico AOU Meyer
Dott.ssa Elvira Reale – Direttrice UO Psicologia Clinica Napoli
Dott. Pierluigi Tucci – Pediatra di famiglia
Prof.ssa Maria Pia Viggiano – Responsabile Servizio di Psicologia Pediatrica AOU Meyer
Dott. Alberto Zanobini – Responsabile Settore Ricerca, Innovazione e Risorse Umane DG Diritti di Cittadinzanza Coesione Sociale Regione Toscana

Programma:

Saluti delle autorità Tommaso Langiano, Antonio Panti, Alberto Zanobini,
Gianpaolo Donzelli
Ore 14.20
Perché….? – Maria Serenella Pignotti
Ore 14.25
Federico, il mio bambino! – Antonella Penati
Ore 14.45
La voce della Società Italiana di Pediatria. La commissione “PAS-Bambini”
Giovanni Corsello
Moderatori – GP Donzelli, MP Viggiano
Ore 15.00
PAS e correlati: dalla violenza domestica
all’imbavagliamento della Giustizia? – Maria Serenella Pignotti
Ore 15.30
La legge a tutela del bambino e la cultura a tutela dell’adulto: il diritto d’ascolto – Andrea Coffari
Ore 16.00–
La Consulenza tecnica-psicologica a confronto con le questioni di violenza familiare – Elvira Reale
Ore 16.30
Violenza domestica e affido coatto: i pericoli per donne, bambine e bambini – Luisa Betti
Moderatori – PL Tucci, M De Martino

Ore 17.00
Affidamenti, custodie ed istituzionalizzazioni forzate. – Francesco Morcavallo
Ore 17.30
Diagnosticare malattie inesistenti: Il codice di Deontologia e profili di responsabilità professionale – Mariella Immacolato
Ore 18.00
Case famiglia ed istituti per l’infanzia: la Commissione Finalmente Liberi! – Cristina Franceschini per Federcontribuenti

Ore 19.00 Conclusioni

Il corso dà diritto all’acquisizione di 4 crediti formativi ECM (Educazione Continua in Medicina) per l’anno 2013

Informazioni su il ricciocorno schiattoso

Il ricciocorno schiattoso si dice sia stato avvistato in Svezia da persone assolutamente inattendibili, ma nonostante ciò non è famoso come Nessie.
Questa voce è stata pubblicata in affido e alienazione genitoriale, dicono della Pas e contrassegnata con , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

23 risposte a Il furto della madre

  1. Singer ha detto:

    proprio oggi un post su “Femminismo a sud” che prende le distanze da questi estremisti pro-madre (ci sono anche accenni alle rappresentanti del Movimento per l’Infanzia che pensano di insultare le nemiche chiamandole “nullipare”):
    http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2013/10/12/il-sessismo-e-il-moralismo-del-movimento-promadri/

    • Il Movimento per l’Infanzia si chiama “per l’Infanzia” proprio perché si interessa dei diritti dei bambini, non delle madri o dei padri. Io mi farei un giro sul loro sito, per verificare che non ci sono insulti gratuiti nei confronti di nessuno: http://www.movimentoinfanzia.it/
      Questo convegno vuole informare gli addetti ai lavori sul fenomeno “alienazione parentale”, non è un convegno “pro-madre”.
      Caso mai è l’alienazione parentale ad essere sessista e anti-madre, visto che accusa le madri di essere alienanti in virtù del loro genere:

      Dicono della Pas III


      Tant’è che, secondo i pas-isti l’alienazione si accompagna alla “sindrome della madre malevola” (e non del genitore malevolo…) http://web.mclink.it/MH8661/ita/files/smm.html
      L’alienazione parentale è un qualcosa privo di dignità nosologica (da alcuni definito “malattia”, da altri “sindrome”, da altri “disturbo”, da altri ancora “problema relazionale” https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/09/22/false-accuse/) che trova applicazione solo nelle aule di Tribunale e non è riconosciuto dalla comunità medica. Proprio la sua indefinitezza lo rende uno strumento insidioso e pericoloso e ha già procurato danni ad adulti e bambini. https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/?s=dicono+della+pas

      I mille volti dell’alienazione genitoriale – II parte

      Responsabilità


      Ha dichiarato il Presidente della Società Italiana di Psichiatria: “La Pas non essendo basata su studi fondati e replicabili e poggiando solo su supposizioni e senso comune, non sufficienti a definire una condizione patologica, non giustifica interventi terapeutici specifici.
      Come è possibile, per una condizione non ascrivibile a disturbo, sindrome o malattia riconosciuta dal mondo scientifico, indicare una terapia? Come è possibile che possa essere utilizzata a supporto di interventi in ambito giudiziario?”
      Questo è l’argomento del convegno. Non vedo proprio cosa c’entri il post di Femminismo a Sud, che non parla del Movimento per l’Infanzia e che fa riferimento a “madri che vogliono i figli tutti per sé”… Qui si parla di bambini allontanati sulla base di perizie discutibili che non possono neanche vederle, le loro madri.
      Se le madri, ingiustamente discriminate in quanto genitore di sesso femminile, si difendono, non possono a loro volta essere accusate di discriminazione senza che questo comporti l’uso ingannevole di una fallacia logica, conosciuta come “tu quoque”. https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/01/03/tu-quoque/

      • Singer ha detto:

        Che il movimento si chiamasse “per l’infanzia” era evidente a tutti, ma è proprio quello il punto in discussione, no? Che ad alcuni quel tipo di denominazione non sembra poi corrispondere sempre allo spirito dell’effettivo interesse dei bambini, e che sempre ad alcuni, sembrano invece un gruppo di estremisti della prevalenza e intoccabilità del ruolo materno. Vedi titolo del convegno che organizzano e, ribadisco, vedi comportamenti indecenti di alcune rappresentanti del movimento che cercano di insultare altre donne usando “nullipara” come offesa. Se ne parla nell’articolo di Femminismo a Sud che segnalavo, mica Adiantum, si discute proprio del femminismo soffocato da istanze neo-sessiste, poteva essere spunto di riflessione, lo rilancia anche la Lipperini oggi. Dà fastidio se lo segnalo qui? Se ne può discutere, magari con chi lo ha letto? Mi domando perché su questo blog non passa un commento senza che il gestore si senta subito in dovere di rispondere personalmente e soffocare ogni accenno di controversia sotto un noioso profluvio di link autoreferenziali.

      • Questo è il mio blog, non è un forum. Se vuole aprire una conversazione con un gruppo di amici si cerchi un forum ed apra un thread.
        Io ho risposto per farle notare che il post di Femminismo a Sud non tratta del convegno del quale parlo io e neanche del Movimento per l’Infanzia. I link li ho postati per farle comprendere che lei è completamente off topic.
        Non vedo perché questo blog dovrebbe ospitare una conversazione su un post di Femminismo a Sud, comunque. Credo che il post di Femminismo a Sud andrebbe commentato nel sito di Femminismo a Sud. Che sarebbe più logico… e corretto, anche nei confronti di Femminismo a Sud.

      • Singer ha detto:

        P.S. quell’articolo invece parla proprio di vicende collegate a membri del “Movimento per l’Infanzia” e di Rete Interattiva e a battaglie giudiziarie per casi controversi di alienazione sì/no.

      • Mi può citare il punto in cui Femminismo a Sud parla di “alienazione parentale” per favore?

        p.s. Rete Interattiva e Movimento per l’Infanzia sono due realtà separate e distinte.

      • Singer ha detto:

        Stando a quanto scrive Vittoria del Movimento Infanzia, una delle persone a cui sono attribuibili alcuni atteggiamenti sessisti che l’articolo citato mette alla berlina (es. l’uso di “nullipara” come offesa) sarebbe fuoriuscita recentemente dal Movimento per l’Infanzia. Limitatamente a questo singolo elemento, la critica non riguarda dunque l’attuale Movimento Infanzia, ma un ex membro del suo comitato direttivo.

  2. Consiglio a tutti di informarsi bene di cosa si parla. A causa del pregiudizio nei confronti delle donne, che sarebbero bugiarde per “natura” https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/04/26/lei-mente/ quando una donna in sede di separazione denuncia violenze e abusi viene accusata di essere un genitore “alienante”, che calunnia allo scopo di vendicarsi.
    Questa è la linea di difesa di soggetti abusanti, una linea difensiva che porta a volte a drammatici epiloghi:

    Errori che costano… la vita

    Violenza e affidamento – II parte

    Quando la bigenitorialità uccide

    Cronaca di una morta annunciata (e la -a di “morta” non è un refuso)

  3. Andrea Mazzeo ha detto:

    La perseverazione di Singer ricorda quella del geordy nazionale. Già, i bambini sono tutelati dal padre del pedofilo (che ha fondato adiantum) o dalla prostituta che aveva 300 foto pedopornografiche nel suo computer, che è tra i soci fodantori di Crescere insieme.

    • Mi sono persa… foto pedopornografiche?

    • Singer ha detto:

      Ringrazio il dott. Mazzeo per aver fornito un esempio perfetto di ciò che si discuteva, il suo attacco alla “prostituta” è esattamente quel tipo di atteggiamento sessista di cui si parlava nel blog Femminismo a Sud. Bingo. Su Facebook Mazzeo si ingrazia la Lipperini con belle parole, altrove si comporta esattamente con quei toni che lei ed altre femministe stanno imparando a riconoscere.

      • Nel post di Femminismo a Sud si parla del Movimento Femminile per la Parità Genitoriale (il movimento delle “nuove compagne” insultate), un Movimento che fa considerazioni piuttosto pittoresche: ad esempio qui http://www.donnecontro.info/considerazioni-generali-sullo-status-quo-del-diritto-di-famiglia/ “la prima compagna o moglie (perchè è sufficiente che sia arrivata “per prima”) oggi può permettersi il lusso di non lavorare oppure di continuare a percepire denaro ad libitum anche nel caso in cui il lavoro (che magari ha pure trovato) “non sia all’altezza delle sue aspettative o del suo precedente stile di vita” (sic!) in quanto depositaria di un qualche Diritto Divino”… proponendo l’immagine della perfida prima moglie avida, ricca e nullafacente. Un personaggio mitologico smentito da tutte le statistiche.
        Se si sostiene che è in corso una “guerra ai padri”, come mai non si nota questa aggressività contro le madri/prime mogli?
        So, caro Singer, che si innervosisce con i link, ma lo scorso anno Save the Children ha presentato un rapporto “mamme nella crisi”, che spiegava come sono proprie le donne sole dopo il divorzio e con figli a carico a trovarsi alle soglie della povertà: http://www.savethechildren.it/IT/Tool/Press/Single?id_press=511
        Recentemente, in un articolo pubblicato da Repubblica, si denuncia l’esatto contrariodi quanto sostenuto dal Movimento: dopo il divorzio solo il 17% delle donne separate ottiene un contributo economico da parte dell’ex marito: http://d.repubblica.it/famiglia/2013/10/07/news/divorzio_assegni_mantenimento-1835386/ Inoltre la percentuale è in constante diminuzione (nel 2009 era il 21%): i dati, insomma, non confermano l’esistenza di nessun “Diritto Divino” e neanche di donne che vivono di rendita, nel lusso, senza lavorare.
        Quella del Movimento delle seconde mogli è di fatto disinformazione…
        E questa frase, presa sempre dal sito del suddetto Movimento, è una indebita generalizzazione: ” la ex moglie o ex compagna è sempre ben felice di accantonare la sua dignità “per amore materno” motivo assai nobile per il quale non esita a spolpare le (spesso) esigue risorse dell’ex coniuge, e anche della di lui nuova compagna / nuova moglie. Incurante delle progettualità (figli, futuro) di questi ultimi.”
        Il rapporto della Caritas ci dice – in merito all’anno 2012 http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/dibattiti-e-idee/2012-10-17/rapporto-caritas-2012-poverta-180429.php – “Sempre più italiani, casalinghe, anziani, genitori separati, soprattutto donne, con situazioni di multi problematicità che coinvolgono intere famiglie. Il profilo dei nuovi utenti dei Centri di ascolto Caritas è sempre meno coincidente con quelli della grave marginalità e va verso una “normalizzazione sociale” del bisogno.” Sottolineo: soprattutto donne.
        Inoltre le statistiche Istat ci dicono che più del 70% dei mariti separati non è in regola con il versamento del mantenimento ai figli: non lo versano proprio. Se gli uomini sono poveri non lo sono certo a causa degli assegni di mantenimento.
        Ci saranno forse delle donne che spolpano, ma non sono “tutte” le donne separate e, dati alla mano, non sono neanche la maggioranza. Forse quelle che si sentono accusate ingiustamente, quelle che magari rientrano nel gruppo delle “mamme nella crisi” in grave difficoltà economica, si sentono calunniate dal suddetto Movimento…
        Non tutti riescono a discutere pacatamente e soprattutto non tutti hanno la pazienza di ripetere all’infinito dati che sono a disposizione di qualsiasi lettore…

        Questa polemica, comunque, non c’entra niente col mio post.

        Il Movimento Femminile per la Parità Genitoriale, però, sostiene l’esistenza dell’alienazione genitoriale o parentale http://www.donnecontro.info/2013/women-news/25-aprile-giornata-della-consapevolezza-dellalienazione-genitoriale-2/, una “sindrome” davvero sessista, visto che tutti i suoi sostenitori sono concordi nell’affermare che sono le donne, principalmente, a perpetrare questo “abuso” sui bambini: https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/09/09/al-lupo-al-lupo/
        Questo è sessismo. Lo stesso Gardner ha scritto nero su bianco che nel 90% dei casi il genitorie alienante è la madre, riportando percentuali di “false denunce” smentiti dagli studi empirici sull’argomento.
        Recentemente Terre del Hommes ha denunciato che i reati di abusi sui minori sono triplicati tra il 2011 e il 2012: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/10/10/Violenza-sessuale-triplicati-casi-minori-un-anno-_9438575.html
        “Secondo i dati forniti dalle Forze dell’ordine e rielaborati dall’ organizzazione, nel 2012 689 minori hanno subito violenza sessuale (femmina è l’85% delle vittime). A questi vanno aggiunte le 422 vittime di violenza sessuale aggravata (79%). Tra i reati a sfondo sessuale, a registrare l’aumento più drammatico in un anno – sottolinea Terre des Hommes – è la pornografia minorile: +370%, a danno di 108 minori, il 69% dei quali femmine. In generale, tra i reati commessi e denunciati su minori, quelli che mietono più vittime sono i maltrattamenti in famiglia: i bambini che li hanno subiti nel 2012 sono 1.246, 82 in più del 2011.”
        C’è chi preferisce preoccuparsi invece dell’alienazione genitoriale… una diagnosi che spesso occulta abusi veri e propri. Anche la mamma di Federico Bakarat era stata accusata di essere una “madre malevola”… e per questo Federico è morto. http://www.federiconelcuore.com/storia–di-federico/chi-era-federico.html
        E questo è il tema del mio post.

        Non so chi abbia fondato l’Associazione Crescere Insieme, ma so che il detenere materiale pedopornografico è un reato e il sessimo non c’entra proprio nulla.

        Chiarito questo, il post di Femminismo a Sud non parla di questo convegno, quindi non vedo proprio perché postarlo qui e cercare di aprire una conversazione polemica che troverebbe luogo più idoneo nel sito di Femminismo a Sud.

      • Lilli ha detto:

        Singer, forse lei ha saltato qualche passaggio: il dottor Mazzeo ha parlato di una prostituta che deteneva materiale pedopornografico. Sa cosa significa questo termine? Foto e video di bambini nudi e violentati. Il problema quindi non è l’essere prostituta, ma essere collezionista di foto di bambini stuprati. Ha capito ora signor Singer?

      • Singer ha detto:

        Ricciocorno (fuori di polemica poichè vedo che in realtà ti interessi e leggi molto), il post che ho linkato di Femminismo a Sud NON parla affatto del Movimento Femminile per la Parità Genitoriale. Come t’è venuto in mente? Devi proprio leggertelo meglio, se vuoi rispondere in tema (comunque per la precisione l’autore è il blog femminista “Al di là del buco”): vi si parla delle brutte critiche che vengono mosse DA PARTE delle prime mogli, non quelle CONTRO di esse (che poi sarà un brutto problema anche quello opposto, non nego, ma non è di quello che tratta l’articolo).
        Vi si parla di quelli che stanno mandando in vacca un certo femminismo traghettandolo verso Barbara D’Urso e la Mussolini (chi ti viene in mente?) e anche se non si cita espressamente il convegno di cui sopra, è proprio questa la matrice che viene contestata: “Le donne devono stare con i figli, anzi, per presentarla in modo che alle femministe piaccia di più si dice che sono i figli che dovrebbero restare con le madri, i figli hanno bisogno delle madri, i figli non possono vivere senza le madri”… non riconosci l’ideologia sostenuta dall’avvocato Coffari, dalla pediatra Pignotti, dallo psichiatra Mazzeo ecc.?
        Poi schierati con chi vuoi e difendi gli amici del Movimento Infanzia, oppure sbrodolami altri link, ma prima di rispondere almeno sforzati di comprendere di cosa si parla. E’ un articolo che sta facendo discutere mezzo femminismo italiano e non è certo una impressione solo mia che mette sulla graticola proprio quelli come Andrea Mazzeo e Luisa Betti (http://www.massimolizzi.it/2013/10/il-matriarcato-immaginario.html), un motivo ci sarà no?

      • “vi si parla delle brutte critiche che vengono mosse DA PARTE delle prime mogli, non quelle CONTRO di esse (che poi sarà un brutto problema anche quello opposto, non nego, ma non è di quello che tratta l’articolo)”
        Infatti, lo so bene che l’articolo di Femminismo a Sud non ne parla, ma ne parlo io perché mi sembrava giusto riequilibrare la questione per amor di verità. Perché la questione è molto più complessa di quanto appare a prima vista.
        Innanzi tutto: come mai è nato un movimento di “seconde mogli” a tutela dei bambini delle prime mogli?
        Mi sembra evidente che in questo paese c’è un problema – a monte – molto più serio: la mancanza di un vero coinvolgimento paterno nella cura della prole. Una mancanza di coinvolgimento che non è affatto (come si vuole dare ad intendere) una conseguenza della separazione. Una mancanza di coinvolgimento che comporta, in caso di divorzio, questo strano passaggio del minore dalla madre biologica alla “seconda madre” scelta dal padre biologico che, probabilmente per mancanza di competenza, ha bisogno di trovare una sostituta che si occupi del minore. “Seconda madre” che, giustamente, dovendosi fare carico del lavoro materiale, rivendica un ruolo ufficiale e del potere decisionale maggiore. Non mi risulta che esista un movimento organizzato di “secondi mariti”, che nel dibattito non compaiono proprio. Ne esistono? Hanno un opinione? Qualcuno parla di loro?

        Qui non si tratta di “ideologia”, ma di osservare i dati concreti che abbiamo a disposizione: la maggioranza degli uomini, oggi come oggi, in Italia, non si fa carico del lavoro di cura. E’ un problema culturale serio che non c’entra niente con le separazioni, ma riguarda tutte le famiglie, anche quelle integre, anzi, soprattutto quelle integre.

  4. Vittoria ha detto:

    Scrivo a nome del Movimento per l’infanzia, di cui sono responsabile regionale e membro del direttivo. Nessun rappresentante del nostro Movimento ha mai usato il termine offensivo “nullipare”. Pregherei il signor (o signora) Singer di fare attenzione intorno a questo punto, verificando che il nome della persona che ha usato detti termini non rappresentasse in alcun modo il Movimento per l’infanzia (se non ha fiducia delle mie parole). Inoltre confermo l’autonomia delle azioni del Movimento per l’infanzia e dell’altra associazione denominata Rete interattiva. Se i piani delle azioni fossero coincisi, è evidente, non ci sarebbero state associazioni differenti. Grazie.

  5. Singer ha detto:

    Ringrazio Vittoria per il chiarimento e per la presa di distanza da Rete Interattiva. La signora Immacolata Cusmai non fa più parte del Movimento? Nel 2012 era membro del vs Consiglio Direttivo, ha perso tale carica? Non è più possibile sapere nulla su chi rappresenti il vs Movimento, da quando dal vs sito web avete rimosso la lista delle associazioni affiliate e dei membri del consiglio.

  6. Vittoria ha detto:

    Singer: vedo che ci segue e mi fa piacere. Avrà dunque notato che il nostro sito è stato recentemente ricostruito e le annuncio che presto sarà disponibile l’elenco delle associazioni affiliate al Movimento, che sono esattamente le stesse che avrà certamente letto nel vecchio sito. La signora Immacolata Cusmai, prima di fondare Rete Interattiva, è stata membro del direttivo (ma per un periodo di circa un mese o poco più); poi, scelse altre strade e fondò la sua associazione. Credo che il piano di questa discussione, comunque, non c’entri assolutamente nulla con il convegno oggetto dell’articolo. La prego di non tirare in ballo altri argomenti fuori tema. Al limite, se proprio vuole delle informazioni che non trova sul sito del Movimento per l’infanzia, può scrivere direttamente un messaggio privato sulla pagina dello stesso: https://www.facebook.com/pages/Movimento-per-lInfanzia/139588766113539?fref=ts

    • Singer ha detto:

      Per Lipperini: “Duro, importante, da leggere” (Facebook 12 ottobre). Mi domando invece perché qui, prima di leggerlo, tutti si affrettano a dire che l’articolo critico sul “Sessismo e moralismo del movimento pro-madri” sarebbe off-topic. Coda di paglia? Ma se si capisce già dal titolo che parla proprio del rapporto tra i femminismi e quel filone ideologico di cui molti rappresentanti si ritroveranno a Firenze… più in tema di così! L’han capito tutti e ne stanno parlando, anche il Mazzeo che si atteggia a femminista, altrove, per primo ha capito qual’era l’obiettivo della contestazione e s’è scagliato subito contro la PAS per difendersi (con tanti link, dev’essere un marchio di fabbrica). Vittoria, in quell’articolo si parla anche di voi, se ne faccia una ragione e se le va magari provi a dare un’occhiata.

      • Mi domando perché si ignorano del tutto le mie risposte. La mia risposta è che non esiste nessuna “ideologia pro-madri”. E mi è sembrata una risposta piuttosto argomentata.

      • Singer ha detto:

        Davvero, non esiste? Prova a guardarti in casa. La pediatra Maria Serenella Pignotti, relatrice al convegno di Firenze, articolo DI MAMME CE N’E’ UNA SOLA (http://www.mariaserenellapignotti.it/?p=587): “I bambini devono stare con la loro famiglia, se la famiglia è disunita i bambini devono stare con la madre. Ed i padri devono aiutare la mamme a fare le mamme, perché la mamma non è sostituibile. Il padre si può fare anche da lontano, come dimostrano migliaia di anni di storia, la mamma no! Un padre che leva la mamma al suo bambino non è un bravo padre, un padre che combatte per la custodia esclusiva non è un bravo padre. Un padre che così possa esser chiamato, non leva la mamma al suo bambino! Con la mamma si soffre meno, si muore meno, ci si ammala meno, ci si cura meglio, le potenzialità sono aumentate. Perché la natura ha programmato le madri per questo. Difficilmente le mamme sono orchi! E fanno del male.”

      • Ho ritenuto di dover rispondere in modo articolato. https://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2013/10/14/banalizzare-lalienazione-genitoriale/
        Anche se l’argomento meriterebbe ulteriori approfondimenti…

      • Lilli ha detto:

        Singer, se non ti piace come risponde il Ricciocorno, trovati un altro blog su cui sfogarti. Non sei mica obbligato a leggere ciò che scrive il proprietario di codesto blog! E il Ricciocorno non è mica obbligato a scrivere quello che vorresti tu! Ciao ciao 🙂

Scrivi una risposta a il ricciocorno schiattoso Cancella risposta